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01 giugno, 2015

Vittorie di Pirro



Si torna a parlare di Laguna sui quotidiani, e lo fa il Comune di Marano Lagunare sul Messaggero dell' altro ieri vantando una vittoria legale con l' affermazione dei diritti storici di pesca dei propri pescatori in un buco di culo della parte gradese della Laguna, la zona Laccia Comenzara, l' estremo lembo a Ovest. (la zona interessata è indicata dalla freccia gialla in cartina)

La storia dura da oltre dieci anni di battaglie legali costosissime con ricorsi fino al consiglio di Stato (qualche avvocato riderà soddisfatto) tutto per il principio medievale della tutela dell' integrità territoriale.

Tutto nasce con Le Barancole (la zona gialla sulla mappa sotto) rivendicate dai Maranesi e storicamente utilizzate in comune accordo per secoli da cacciatori di entrambi i comuni sinchè dopo una battaglia legale in tutte le sedi(chissà perchè sono tutte battaglie quelle legali e politiche eppure non scorre il sangue) durata dieci anni nel 2004 viene riconosciuta la titolarità amministrativa del territorio al Comune di Grado che ne rivendica anche il diritto di pesca e si rivolge al Giudice Liquidatore degli Usi Civici iniziando una causa che è finita in questi giorni con la sentenza favorevole ai maranesi:

Il giudice ha ammesso come prova la circostanza in cui si afferma che risulta «vero che i
cittadini residenti a Marano hanno esercitato ab immemorabili e continuativamente il diritto
di uso civico di pesca nelle zone lagunari segnatamente individuate quali “Barancole”, evidenziando che la modifica del confine amministrativo del 2004 è del tutto estranea all’assunto diritto dell’uso civico (La zona lagunare delimitata in giallo)

A questo Punto il Comune di Grado nel 2013 ricorre in appello e la Suprema Corte premia i Maranesi dando loro ragione. Punto. 

Gioia dei quattro maranesi che sanno di cosa si tratta e a Grado nessun alito ne straccio di carta comunica all' universo mondo gradese che abbiamo perso un ulteriore piccolo diritto, che non sapremmo ne quantificare ne collocare geograficamente.
Una scoresa nello spazio (cit. Tirelli)

Ecco questa è la storia di una vittoria di Pirro, il giudice ha applicato il principio dell' usucapione, per la gestione di un territorio che ben pochi cittadini gradesi sanno dove sia, che nessuno da tantissimo tempo  usa per qualsivoglia iniziativa perchè lontanissimo da Grado, scomodo, e perchè di pescatori lagunari noi ormai siamo in riserva da tempo e in fondo i tipi di pesca che si possono praticare su "quel fondao" sono pochi e in disuso nella nostra comunità, altri tipi di pesca - le veraci - se si praticano, sono di frodo ( la zona è compresa nelle acque precluse) e per cui fuori contesto in questioni di diritto.

Si può essere d'accordo con il principio dell' integrità territoriale ma un' oculata gestione delle risorse dovrebbe prevalere sull' orgoglio e bisognerebbe fare tentativi di comporre le questioni senza arrivare agli avvocati che costano e in fondo risultano gli unici vincitori.

Sapevatelo!
C'è ben poco da gioire, l' unica cosa certa in questa vicenda, a parte l' orgoglio ferito,  sono le spese legali e il conto degli avvocati che non è piccolo e va pagato da ambedue le comunità.

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