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30 marzo, 2017

Il Mio Paese



Così come le immagini, le parole possono essere oniriche, riferite all' immaginario al sogno.

Con queste parole nel 1993  Alessandro Felluga iniziava il discorso di apertura dell' Azienda di Promozione Turistica di cui era Presidente.

Emozioni più che parole, un profondo amore per casa propria.

Grado
"Parlare del proprio Paese vuol dire parlare un po di se e dunque ci si attarda incerti se riproporre i soliti luoghi comuni o inoltrarsi ad esaminare le virtù, ma anche i difetti le contraddizioni.
Però è anche una buona occasione per mettersi nei panni di un ospite e domandarsi quali ragioni possono spingerlo a Grado.

Prima di tutto verrei a Grado perchè, curioso e irrequieto come sono, alla mia vacanza mare e sole non possono bastare, anche se con un arenile di tre chilometri posto esattamente a mezzogiorno che gode dunque del sole da levante a ponente e con una sabbia fine ed eccellente sono ottime ragioni.

Verrei a Grado per gli odori della Laguna, per sentire il fruscio di una barca a vela per l' incanto di quella passeggiata che gli austriaci chiamano "promenade" e noi liquidiamo frettolosamente con "Diga" o Reparo".
Il senso è evidente per gli ospiti è una passeggiata amorosa, per noi l' elemento che ci protegge dalle mareggiate, comunque lo si dica ha un profondo fascino.

Verrei a Grado per camminare al mattino lungo il Porto per osservare e parlare se possibile con i pescatori, quelli col volto scuro smaniato dalla salsedine che camminano ondulando un poco come se stessero sopra una barca.

Grado è questo, atmosfere umori incanti suggestioni."

Altra qualità, altra cultura dell' accoglienza e della promozione turistica, altro cuore.

Ci manca. Sapevatelo!



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29 marzo, 2017

"Un mondo al femminile" - Mostra Fotografica




La bellezza della donna in quanto donna, madre e figlia
Questo il soggetto protagonista di una bella mostra dedicata alle donne, aperta al pubblico fino al 21 aprile prossimo negli spazi espositivi del Palazzo Regionale di piazza Oberdan 6, a Trieste.

 "Un mondo al femminile"

E' stata organizzata in collaborazione con l'associazione Obbiettivo Immagine di Gradisca d'Isonzo.

Hanno scelto di evitare la ritrattistica e il ricorso a foto realizzate in studio, ma di proporre una serie di scatti in bianco e nero con stampa del tipo "fine art»
L'esposizione che ne consegue riesce a rappresentare l'universo femminile con immagini di qualità e molteplicità di sfumature. 

Qualificata la partecipazione di fotografi/e tra cui la nostra Marghitta Shuff Thomann.
(sua la foto sotto)

La  Mostra è stata seguita come consulente editoriale da Tullio Troian.

Nelle foto il dettaglio, l' armonia, la curiosità e soprattutto la sincera passione di chi sta dietro alla macchina fotografica.
Una finestra su un mondo, quello femminile.


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27 marzo, 2017

Una scuola di Vita-Benito Zollia



E' bello avere conoscenze amicali con persone di grande livello e rilievo, che non se la tirano troppo per quel che sono e soprattutto grandi amiche della nostra Grado.

E' il caso della conoscenza che ho con   Benito Zollia, grande imprenditore di Gorizia dal glorioso passato cestistico (era un azzurro e questo me lo rende ancor più simpatico) e  grande innovatore nel settore della micromeccanica di precisione  con la sua Brovedani Group spa.

Un uomo di grande cultura, divertente, sereno e perfettamente a suo agio in una Grado che frequenta da 60 anni.

L' occasione per ricordarmi di lui è stata l' aver avuto la pubblicazione che ha commissionato per onorare la sua vecchia scuola l' Istituto Professionale "Cossar" di Gorizia.

