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22 giugno, 2015

Al Perdon 2.0


Dal 1237 ogni prima domenica di luglio, la comunità gradese si reca in processione a bordo di barche, addobbate a festa, all'Isola di Barbana, per rinnovare l'antico voto alla Madonna che avrebbe salvato il paese dalla terribile epidemia di peste.

Ne ho lette e sentite di ogni sulla volontà espressa dai pescatori di non unirsi con le loro imbarcazioni al corteo del "Perdon", ieri sul social.
Visto che per me la libertà  altrui è sacra tanto vale che faccia sentire anche la mia di opinione che non vuol ledere i diritti di nessuno ma semplicemente ribadire quello che penso con una mia lettera alla Madonna di Barbana:

Non so bene come iniziare questa lettera e penso che non si offenda nessuno se lo faccio con:

Cara Madonnina,
io, vedi, sono un gradese di quelli antichi, di quelli che sono attaccati alle tradizioni, anche perchè non ci hanno lasciato molto altro sai?  Ma lo so  che tu lo sai e sai anche perchè quest' anno  ho deciso di posporre il mio obbligo di voto del Perdon come capofamiglia gradese non alla prima di luglio ma alla successiva domenica.

Ci verrò da solo o con la mia famiglia a disobbligarmi con Te e credo non cambi molto per Te ma per me ha un grosso valore questo gesto perchè non riesco più a sopportare che, quello che era un impegno della collettività gradese, un impegno preso con grande solennità dai nostri antenati fin dal 1237 con il Patriarca Leonardo Querini, dove si stabiliva - in perpetuo - che almeno una persona (meglio il capofamiglia) di Grado partecipasse alla solenne processione del "Perdon", oggi sia diventato un evento turistico.

Non ce l' ho con nessuno e, in fondo, so che un fedele vale l' altro e tutti hanno diritto di professare nel modo che vogliono la propria fede, ma una processione votiva è una cosa seria, di sentimenti non di esibizionismo, e mio malgrado sono costretto a subire la partecipazione, quando non l' aggressione, di tantissime persone che vogliono trasformare un sentimento popolare in evento mediatico dove l' apparire conta più dell' atto di fede.

Non voglio dilungarmi, perchè nella tua lungimiranza so che riesci a leggere nel mio cuore e sai che le mie intenzioni sono buone, scusami  ma ci vediamo la seconda Domenica di luglio con meno gente attorno ma più raccolti nell' atto di fede  del Perdon.
Enio Pasta.
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