A completamento del post di ieri che portava ad identificare la rinascita di Grado con la venuta di Attila e dei suoi Unni, provo ad immaginare con la fantasia quel che è passato per la testa ad Attila quando si è trovato davanti i fanghi lagunari e la nostra comunità del tempo.
Avverto che tutto questo non è storia certa:
Narra la leggenda che Attila conquistata Aquileia nella pasqua del 452 fu fermato dai fanghi lagunari gradesi, già all' epoca non bonificati:
"Palle, tutte palle!
La verità è che, in quest' Isola, Attila c'è arrivato, come si può pensare che un Unno Flagellum Dei com'era lui, si fermasse davanti a un po di fango...."
-racconta Giovanni "Stiata" Marchesan nel suo Duemila anni di Sabione (Quasi una storia dell'Isola d'Oro), immaginando i pensieri del povero Attila-.
"Cosa essere venuto a fare a cvi?
Molto fango, poco mare... a cvi!
C'è sabione, fil zanzare
acva tutta co il sale.
Indigeno del logo
mangia solo fish in fogo
Beve vein .. dopo criticare!
Cosa essere venuto a fare cvi?
A cvi , gente dormire presto
Matina subito suona campana
Uffa ..a me stufa!
Poco vin.. niente birra
No mangia carne, solo polenten
E donna...dove essere donna da amare?
Cosa essere venuto a fare a cvi?"
Dietro front e avanti march, l'esercito Unno si avviò verso lidi
più accoglienti.
Questa è la quasi vera storia di quel lontano 452.
Nessun commento:
Posta un commento