E' raro che ci si ricordi delle scuole d' origine ancor più raro onorarle con pubblicazioni d' interesse culturale come fatto da Benito Zollia che a proposito dice:

Il tempo fa emergere le cose che contano: quelle che ci hanno indicato una strada verso scelte decisive.
A volte sono esperienze della nostra giovinezza, il cui valore prezioso ci sfuggiva in quegli anni veloci e impazienti.
La loro impronta resta tuttavia.
E' un vago disegno che portiamo dentro di noi e solo la lente della distanza lo può mettere a fuoco, nel suo più profondo significato.






Oggi  è già ieri, ma senza l' ieri ci sarebbe un domani?

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25 marzo, 2017

Viaggio Lagunare . El Faro



Vivere la Laguna significa mettersi in viaggio.
 E' un'avventura, un'intera vita vissuta in breve, perché il tempo a disposizione è limitato e le cose da fare, vedere, sperimentare e vivere sono innumerevoli, tutte racchiuse in quell'unico viaggio, ricco di emozioni nuove e ricordi che rimarranno per sempre. 
E' un accenno di vita che inizia nel momento della partenza, piena di ansia ma anche curiosità e aspettativa.
Il Percorso è caratterizzato  dalla presenza di pali, in rovere o castagno, che aiutano la navigazione nei difficili e tortuosi canali lagunari.

Le Bricole a palo singolo per la navigazione, le Carieghe a tre pali per segnalare biforcazioni del canale, le Mede a segnare l'accesso a una foce. 
In comune hanno che marciscono nella stessa maniera e più o meno negli stessi tempi, siano essi semplici o complessi.

Vermi, conchiglie, parassiti vari. 
Il sole e le acque salmastre li decompongono, alghe ed erbe li soffocano in abbracci mortali.

Disegnando con le parole un quadro incredibile il nostro poeta Biagio Marin così descrive la vita di un faro, dando vita all' inanimato e scrivendo una vera e propria poesia d'amore, una metafora della vita.


El Faro

Gera una volta, in meso del palù,
un faro vecio duto carolao;
la dosana lo veva colegao,
ma ben o mal el steva incora su.


Ma che bei timpi quili in zoventù
cò i lo veva piantao la sul canal,
vestio de rosso comò un gardenal
col sielo vasto e alto a tu per tu.



Che festa alora cussì drito e novo
per sfida messo a ninbi e fortunali;
duto 'l mondo riflesso in t'i fondali,
duto quel mondo belo 'l gera sovo.



Vigniva a gara i ciapi de corcali
su la so testa a coronalo in bianco;
elo, da re, el steva drito e franco
in meso al svolo dei bei vassali.



E 'l sol, che festa! e l'aqua, quanti basi!
che notade cò l'aqua verdulina!
basi la sera, basi la mantina:
e quela---.



Po, co la gera stanca, 'l palo rosso
specieva drento de ela la so fiama
e comosso al penseva: si la me ama...
e gera sogni in quel so cavo grosso.



Cussi sognando 'l se desmentegheva
dei nuoli colorai e de le stele
e no 'l vegheva più passà le vele,
perso in t'el baucà de la so freva.



E 'na vogia i vigniva tormentosa
de colegasse su quel' aqua queta;
ma l'aqua la diseva: speta, speta,
colorandosse duta de un bel rosa.



Colegasse su ela e puo 'ndà via
lontan, per sempre, fra i so brassi moli,
comò che 'ndeva via pel sielo i nuoli,
cò la luse festosa in conpania!



Senpre più zoso, senpre più sbandao,
senpre più stanco, senpre più sbiadio,
el vecio faro un dì ze 'ndao con Dio,
perchè l'amor lo veva consumao.

