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19 febbraio, 2014

Turismo-Investimenti Regionali

Leggo, quasi per caso, l' esposizione rabbiosa di un amico di Lignano di quale è l' impegno regionale di investimenti per la montagna comparandoli con le presenze turistiche tra mare e montagna, leggerlo bisogna, per ricordarsene eventualmente in seguito:

Finanziamenti e presenze, comparazioni tra Montagna e Mare 

Dall’apertura degli impianti in montagna ai primi di dicembre di Promotur fino alla prima settimana di gennaio ci sono state nei 5 comprensori meno 111 mila presenze con un calo del 30% medio ma che in alcune località ha raggiunto il 40%. 
I cinque comprensori sciistici di Promotur riguardano Piancavallo con 22.360 presenze, Ravascletto-Zoncolan con 41.302, Tarvisio 33.064, Forni di Sopra 9.068. sella Nevea 5.198. 
Per correttezza d’informazione le presenze sono state calcolate sugli ski-pas di almeno 2 giorni il che presume almeno un pernottamento. 
Quindi una stagione invernale,  legata alle festività da dimenticare al più presto.
Ora tutti gli imprenditori turistici aspettano le settimane bianche per poter contenere il passivo, ma non sarà assolutamente possibile, vista anche la crisi in atto. 

L’elemento invece sostanziale è quanto alla Regione Friuli V.G. è costata la montagna negli ultimi 15 anni
La montagna è costata in 15 anni ben 261 milioni di euro, una follia per dei risultati di arrivi e presenze pietosi. 
Alcuni dati riguardanti gli investimenti di questi 15 anni: le Universiadi del 2003 a Tarvisio sono costate 68 milioni di euro, finanziamenti nei 15 anni a Piancavallo 51 milioni di euro, Forni di Sopra 25 milioni di euro,Sella Nevea 42 milioni di euro, Ravascletto-Zoncolan 67 milioni di euro. Attualmente esiste un progetto per Pramollo di 80 milioni di euro di cui 60 dovrebbero essere finanziati dalla Regione Friuli V.G, se questo progetto arriverà alla fine, gli investimenti della regione in montagna arriveranno negli ultimi 15 anni a superare i 320 milioni di euro. 
Una “montagna” di soldi finanziati  alla montagna per avere dei risultati più che deludenti. Le 111 mila presenze della montagna del periodo invernale più importante nei 30 giorni considerati, corrispondono alla presenze di due  notti NON in alta stagione a Lignano. 
Se dovessimo parametrare gli investimenti fatti dalla Regione in montagna calcolando le presenze a Lignano che sono circa una media di 3.500 mila negli ultimi anni contro le 700 mila annue della montagna a Lignano dovrebbe essere stato dato almeno un miliardo di euro in questi ultimi 15 anni.
E’ vero la montagna ha bisogno di impianti di risalita , manutenzioni costose, ma non c’è comunque proporzione nei finanziamenti dati dalla Regione. 
La Regione ha contribuito con finanziamenti in modo importante a Lignano, ma potevano essere molti di più, anche se attualmente sono fermi alcuni milioni di euro per il patto di stabilità, vedi lungomare, 20 milioni di euro e non solo. 
Ogni anno vengono chiesti da Lignano dei finanziamenti per i progetti mirati legati al turismo, e ogni anno i finanziamenti sono sempre minori. 
La Regione deve rendersi conto che sono le località balneari di Lignano e Grado che fanno da traino al turismo regionale e che rappresentano insieme  il 55% delle presenze turistiche, utilizzando solo il periodo estivo.
 Il voler identificare a tutti i costi il brand Friuli V.G. come vorrebbe Bolzonello è importante, ma non dimentichiamo che il turista viene nella nostra regione perchè esistono nel periodo estivo località come Lignano e Grado, e da qui poi si diramano nelle altre località di interesse storico, culturale enogastronomico del Friuli V.G..
Se la Regione non investe di più su Lignano e su Grado, rischia di avere un abbassamento di presenze turistiche in tutta la regione.


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