Non potendomi permettere di assistere ad un Consiglio Comunale mattutino di un giorno lavorativo e volendo evitare a tutti i costi un' infiammazione allo scroto (roba di Lisco, sei ore filate di seduta) mi affido alle sue osservazioni, come al solito sintetiche ma illuminanti dei lavori della nostra maggiore assise locale.
Invito dunque chi non lo avesse già fatto a leggere Grado Spia a questo Link.
Interessante anche il punto di vista del consigliere Enzo Tirelli da leggere sul suo blog LagunadiGrado, così si può avere un' idea di quello che è successo e su cosa si è deliberato osservando il fatto da diversi punti di vista.
Essere informati è un dovere oggigiorno, soprattutto per evitare di fare osservazioni fuori luogo o semplicemente "ciacole" senza fondamento ne costrutto.
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30 novembre, 2012
29 novembre, 2012
28 novembre, 2012
Il Ri-Rigassificatore
Leggo su Bora.la - Torna come una bomba a Trieste il Rigassificatore -, con un giro di valzer rapidissimo siamo passati dalla bugia della politica regionale che da per approvato all' unanimità il progetto Gas Natural nonostante il, palese e noto ai più, parere contrario del Comune di Trieste di quello di Muggia e della Provincia di Trieste, alla pubblicazione - e questo è grave -della lista dei terreni da espropriare nei quotidiani Il Messaggero Veneto e la Stampa, giusto il giorno dopo.
Il Ministero dello Sviluppo Economico da prova di efficenza mai vista da queste parti, trascurando però di usare mezzi d' informazione vicini alla cittadinanza, per comunicare le sue determinazioni - Il Piccolo è stato evitato con cura.
La cittadinanza triestina sentendosi tradita si è mossa promuovendo una manifestazione di piazza per questo pomeriggio a Trieste in Piazza Unità alle 16,30.
Ricorda qualcuno questo metodo che se ne frega della popolazione residente e di tutti quelli che, come noi, ma non solo, a Grado che siamo dirimpettai, dovremo subire le conseguenze della costruzione di questo ulteriore mostro ambientale che porterà guai garantiti a tutti, vedi questo link in cui il wwf spiega i danni possibili, in un momento in cui l' America dichiara di aver trovato risorse di gas naturale sufficienti per il loro consumo con conseguenza immediata di una maggiore disponibilità sul mercato di prodotto e con la notizia che finalmente il prezzo al pubblico dovrebbe scendere.
Cui prodest?
Spero che i manifestanti mangino a pranzo fagioli e dimostrino che per peggiorare l' ambiente già degradato di suo - polveri sottili, ferriera - non occorre altro.
Conserveremo un gran ricordo della giunta Tondo.
Il Ministero dello Sviluppo Economico da prova di efficenza mai vista da queste parti, trascurando però di usare mezzi d' informazione vicini alla cittadinanza, per comunicare le sue determinazioni - Il Piccolo è stato evitato con cura.
La cittadinanza triestina sentendosi tradita si è mossa promuovendo una manifestazione di piazza per questo pomeriggio a Trieste in Piazza Unità alle 16,30.
Ricorda qualcuno questo metodo che se ne frega della popolazione residente e di tutti quelli che, come noi, ma non solo, a Grado che siamo dirimpettai, dovremo subire le conseguenze della costruzione di questo ulteriore mostro ambientale che porterà guai garantiti a tutti, vedi questo link in cui il wwf spiega i danni possibili, in un momento in cui l' America dichiara di aver trovato risorse di gas naturale sufficienti per il loro consumo con conseguenza immediata di una maggiore disponibilità sul mercato di prodotto e con la notizia che finalmente il prezzo al pubblico dovrebbe scendere.
Cui prodest?
Spero che i manifestanti mangino a pranzo fagioli e dimostrino che per peggiorare l' ambiente già degradato di suo - polveri sottili, ferriera - non occorre altro.
Conserveremo un gran ricordo della giunta Tondo.
Il Ri-Rigassificatore
27 novembre, 2012
Grandi idee e miracoli
Una grande idea quella avuta da i cittadini di Bugarach, altrochè il Natale Gradese, nella cittadina francese al confine con la Spagna si sono inventati che il loro paese è luogo d’elezione esoterica e visto che siamo prossimi alla fine del mondo, il 21 dicembre 2012, hanno diffuso in rete molte voci, al solito in rete tutto quello che fa strano si diffonde rapidamente, che testimoniano di un solo paese in tutto il mondo che scamperà alla distruzione: il loro.
E i prezzi delle case sono saliti alle stelle (deve essere stato un omonimo del nostro Adriano).
Risultato?
Nella cittadina in questione, che esiste e si chiama Bugarach – in Francia, al confine con la Spagna, 200 abitanti – i pellegrini accorreranno in massa per il 21/12/2012.
Secondo i Maya, quel giorno la Terra dovrebbe fare “p a t a t ra k ”.
E i prezzi delle case sono saliti alle stelle (deve essere stato un omonimo del nostro Adriano).
Risultato?
Nella cittadina in questione, che esiste e si chiama Bugarach – in Francia, al confine con la Spagna, 200 abitanti – i pellegrini accorreranno in massa per il 21/12/2012.
Secondo i Maya, quel giorno la Terra dovrebbe fare “p a t a t ra k ”.
Per garantire un buon svolgimento del 21/12/12,sono entrati in campo pure i “Medici dell’Apocalisse”, professionisti che si sono mobilitati per dare assistenza agli “illuminati” che invaderanno il piccolo villaggio francese:
assicureranno soccorsi con strutture mobili ai molti che non vorranno seguire le indicazioni delle autorità e che per questo potrebbero farsi male.
