“Monsignor Armando Zorzin, arciprete della Parrocchia di Santa Eufemia, canonico onorario di San Marco Venezia, Decano del decanato di Aquielia, sacerdote insegnante , uomo di cultura e di grandi dote umane e morali, sempre impegnato a favore dei più deboli."
Monsignor Armando Zorzin se ne va dalla nostra Parrocchia, è stato un fulmine a ciel sereno per la nostra Comunità, ma immagino che i motivi che hanno portato a questa decisione siano serissimi e personali:
dispiace che si sia persa la tradizione dell' antico diritto dello Ius Patronatus e che la Gente Gradese non abbia potuto dare il proprio gradimento attraverso il Consiglio Comunale al nuovo Parroco.
Anticamente avveniva che le popolazioni dei comuni erano investite dell’autorità di scelta (Ius Patronatus) – che si esprimeva attraverso i capi-famiglia – sul parroco che la Chiesa designava.
L’ordinario diocesano, vale a dire il Vescovo o l’Arcivescovo, allorquando si rendeva vacante una parrocchia, indiva un concorso fra i sacerdoti della diocesi e tra i candidati sceglieva quelli che riteneva idonei e presentava quindi la lista di essi al comitato dei Capi-famiglia che decideva sul nominativo di gradimento.
Il privilegio veniva trasferito a Grado nel 1864 dai capi-famiglia al Consiglio Comunale.
Fu Francesco Giuseppe a decretare la cosa e a darne diretta notizia al podestà di quel tempo Nicolò Corbatto.
Grado è riconoscente al Monsignor Zorzin per la preziosa opera al servizio della comunità come pastore di anime, maestro e guida autorevole nei cambiamenti sociali di questi anni, nel suo ministero sacerdotale ha sempre cercato di calare le parole del Vangelo nella vita quotidiana delle famiglie e della più grande famiglia gradese, sempre vicino alle persone nei momenti di gioia ma soprattutto nel portare conforto nei momenti tristi e dolorosi.
Difensore del patrimonio artistico e delle radici gradesi, amministratore attento ai beni della parrocchia ha portato a realizzazione la ristrutturazione di importanti edifici quali la scuola dell’infanzia Luigi Rizzo e la nuova Casa del Parroco, è grande comunicatore e innovatore, instancabile educatore ed organizzatore di incontri e manifestazioni rivolti ai giovani e ai genitori.
Attivo nella promozione turistica monsignor Zorzin ha accolto con sensibilità eventi musicali e culturali nella splendida basilica patriarcale. In un mondo che cambia con grande velocità non accompagnato da una adeguata riflessione etica, il presule è stato instancabile nel divulgare i valori che costituiscono l’autentico bene della persona umana.
Per salutare e mettere in guardia sul nostro carattere il nuovo Parroco userò le parole che Biagio Marin riservò a Monsignor Fain al suo arrivo a Grado nel 1957:
Non ti lasciare ingannare dal nostro entusiasmo; dalla nostra capacità di volgere in canto chiaro tutta la vita.
Siamo marinai e tu della terra ferma; ogni vento ci muove e ci porta via.
Non sappiamo la legge che obbliga alla costanza, alla fermezza.
E sappiamo mordere la mano che ci benefica.
Dio t’aiuti, prete!
B. Marin
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