Grado: ripartire dall' Ultima Spiaggia?
come dare fiducia alla Comunità.
Titolo impegnativo ed per tanti versi esplicativo di una situazione contingente di Grado.
La conferenza promossa dall' Ascom di Grado che si prepara a dare vita ad un Comitato di gestione di un progetto di studio dei flussi turistici e delle possibili soluzioni da adottare per rimediare affidata al dott. Amistadi è stata sorprendente.
Io me la sono presa comoda stavolta, ci sono stato alla conferenza ma ho potuto restarci per poco tempo per fatti miei personali, ho visto però che la gente per una volta è intervenuta e ho percepito nell' aria aleggiare uno stato d' ansia quasi di paura, lo stringersi della gente che chiede di farsi indicare un percorso smarrito.
Ho parlato con i responsabili di questa iniziativa per capire e sono rimasto sorpreso dal lunghissimo iter che ha richiesto il realizzarla.
L' iniziale entusiasmo che va piano piano a sbattere contro i se e i ma dei vari enti pubblici che devono essere parte integrante in un piano di rilancio che coinvolga la comunità, perchè sia chiaro senza la presenza pubblica nessun rilancio è possibile, nessuna ripartenza.
Il decidere il farla nonostante i dubbi ormai serpeggianti e qualche incomprensione sulla certezza degli appoggi.
Poi ho capito il perchè sentendo per una mezzoretta il dott Amistadi sparare cifre che dicevano che Grado il futuro se l' è giocato promuovendo l' abbattimento di alberghi per costruire condomini, oh cifre alla mano, impressionanti:
Su 23.000 posti letto complessivi appena 4.600 sono in albergo.
Con che cosa facciamo turismo a Grado se non ci crediamo noi per primi, se gli investimenti (sic?) proposti continuano a parlare di espansione quando dovremmo consolidare l' esistente.
Mi ha impressionato il relatore con una frasetta:
in Alto Adige nelle comunità locali, che fanno tutte turismo e di successo, la prima preoccupazione di ogni Sindaco e Consiglio Comunale è far stare bene i propri cittadini prima che il turista, ogni cosa deve essere fatta e pensata per il benessere del locale, solo allora puoi stare sicuro di avere una buona base per la tua offerta turistica.
Ho capito vedendo in sala una vagonata di costruttori ed i loro sgherri (cosa cavolo centrano con il turismo), tronfi come al solito, ma credo per una volta timorosi, perchè il vento sta cambiando, la gente si informa, vuole essere informata e soprattutto sentirsi dire verità per poter decidere da sola del proprio destino.
Il dott. Amistadi ha detto un sacco di verità scomode deve essere lasciato lavorare e portare a termine questo lavoro di rilevazione dei dati turistici di Grado fatto in maniera scientifica e le conclusioni scomode o no vanno condivise con tutta la gente di Grado.
Sapere cosa siamo e come fare per migliorarci può solo farci bene.
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