La comunità di Bugarach, che ha attratto negli anni adepti delle diverse discipline new age e cercatori di
Ufo, (la notizia che avevano diffuso prima di questa della fine del mondo è che la montagna che li sovrasta è una base di alieni) teme che accadrà di tutto, e che il 21 dicembre rischi di travolgere un amato tran-tran.
Il tam tam in Rete funziona, per dare una scossa al nostro Paesello dobbiamo usarla nei modi più strani, che ne so:
troviamo un' altra statua della Madonna in laguna dopo una caligà e portiamola a in "Anfora" per lanciare a livelli stratosferici l' "Albergo Diffuso", potrebbe attrarre da tutto il pianeta migliaia di persone suggestionabili in cerca di salvezza.
Forza sotto con le idee, abbiamo bisogno di miracoli.
Grandi idee e miracoli
26 novembre, 2012
Qualcuno era comunista
Bisogna dirlo, una bella prova della gente comune, che ha voluto dire e fare qualcosa di sinistra, che ha partecipato ordinatamente ad una competizione per la prima volta serrata, che davvero ha messo di fronte progetti politici diversi (perfino troppo, mi pareva , per stare in uno stesso schieramento).
Ma a spingere milioni di italiani alle urne sono state soprattutto una passione civile e una maturità che non mi aspettavo.
E infine, bisogna dirlo, una scelta per il meno peggio, non ancora per il meglio.
Non credo che le file ai seggi siano frutto dei comportamenti della classe dirigente del centrosinistra, almeno non qui da noi.
Qui da noi a Grado il dato di Vendola: 89 fa contrasto e incide percentualmente in modo maggiore del dato nazionale del Sel al 15%, con quello di parità 117 tra i candidati del PD Renzi e Bersani, fa pensare che il movimento del SEL ha lavorato benissimo (i ragazzi sono stati molto attivi e soprattutto avevano qualcosa da dire) e ha portato molti giovani e giovanissimi ai seggi e questo fa ben sperare per il loro futuro.
Dire e fare qualcosa di sinistra in questo nostro Bel Paese è sempre stato difficile e quasi sempre mascherato per l' oggettiva difficoltà di muoversi in un ambiente restio ad ogni novità e alla condivisione e persino alla carità cristiana che non sia solo di facciata, speriamo che questo primo passo preluda a futuri percorribili, altrimenti ci tocca dar ragione a Gaber che dice:
Qualcuno era comunista perché
il nonno, lo zio, il papà… la
mamma no/
Qualcuno era
comunista perché si sentiva
solo.
Qualcuno era
comunista perché chi era contro
era comunista/
Qualcuno
credeva di essere comunista e
forse era qualcos’altro.
Qualcuno era comunista
25 novembre, 2012
Natale Graisan
Per attenuare la tensione e distogliere l' attenzione, che nel paese è palpabile, tra incontri pubblici con massiccio schieramento di maggiorenti locali organizzati per la promozione di vendite di postazioni internet, ponti da costruire si ma no i soldi li avevi tu che cosa ne hai fatto, ospizi che un giorno si e un giorno no riaprono e richiudono, tantissimi lei non sa chi sono io, Terme Marine facciamole si ma no, Grado 2 e 3 cominciate e poi interrotte, alberghi da 48 piani che per evitare di superare in altezza il campanile svilupperanno gli ultimi piani in orizzontale e finalmente un nuovo giro di valzer per invertire il senso di marcia delle automobili in Colmata,
PALIOTTO decorato in stile bizantino (120x 80) raffigurante il centro storico gradese con motivi religiosi.
sarà esposto presso la sala del Museo del Mare alla Rassegna:
"PRESEPI a GRADO " dal 22 dicembre 2012 al 13 gennaio 2013.
La rassegna che ha lo scopo ufficiale di ampliare l' offerta turistica del bel paese (pensate che si sarà - forse - anche la neve artificiale) ha un retro significato (underground) di pacificare la popolazione, dalle tensioni accumulate durante questo duro anno che sta finendo, con un sottofondo musicale per tutte le cube in modo da sovrastare i sussurri che continuamente le percorrono.
Scambiamoci un gesto di pace, e Buon Natale Graisan.
propongo in anteprima l' opera dell'artista gradese Lorenzo Boemo:
MAGNIFICAT"
sarà esposto presso la sala del Museo del Mare alla Rassegna:
"PRESEPI a GRADO " dal 22 dicembre 2012 al 13 gennaio 2013.
La rassegna che ha lo scopo ufficiale di ampliare l' offerta turistica del bel paese (pensate che si sarà - forse - anche la neve artificiale) ha un retro significato (underground) di pacificare la popolazione, dalle tensioni accumulate durante questo duro anno che sta finendo, con un sottofondo musicale per tutte le cube in modo da sovrastare i sussurri che continuamente le percorrono.
Scambiamoci un gesto di pace, e Buon Natale Graisan.
Natale Graisan
24 novembre, 2012
Centro Tecnico per i Molluschi
Sono stati presentati a Udine i risultati dell’ annata del Centro Tecnico Informativo per i molluschi bivalvi, una novità in assoluto a livello italiano che applica finalmente metodi di indagine sanitaria modernissimi in sintonia con la normativa comunitaria e di assoluta garanzia di risultati con lo scopo di verificare la salubrità di prodotti alimentari di larghissimo consumo come cozze, vongole, veraci ecc.
