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04 gennaio, 2011

La Passera


A sostegno dell' iniziativa di Sbrissa 'l bisato sullo studio della Passera Scopaiola o Prunella aggiungo per ampliare il dibattito una piccola scheda sulla Passera Locale o Palustre (Platichthys Flesus).

La Passera durante il periodo invernale migra verso acque più profonde evitando la Laguna come la peste.
Ma nel Golfo di Trieste è presente in quantità industriale anche se, essendo per il periodo magra, si può pensare sia una moda.
Ma siccome secondo il detto "quando la cana sponse la passera onse" in primavera le passere dirigono la prora verso i lidi Lagunari.

Il tipo di pesca in uso è di vari tipi:
Stanziale:
Aspetti la passera giusto fuori le spiagge calando le tue reti dette appunto passelere facendo attenzione nel "cavale" perchè hanno una piccola spina laterale;
oppure le catturi a strascico (in Vial) con cocce e rampuni.

A questo punto dopo averle catturate avere un bel casone e portare le passere in Laguna può essere molto divertente e istruttivo.

Fare attenzione che esiste la specie "passere dal buelo roverso" da evitare con cura.

C'è il detto popolare "cognosso i tovi passarini" che significa, tradotto in volgare,- so quello che hai fatto e con chi -, per cui nel muovervi in Laguna usate prudenza e silenzio.

Tutte le altre caratteristiche di questo pesce di forma piatta, con gli occhi solo sul lato pigmentato, della famiglia dei Pleuronettidi, sarà materia di discussione nella fase successiva di approfondimento.

Sarò certamente presente al tavolo di concertazione giovedì 6 gennaio per maggiori approfondimenti per chi li volesse.

Aha! dimenticavo, per amor di verità, la Passera nostrana non è a rischio estinzione, anche se non si mai!
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2 commenti:

Teti ha detto...

hihihihihihihihihi

Anonimo ha detto...

Grande Enio!!!!

Solo la passera la pol salvà stà isola dela disperasion.....che sia un pesse o un usel poco conta, l'importante zè che la sia scopatrice ;)

Sbrissa....