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12 gennaio, 2011









Mi è arrivato un invito a partecipare ad un incontro pubblico con tema scottante ed attuale:


“Usi civici, ultimo baluardo a fanghi e cementificazione?”


Lo giro a tutti per dare un senso alla battaglia civica che portano avanti le due Comunità:
la Magnifica Comunità di Grado e la Magnifica Comunità di Marano.

L'incontro pubblico è organizzato dall’Associazione “Un’altra Grado”
e si terrà :

sabato 15 gennaio alle ore 11.00 in Auditorium Biagio Marin.

Ricordate che essere informati correttamente è la nostra sola difesa.
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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ricordate che essere informati "corretamente" è la nostra sola difesa...
E aggiungerei... informarsi "correttamente" non vuol dire leggere la cronaca locale del Piccolo. Ci sono oramai tante fonti di informazione, un esempio è questa che ci ospita, che sono una risorsa da non disperdere. In fondo, come sempre, dipende solo da noi!
Ciao Ennio
Paolo Busdon (Sbrissa..)

Imperfezioni Digitali ha detto...

e allora movite Paolo a meter su el blog del bisato ;-)

Dario Raugna / Comune di Grado ha detto...

Sabato cercheremo di spiegare le nostre ragioni.
Nessuno di noi è contrario ad un rilancio del settore termale, chiediamo semplicemente che vengano poste in essere le dovute garanzie affinché quel parco venga salvato dalla cementificazione.
Se Grado fosse un paese diverso rispetto a quello che conosciamo saremmo anche disposti ad accettare il rischio di veder sacrificato un pezzetto del nostro territorio, ma di dà il caso che il Parco delle rose sia l'unico polmone verde rimasto indenne alla prepotenza del mattone. Da più parti ci viene riferito che nel piano di fattibilità segretato (pazzesco!!!! Trattandosi di casa nostra) il parco non solo verrà mantenuto, ma addirittura esteso. A costoro rispondiamo che se così stanno le cose, che motivo c'è di cancellare l'uso civico?
Alcuni esponenti politici locali continuano a definire l'uso civico un retaggio del passato, una materia per reazionari, per gente che non vuole accettare il futuro. Nel affermare queste cose omettono di dire che non è di caccia e di pesa che stiamo parlando. Nessuno vuole andare ad impallinare qualche fagiano nel Parco delle Rose. Parliamo di tutela del paesaggio, cosa attualissima nella sua drammaticità. Attualmente la tutela del paesaggio è normata del "Codice dei Beni culturali e del paesaggio” (noto come "Codice Urbani") emanato come Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e dai successivi decreti legislativi.
Il Decreto Legislativo 24 marzo 2006, n. 157
In materia di "Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42,
in relazione al paesaggio"
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 97 del 27 aprile 2006 - Supplemento Ordinario n. 102
dice:

Sono comunque di interesse paesaggistico e sono sottoposti alle disposizioni di questo Titolo:
le aree assegnate alle università agrarie e le zone gravate da usi civici.

Questo il canarino canterino non l'ha mai detto! Alla faccia dell'informazione.
Ho ancora tante cose da dire e da raccontare, ma per una questione di spazio e di tempo preferisco parlare sabato prossimo.
Grazie ancora per la visibilità.

Dario Raugna

Alien ha detto...

Concordo in pieno con i pensieri di Dario e Paolo B.
Informare correttamente la gente e sperare in una loro presa di coscienza che quanto stà accadendo riguarda TUTTI i graisani, senza esclusione alcuna.