L'assoluta sicurezza di mangiare un prodotto sano.
È questa la garanzia che vuole offrire il Fvg a turisti, visitatori e ovviamente residenti, per quanto riguarda i molluschi.
In virtù di un progetto pilota, che ha visto la nostra Regione partire per prima, e per il momento da sola, nel Paese, le garanzie di qualità di una delle colture più diffuse sui litorali nostrani, soprattutto in provincia di Trieste, è totale.
Il Centro è nato dall'intesa fra Lega Coop FVG e Confcooperative FVG, la Regione e alcuni consorzi di produttori, e ha l'obiettivo di «raccogliere i dati sanitari sui molluschi bivalvi».
L' iniziativa è stata ottimale perché ha coinvolto circa 150 imprese del settore della pesca e dell'allevamento dei molluschi e ha permesso di controllare la qualità di oltre 3.500 tonnellate di cozze, mille tonnellate di vongole veraci, 500 di prodotti provenienti dalla pesca con turbo soffianti e più di 300 di prodotti raccolti con i rapidi.
Tutti sono commercializzati solo dopo aver superato i test settimanali.
Il risultato positivo è stato ottenuto grazie a un'azione integrata di filiera fra i diversi attori, cioè le associazioni di categoria, le imprese, la Direzione regionale del Servizio sicurezza alimentare che ha promosso questa progettualità collettiva, i tecnici biologi e gli operatori».
Il Centro informativo sta diventando strategico per la corretta comunicazione verso i consumatori.
L’ interesse nostro in quanto operatori è di garantire un prodotto, oltre che di qualità e di provenienza locale, sicuro sotto il profilo sanitario e tale da non dare preoccupazioni alla gente, questa iniziativa è stata veramente la posa di una prima pietra per ottenere questo risultato.
La morale è che se si usa il buonsenso collaborando controllori e controllati possono fare per la stessa strada.
Centro Tecnico per i Molluschi
22 novembre, 2012
21 novembre, 2012
E' Tornato Grado Spia
Grado Spia e' tornato, più vivo che mai, contornato da dune e pesci rossi.
Con uno stile altero eppur duttile, capace di facezie ma anche di ratio senza crismi, polimorfico sulle voci, omodiegetico o eterodiegetico senza preavviso, mette a nudo tutte le contraddizioni di vicende intabarrate tra le pieghe di una psiche adimensionale, sentenziando, non tacendo qualsiasi apologetica o rito propiziatorio, prodromo di un silenzio cosmico che arriva prima dell’ultima pagina.
Come al solito Profetico.
E' Tornato Grado Spia
20 novembre, 2012
Nero 13-Grado Giallo
Il bravo scrittore gradese Marco Giovanetti presenta a Gorizia la raccolta di racconti noir:
Nero 13
Il giallo a Nord Est
La raccolta edita in occasione di Grado Giallo 2012 mette insieme i lavori di 13 scrittori di gialli.
Me li sono letti, è una raccolta veloce di racconti con sorpresa, vivaci e ambientati nella nostra Regione.
Di facile lettura, ti intrigano portandoti in giro per luoghi e situazioni che si identificano facilmente perchè fanno parte del nostro mondo ricco di umanità, si parla quasi sempre di delitti ma in maniera soft e soprattutto non sempre ci scappa il morto.
Buona fortuna per il nostro Marco che ci regala, lui gradese, un racconto ambientato a Cervignano, dimostrando di aver assorbito rapidamente le consuetudini del suo nuovo paese di residenza.
Da consigliare la lettura.
Nero 13-Grado Giallo
19 novembre, 2012
Il livello del Mare si sta alzando?
Ho letto oggi dell’ iniziativa del WW.FF. a Grado sul problema dell’ innalzamento del mare causa il riscaldamento del pianeta.
Con una breve ricerca ho trovato questo studio di due fisici trentini che fa preoccupare seriamente sul nostro futuro prossimo che si presenta molto scuro, prevedendo una pianura alluvionale sino ad oltre Cervignano.
I fisici dell'atmosfera Antonio Zecca e Luca Chiari della Università di Trento in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Global and Planetary Change hanno ricalcolato i modelli climatici ed hanno incluso nuovi dati sull'attesa, seppur di incerta entità, diminuizione dell’ uso di combustibili fossili.
Lo scopo era vedere in che modo questa diminuizione potrà influenzare la risalita del livello marino.
È importante sottolineare che le loro stime rappresentano i valori minimi, perché gli scenari di emissione non tengono conto dei combustibili fossili.
In poche parole: il livellio marino potrebbe salire ancora di più. I risultati dello studio mostrano, purtroppo, che il mare continuerà inesorabilmente a salire di almeno 80-95 centimetri entro la fine del secolo e continuerà a farlo per almeno duecento anni anche nel caso della riduzione più drastica delle riserve di combustibili fossili.
Ma, secondo Zecca e Chiari, l'innalzamento del mare potrebbe essere se non altro "frenato" con un radicale taglio elle emissioni, e questo consentirebbe all'umanità di muovere qualche passo verso l'adattamento all'inevitabile.
Quali, allora, le aree a maggior rischio di finire sotto il pelo dell'acqua?
Moltissime le zone del Mondo interessate ma vediamo quello che a noi interessa:
Secondo gli studiosi è inutile sognare: il Mare Nostrum non è una eccezione: "L'innalzamento durante l'ultimo secolo è stato simile a quello medio globale", dice l'esperto trentino con qualche distinguo:
infatti il nostro è un bacino chiuso e l'accentuato riscaldamento "causerebbe un incremento dell'evaporazione nel bacino, che a sua volta provocherebbe un leggero rallentamento della crescita del livello marino".
Insomma, spiega l'esperto, difficile fare una previsione chiara sull'entità dell'innalzamento del Mediterraneo.
Ma un aumento ci sarà ed i primi ad accorgersene saranno i comuni costieri delle aree pianeggianti a ridosso di Adriatico e Tirreno.
Zecca disegna allora una linea ideale: "La zona più vasta è naturalmente quella che va da Cesenatico,
Cervia, Ravenna, quasi fino a Ferrara, e poi Rovigo, Piove di Sacco, Mestre, fino a Grado".
Un'area vastissima: "Sono almeno 1500 km quadrati di pianura agricola fertile". Ma attenzione, avverte Zecca: "I danni alla produzione agroalimentare si estenderebbero a una superficie maggiore perché l'acqua salata risalirebbe nei fiumi e nelle falde salinizzandole".
Se è vero che gli scienziati non possono prevedere il futuro e dirci con esattezza quali cambiamenti ambientali vivranno le diverse regioni del nostro Paese o d'Europa, ciò su cui la maggioranza concorda è sul fatto che il Mediterraneo in particolare è una sorta di "lente di ingrandimento" del riscaldamento globale.
Tagliare le emissioni. Adesso.
"La prima misura in ordine di tempo e di importanza è tagliare le emissioni di gas-serra cioè ridurre l'impiego di combustibili fossili", dice Zecca.
Efficienza energetica, questa la parola d'ordine. Proprio mentre state leggendo questo articolo, avverte Zecca, "la temperatura si sta alzando e il livello del mare anche.
Continueranno a farlo per cento o duecento anni e non chiedono il permesso ai governi".
Sapevatelo! e tignì sotoman le batele.
Il livello del Mare si sta alzando?
18 novembre, 2012
47° Festival della Canzone Gradese
E' tempo di Festival, Leonardo Tognon mi ha inviato il bando per l' iscrizione al Festival della Canzone Gradese, è la 47° Edizione, leggetelo e preparatevi:
L' immagine è una mia elaborazione di una foto di Maurizio Cacciavillani scattata dopo un "sirocal".
Bando Festival della canzone Gradese 2013
Art.1– L’organizzazione tenuto conto che il dialetto è l’espressione viva, ricca di tradizioni culturali, letterario - musicali, organizza la XLVII edizione del FESTIVAL della CANZONE GRADESE.
La manifestazione popolare ha il preciso obiettivo di valorizzare la tradizione di Grado nelle sue espressioni poetiche e musicali mantenendo viva la parlata.
Art.2- Le canzoni in gara, categoria adulti, dovranno essere così presentate, pena l’esclusione:
a) il testo dovrà essere rigorosamente in dialetto gradese;
b) la partitura musicale dovrà essere ad una voce con accompagnamento di pianoforte (o fisarmonica), con l’indicazione degli accordi simbolici completa di testo letterario; c) i partecipanti dovranno allegare al testo la partitura musicale, il tutto in cinque copie contrassegnate da uno pseudonimo che sarà riportato, successivamente, all’esterno di una busta contenente il nome e l’indirizzo dell’autore o degli autori; d) i partecipanti dovranno allegare una registrazione completa del brano musicale assolutamente inedito (Cd);
e) ogni elaborato dovrà essere accompagnato da Euro 10,00 (dieci a parziale copertura delle spese organizzative) e, consegnato al responsabile dell’organizzazione, venerdì 4 gennaio 2013 dalle 15.30 alle 18.00 Biblioteca Civica di Grado Via Orseolo I partecipanti al concorso s'impegnano a non divulgare le canzoni presentate al Festival, sino alla conclusione del medesimo, pena l’ esclusione.
Art.2- Le canzoni in gara, categoria adulti, dovranno essere così presentate, pena l’esclusione:
a) il testo dovrà essere rigorosamente in dialetto gradese;
b) la partitura musicale dovrà essere ad una voce con accompagnamento di pianoforte (o fisarmonica), con l’indicazione degli accordi simbolici completa di testo letterario; c) i partecipanti dovranno allegare al testo la partitura musicale, il tutto in cinque copie contrassegnate da uno pseudonimo che sarà riportato, successivamente, all’esterno di una busta contenente il nome e l’indirizzo dell’autore o degli autori; d) i partecipanti dovranno allegare una registrazione completa del brano musicale assolutamente inedito (Cd);
e) ogni elaborato dovrà essere accompagnato da Euro 10,00 (dieci a parziale copertura delle spese organizzative) e, consegnato al responsabile dell’organizzazione, venerdì 4 gennaio 2013 dalle 15.30 alle 18.00 Biblioteca Civica di Grado Via Orseolo I partecipanti al concorso s'impegnano a non divulgare le canzoni presentate al Festival, sino alla conclusione del medesimo, pena l’ esclusione.
Art. 3- Un’apposita commissione giudicherà, insindacabilmente ed inappellabilmente, le composizioni regolarmente pervenute, scegliendo fino a DIECI finaliste che saranno presentate durante serata conclusiva del FESTIVAL DELLA CANZONE GRADESE.
Gli autori delle canzoni finaliste cedono tutti i diritti dei brani all’organizzazione (parimenti quelli di immagine per la trasmissione televisiva) e proporranno al direttore artistico della manifestazione il nominativo del cantante esecutore entro e non oltre (pena l’esclusione) dieci giorni dalla pubblicazione delle stesse. È valida nonché obbligatoria la medesima procedura per quanto concerne l’eventuale presenza di un solista-strumentale nella serata finale.
Gli autori delle canzoni finaliste cedono tutti i diritti dei brani all’organizzazione (parimenti quelli di immagine per la trasmissione televisiva) e proporranno al direttore artistico della manifestazione il nominativo del cantante esecutore entro e non oltre (pena l’esclusione) dieci giorni dalla pubblicazione delle stesse. È valida nonché obbligatoria la medesima procedura per quanto concerne l’eventuale presenza di un solista-strumentale nella serata finale.
In sede di votazione, durante la serata finale, il pubblico in sala potrà esprimere fino a tre preferenze. Potrà essere considerata, di concerto con i finalisti, l’opportunità della presenza di una giuria speciale.
Per evidenziare il carattere puramente dilettantistico - popolare della manifestazione, non sono ammessi al festival della canzone gradese autori e compositori iscritti alla SIAE.
Per evidenziare il carattere puramente dilettantistico - popolare della manifestazione, non sono ammessi al festival della canzone gradese autori e compositori iscritti alla SIAE.
Art. 4 - L’organizzazione, per il buon fine della manifestazione, può apportare delle modifiche al vigente regolamento e non si assume alcuna responsabilità verso i concorrenti nel caso di sospensione o rinvio della serata finale del FESTIVAL della CANZONE GRADESE.
NB le prime tre classificate parteciperanno di diritto alla finale del festival regionale FVG e ad una serie di manifestazioni, locali, regionali e/o nazionali coordinate dall’organizzazione a tale riguardo gli esecutori e gli autori si impegnano a garantire la loro presenza. La cessione dei diritti musicali e di immagine per la trasmissione.
Per info quellidelfestival@gmail.com Bando Festival della canzone Gradese 2013
47° Festival della Canzone Gradese
17 novembre, 2012
Le Scorese
L' altro giorno mi son sentito chiedere dalla mia nipotina se esistono le "Scorese di mare" e "l' Erba scoresera" per una seria ricerca dell' ambiente marino locale.
Dell' Erba Scoresera avevo già parlato tempo fa con un post, per quanto riguarda le scorese di mare esistono sì ma non credo siano organismi marini veri e propri ma fenomeni bollosi che occasionalmente prendono forma con del materiale organico;
sembra galleggino a mezz' acqua assumendo forme sempre diverse man mano che si spostano con le correnti, dilatandosi comprimendosi e modificando sempre la sfera che le forma.
Non sono puzzolenti e non sono particolarmente viscide al tatto.
Quelle umane invece sono tutto un' altra cosa e a tale proposito, ricercando sul web - ormai si fa tutto ricercando sul web - mi sono imbattuto in questo poeta dialettale veronese che le descrive benissimo:
Dell' Erba Scoresera avevo già parlato tempo fa con un post, per quanto riguarda le scorese di mare esistono sì ma non credo siano organismi marini veri e propri ma fenomeni bollosi che occasionalmente prendono forma con del materiale organico;
sembra galleggino a mezz' acqua assumendo forme sempre diverse man mano che si spostano con le correnti, dilatandosi comprimendosi e modificando sempre la sfera che le forma.
Non sono puzzolenti e non sono particolarmente viscide al tatto.
Quelle umane invece sono tutto un' altra cosa e a tale proposito, ricercando sul web - ormai si fa tutto ricercando sul web - mi sono imbattuto in questo poeta dialettale veronese che le descrive benissimo:
Gh'è quela che tase:
bison star a l'erta
chè quela l'è propio
na brasa coèrta:
la nasse de sfroso,
la sloia a l'inglese,
la fa vègnar gialo
piassè de un cinese.
Gh'è quele dei bòcia
che jè ancora tate
le par che le g'àbia
la boca da late.
Gh'è quele che mòla
le fiole e le spose:
che jè ciaciarine,
che jè caprissiose.
Gh'è po' le scorese
del bon manoval
che solo a sfiorarte
le pol farte mal.
I furbi avocati
g'à quele che spela
e par vègnar fora
le vòl la parcela.
E quele dei preti
le vien de scondon
lassando ne l'aria
na benedission.
Le sane scorese
tirà dai dotori
le tien le distanse,
l'è roba da siori.
de Monaldo Tòdaro
Un mondo vicino al nostro di grande saggezza e arguzia con un dialetto che si legge con facilità da chi come noi ha un dialetto affine.
Le Scorese
15 novembre, 2012
14 novembre, 2012
Maya, non maya?
Dopo averci strapazzato le pelotas con millanta libri sulla prossima fine del mondo del 21 dicembre 2012 vaticinizzata dai calendari Maya, sotto la spinta di case editrici ormai alla fame e senza idee, un gruppo di ricercatori dell' Università di Boston un team di archeologi, ha portato alla luce il più antico calendario Maya mai ritrovato finora, risalente a 1200 anni fa.
La nuova scoperta 'anticipa' di quattro secoli gli almanacchi ritenuti la principale fonte delle previsioni su un'annunciata e prossima fine del mondo e conferma le teorie di una parte degli esperti, secondo i quali anche se il calendario Maya si fosse concluso col 2012, l'antico popolo centroamericano avrebbe ricominciato il conteggio dei giorni in un nuovo almanacco.
Capito, avrebbero fatto come facciamo oggi, avrebbero ricaricato il calendario e via con un nuovo conteggio.
A noi questo calendario può forse sembrare scomodo, ma sarebbe sbagliato giudicare una cultura così lontana con i nostri criteri.
Per i Maya la precisione e la regolarità non erano valori, mentre tenevano in grande considerazione l’imprecisione e il fare le cose a cazzo.
Certo che questi team di ricerca pur di aver ragione, fanno la punta al battacchio dei passeri mescolando storia, superstizione e fantasie.
Comunque siete liberi di prendere appuntamenti e di fare qualche ulteriore debituccio per il prossimo futuro.
Il calendario di Xultun si estende per oltre 7.000 anni, superando di gran lunga il 21 dicembre 2012, la data della presunta fine del mondo.
Sapevatelo.
La nuova scoperta 'anticipa' di quattro secoli gli almanacchi ritenuti la principale fonte delle previsioni su un'annunciata e prossima fine del mondo e conferma le teorie di una parte degli esperti, secondo i quali anche se il calendario Maya si fosse concluso col 2012, l'antico popolo centroamericano avrebbe ricominciato il conteggio dei giorni in un nuovo almanacco.
Capito, avrebbero fatto come facciamo oggi, avrebbero ricaricato il calendario e via con un nuovo conteggio.
A noi questo calendario può forse sembrare scomodo, ma sarebbe sbagliato giudicare una cultura così lontana con i nostri criteri.
Per i Maya la precisione e la regolarità non erano valori, mentre tenevano in grande considerazione l’imprecisione e il fare le cose a cazzo.
Certo che questi team di ricerca pur di aver ragione, fanno la punta al battacchio dei passeri mescolando storia, superstizione e fantasie.
Comunque siete liberi di prendere appuntamenti e di fare qualche ulteriore debituccio per il prossimo futuro.
Il calendario di Xultun si estende per oltre 7.000 anni, superando di gran lunga il 21 dicembre 2012, la data della presunta fine del mondo.
Sapevatelo.
Maya, non maya?
13 novembre, 2012
Il Monna Lisa
La nostra storia locale è ricca di episodi grandi e piccoli che però nel rarefatto mondo lagunare potevano diventare occasione di infinite ciacole, che servivano, tuttora è così, a far passare il tempo nei lunghi mesi invernali.
Una di queste, raccontatami da Bruno Scaramuzza, serve a ricordare uno splendido edificio
in stile liberty di inizio secolo la Pensione "Monna Lisa" costruito in via Carducci, la strada del liberty, ormai scomparso lo si può vedere solo in cartolina o sui libri di architettura.
La proprietaria della Pensione era un' austriaca di nome Hoffmann, dicono una donna bellissima, con gli occhi di tanti occhi addosso.
Il Monna Lisa nel 1902 subì un violento incendio e le cronache gradesi dell' epoca riportano con una punta di malizia e cinismo che la bella signora Hoffmann corse in strada gridando:
La mia Mona brucia, la mia Mona brucia....
Nonostante il fatto tragico è inutile raccontare lo scossone di risate omeriche che fece tremare il paese.
P.S: grazie Bruno
Una di queste, raccontatami da Bruno Scaramuzza, serve a ricordare uno splendido edificio
in stile liberty di inizio secolo la Pensione "Monna Lisa" costruito in via Carducci, la strada del liberty, ormai scomparso lo si può vedere solo in cartolina o sui libri di architettura.
La proprietaria della Pensione era un' austriaca di nome Hoffmann, dicono una donna bellissima, con gli occhi di tanti occhi addosso.
Il Monna Lisa nel 1902 subì un violento incendio e le cronache gradesi dell' epoca riportano con una punta di malizia e cinismo che la bella signora Hoffmann corse in strada gridando:
La mia Mona brucia, la mia Mona brucia....
Nonostante il fatto tragico è inutile raccontare lo scossone di risate omeriche che fece tremare il paese.
P.S: grazie Bruno
Il Monna Lisa
12 novembre, 2012
11 novembre, 2012
Una nuova stella lagunare
La nostra piccola comunità virtuale si arricchisce ogni giorno di persone con variegate doti che condividono con tutti, ma ultimamente un nostro personaggio si sta sempre più distinguendo, oltre che per la sua simpatia, per avere un occhio fotografico d' artista.
Roberto Camuffo ha condiviso in questi giorni fotografie che, a mio parere, si possono considerare una vera e propria esperienza.
La Laguna in questi giorni si veste di colori fantastici, ma bisogna saperli cogliere e lui l' ha fatto con questa serie di foto.
Roberto Camuffo ha condiviso in questi giorni fotografie che, a mio parere, si possono considerare una vera e propria esperienza.
La Laguna in questi giorni si veste di colori fantastici, ma bisogna saperli cogliere e lui l' ha fatto con questa serie di foto.
Una nuova stella lagunare
10 novembre, 2012
Modi di vivere a Grado
A Grado una volta ma non proprio tanti anni fa, c'era una frattura ben chiara tra la popolazione che abitava la laguna (casoneri o graisanati) e la gente del paese che si riteneva superiore per censo e per istruzione ai pescatori.
I Pescatori de Palù ricambiavano con spregio e definivano i paesani "scartossiti", modo ironico per descrivere il loro abbigliamento che con giacche e cravatte li facevano somigliare a pacchettini regalo.
Anche il dialetto in Laguna era diverso, più arcaico e meno influenzato da vocaboli esterni quello lagunare, più aperto a contaminazioni quello del paese abituato a rapporti stretti con il retroterra giuliano triestino.
Il modo di vivere era profondamente diverso, attaccati alle tradizioni e alla stagionalità naturale i pescatori, poco ciarlieri e con poca necessità di parole al di la dello stretto necessario.
In evoluzione rapidissima gli altri, cui il contatto con un' umanità diversa per esperienze e lingua apriva nuovi orizzonti.
Il motore a scoppio e la riduzione della distanze tra Grado e i casoni in Laguna riportarono in paese tutti i "casoneri o americani de palù" rimescolando le carte.
A Grado scomparsi i "casoneri" diventano tutti "scartossiti".
I Pescatori de Palù ricambiavano con spregio e definivano i paesani "scartossiti", modo ironico per descrivere il loro abbigliamento che con giacche e cravatte li facevano somigliare a pacchettini regalo.
Anche il dialetto in Laguna era diverso, più arcaico e meno influenzato da vocaboli esterni quello lagunare, più aperto a contaminazioni quello del paese abituato a rapporti stretti con il retroterra giuliano triestino.
Il modo di vivere era profondamente diverso, attaccati alle tradizioni e alla stagionalità naturale i pescatori, poco ciarlieri e con poca necessità di parole al di la dello stretto necessario.
In evoluzione rapidissima gli altri, cui il contatto con un' umanità diversa per esperienze e lingua apriva nuovi orizzonti.
Il motore a scoppio e la riduzione della distanze tra Grado e i casoni in Laguna riportarono in paese tutti i "casoneri o americani de palù" rimescolando le carte.
A Grado scomparsi i "casoneri" diventano tutti "scartossiti".
Modi di vivere a Grado
08 novembre, 2012
Calendario 2013
Un calendario un po' particolare, dedicato a Grado, ai graisani, alle cose successe, insomma a tutti e tutto quello che in quest' annata ancora da finire ha fatto il Fenomeno, ovviamente "pel Ben del Paese" a casa nostra.
Ps: le foto le ho prese qua e la, modificate in qualche caso, insomma il lavoro consideratelo collettivo, l' impaginazione è ovviamente mia e spero vi stia bene a tutti.
Chi volesse scaricarlo questo è il: Link basta cliccarci sopra.
Calendario 2013
07 novembre, 2012
06 novembre, 2012
Nuove Province - Deja Vù
E' un deja vù.
Per un periodo di 25 anni Grado in quanto Kustenland fece già parte della Provincia di Trieste, vediamo la sequenza della storia amministrativa provinciale.
Grado, dopo il 1866 venne inclusa nella Contea Principesca di Gorizia e Gradisca.
Con la caduta dell'impero Austriaco nel 1918 e sino al 1923 quando, ormai sotto l'influenza italiana, per diluire la componente slava della popolazione venne soppressa la Provincia di Gorizia e il suo territorio spartito nella provincia di Udine e Trieste.
Grado, compreso Isola Morosini, nel 1923 passò sotto la competenza territoriale provinciale di Trieste, sino al 1947 dopo la seconda Guerra e con la divisione della zona di Trieste in A e B.
Nel 1947, ricostituita la Provincia di Gorizia , per dare uno sbocco in mare alla stessa, Grado fu annessa a quell' amministrazione.
Una storia molto tormentata, di grande confusione tra la popolazione che vedeva cambiare notabili con rapidità senza capire in fondo molto di quello che succedeva sopra alle loro teste.
Come oggi insomma!
Nuove Province - Deja Vù
05 novembre, 2012
Istruzione e Scuola in Palù
L' Istruzione a Grado, come tante altre cose è cosa del 19° secolo.
Con metà della popolazione sparsa per la Laguna era complicato dare un' istruzione a tutti i bambini ed in ogni caso fu solo con la riforma della scuola verso il 1870 che l' Imperatore d' Austria volle fortemente (dovette affrontare una scomunica del Papa per averla voluta) ci si trovò a Grado a parlare di scuola obbligatoria per tutti perchè sino a quel momento la scuola era cosa da preti, che scatenarono un putiferio quando venne applicata, con continue omelie in chiesa per convincere i genitori che la scuola pubblica fosse la scuola del diavolo.
La prima vera scuola a Grado esordì con il 1909 con quattro classi elementari, (la quinta venne aggiunta dopo e denominata corso di perfezionamento) i ragazzi e ragazze che la frequentavano non erano del tutto avezzi alla disciplina scolastica abituati com'erano a nessun controllo da parte di genitori troppo impegnati con la sopravvivenza per preoccuparsi dell'istruzione dei figli.
La laguna era ancora tabù, ma sotto la spinta del nuovo ordine fascista, che puntava all' emancipazione globale degli italiani, inaugurarono prima a Porto Buso poi a Montaron delle scuole per i figli dei "casoneri".
Tra tanti maestri bravi e pazienti, c'è stato nel secondo dopoguerra un maestro elementare che si può definire eroico.
Il Maestro Bellucci.
La sua destinazione fu la scuola di Anfora-Porto Buso aperta verso la fine del 1930.
In meso al Palù, disperso e solo si occupò dell'educazione dei bambini di quella piccola comunità (vedi foto, nel riquadro più chiaro "Filomena") dal 1948 al 1953.
In un' unica classe mista dalla prima alla quinta con santa rassegnazione tentò di portare la ragione in"quele suche dure".
Suo figlio Filiberto mi ha testimoniato che:
"Gno pare xe stao a scuola a Buso dal '48 al '53... e la vuo le suche più eroiche del palù!!!!!
Onore al merito e giusto ricordarne l'impegno, rivolto anche successivamente, sul sociale di Grado.
Con metà della popolazione sparsa per la Laguna era complicato dare un' istruzione a tutti i bambini ed in ogni caso fu solo con la riforma della scuola verso il 1870 che l' Imperatore d' Austria volle fortemente (dovette affrontare una scomunica del Papa per averla voluta) ci si trovò a Grado a parlare di scuola obbligatoria per tutti perchè sino a quel momento la scuola era cosa da preti, che scatenarono un putiferio quando venne applicata, con continue omelie in chiesa per convincere i genitori che la scuola pubblica fosse la scuola del diavolo.
La prima vera scuola a Grado esordì con il 1909 con quattro classi elementari, (la quinta venne aggiunta dopo e denominata corso di perfezionamento) i ragazzi e ragazze che la frequentavano non erano del tutto avezzi alla disciplina scolastica abituati com'erano a nessun controllo da parte di genitori troppo impegnati con la sopravvivenza per preoccuparsi dell'istruzione dei figli.
La laguna era ancora tabù, ma sotto la spinta del nuovo ordine fascista, che puntava all' emancipazione globale degli italiani, inaugurarono prima a Porto Buso poi a Montaron delle scuole per i figli dei "casoneri".
Tra tanti maestri bravi e pazienti, c'è stato nel secondo dopoguerra un maestro elementare che si può definire eroico.
Il Maestro Bellucci.
La sua destinazione fu la scuola di Anfora-Porto Buso aperta verso la fine del 1930.
In meso al Palù, disperso e solo si occupò dell'educazione dei bambini di quella piccola comunità (vedi foto, nel riquadro più chiaro "Filomena") dal 1948 al 1953.
In un' unica classe mista dalla prima alla quinta con santa rassegnazione tentò di portare la ragione in"quele suche dure".
Suo figlio Filiberto mi ha testimoniato che:
"Gno pare xe stao a scuola a Buso dal '48 al '53... e la vuo le suche più eroiche del palù!!!!!
Onore al merito e giusto ricordarne l'impegno, rivolto anche successivamente, sul sociale di Grado.
Istruzione e Scuola in Palù
04 novembre, 2012
03 novembre, 2012
Il giorno dei Morti e lo Stransito
A Grado, come in tutte le comunità chiuse, quello dei morti è sempre stato un argomento ricorrente nei discorsi dei grandi e finiva per coinvolgere anche l'attenzione dei bambini.
Le storie locali sono frutto di fantasia (forse) ma fanno trasparire un profondo rispetto per i defunti, una cultura derivata dalla notte dei tempi della nostra popolazione e al culto romano per gli avi.
Ai morti ed ai loro spiriti si deve profondo rispetto, guai a parlarne male si possono avere delle brutte conseguenze, anzi bisogna pregare molto per questi spiriti che vagano nella notte per la loro pace eterna .
Si dice che in certe notti in specie di questi giorni, verso le quattro (o anche alle sei), ci sia lo stransito, la processione dei defunti per le cube di Grado;
sono tanti e tutti in fila recitano le loro litanie o chiedono preghiere e:
no bizogna esse curiozi de vegherli ,
finito lo stransito per "Strà Longa" tornano in cimitero, che nei tempi passati era giusto a ridosso della Chiesa di S.Eufemia in Campo Patriarchi.
La sera dei Santi si cambiavano le lenzuola perche i morti potevano voler tornare a casa nei loro letti e sulla tavola della cucina si accendono i lumini, tanti quanti sono i morti che si onorano .
Accade anche che la visione di qualche parente in un luogo in cui è impossibile che egli si trovi possa essere interpretata come l'annuncio della sua dipartita, mentre una stella cadente indica:
se ze de note prima de mezanote, i toca a un omo, e dopo mezanote ze una femena
Impressionante era la preparazione della Chiesa in questi giorni:
- un grande catafalco funebre tutto nero e circondato da immagini di scheletri, da fiamme in cui bruciavano le anime, un grande teschio sulla sua sommità, uno scheletro vestito da prete e uno che suonava il violino, era installato al centro della chiesa per le preghiere a favore dei propri defunti.
Ma me creo che i conta 'ste storie per insenpià la zente!
L' illustrazione è di Dino Facchinetti.
Il giorno dei Morti e lo Stransito
02 novembre, 2012
Diritti e democrazia
Giorgio Gaber in uno dei suoi monologhi diceva:
“Dopo alcune geniali modifiche la democrazia, fa sì che tu deleghi un partito che sceglie una coalizione che sceglie un candidato che tu non sai chi è, e che tu deleghi a rappresentarti per cinque anni, e che se lo incontri ti dice giustamente:
‘Lei non sa chi sono io!’.
Questo è il potere del popolo”.
Diritti e democrazia
01 novembre, 2012
Lunario di Novembre
Questo Lunario è dedicato a Mauro Marchesan con una poesia in lingua tratta dalla sua raccolta
Luci d' Acqua:
Luci d' Acqua:
Grado
Ci sono notti senza fine
che portano con sé
la storia dispersa
di questo Paese
fatto di creta e sale.
Ascoltate!
Le sue pietre sono voci
e silenziosi pianti,
e il mare è dolore.
Non ci giocano
le ombre
in quest' assoluto
deserto di rena:
è regno dei venti
e calma di acque.
Provate
a cercare il passato,
sul fondo di una carena.
A fianco del blog pubblico il suo libretto I Signi de Crea scritto in dialetto.
Lunario di Novembre
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