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23 marzo, 2017

Voglia di Leggerezza




Non avendo l' incombenza di salvare il mondo e sentendosi abbastanza tranquillo nel proprio Paese, in questo primo stralcio di Primavera, può capitare che uno si dedichi agli aspetti frivoli dell' esistenza.
E succede alle volte che  guardandosi allo specchio inorridisca del proprio aspetto e gli scappi la fregola di voler dimagrire anche perchè tra un pochetto, con il vestirsi leggero, non si nasconderà più nulla.

Che fare? La cura suggerita da un amico è a base di erbe, si insomma cose naturali come le tisane, quelle che fanno bene senza il concime tipico dei ritrovati chimici. 

Le cose naturali mi seducono, intrugli di foglie secche che fino a poco prima non avevo mai sentito nominare mi sembrano all’improvviso indispensabili. 

Come ho fatto a vivere fino a stamattina senza gli opercoli fitoterapici
Poco importa il fatto che se le raccogli da te costano zero ma che quando te le confezionano raggiungono rapidamente cifre a doppio zero. 

Uno dunque va lì, in erboristeria Al Benessere Naturale (Link), e si riempie la borsa di capsule, pastiglie, unguenti e tisane per una vita integrata. 

Gli integratori più richiesti in assoluto, che sono poi quelli su cui punto io,  sono quelli che sgonfiano, il ventre e non solo
via libera dunque al finocchietto, il carbone, il cardamomo, il timo e il macerato glicerico di ficus carica. 

Vanno assunti la mattina a stomaco vuoto, oppure mezz’ora prima dei pasti o la sera prima di coricarsi. 

Vanno portati in borsa e mai e poi mai vanno dimenticati, pena l’immediata perdita dei benefici. 
Se assunti con l’impegno necessario, tutti questi mefitici ritrovati naturali regalano la pancia piatta. 
Sì, te la regalano. 
Al prezzo simbolico di alcune centinaia di euro per una terapia completa. 

E solo se nel frattempo la smettete con gli insaccati, gli spritz, i fritti misti e se andate a camminare, correre, nuotare almeno 3 volte la settimana. 

Sudando molto. 

Credo che cambierò lo specchio.  
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21 marzo, 2017

"Lo sviluppo turistico agli Albori"...



Con l' arrivo della Primavera finalmente ci si prepara per la stagione turistica, ma  vediamo con le parole di Giovanni Marchesan "Stiata la partenza turistica  di inizio 1900:

 "Lo sviluppo turistico agli Albori"...

1900 l' acqua sgorgava liberamente ...ora l' Isola aveva tutti i servizi, 
i foresti incominciarono a costruire hotel, ville, giardini fioriti, il numero degli ospiti andò aumentando di anno in anno .....come i prezzi!
Finalmente gli indigeni del luogo, uscirono dal loro isolamento abbandonando la laguna, la pesca, il mare crudele.

Tutti scoprirono il turismo e......fu l'emancipazione per la nostra gente.
una nuova vita, l'emancipazione. 

"EMANCIPAZIONE!" 


Emancipazione... mai più pescator! 
Emancipazione... TURISMO...
Siam tutti...signor! 

Cù sbusa biliti...bareta fracàgia
Cù scava le buse, rastèla 'l sabiòn.
Un fà sù le tende, cù neta la spiaza 
Xe pronte le sdraio?-. Verzè 'l onbrelòn! 

Guardian de 'l albergo,trasporta valise
La camera neta... se volta 'l pagiòn! 
Cù smacia vistiti, cù stira camise.
Un lustra i utuni,un lava 'l salon! 

Emancipazione... mai più pescator! 
Tò stanghe de giasso, se'pronta i gilati 
Se spina la bira, prepara 'l frapè... 
Cù neta polastri, bransini e guàti. 

 Xe pronto 'l arosto?. Polpete per tre! 
E co'l vaporeto xe gita in laguna 
Cù porta in batela i siuri per mar 
E quando fà sera, co'l ciaro de luna...
Un canta, dò sona... per fa la zornà. 
Emancipazione... Mai più pescator! 
• 
Cù fita la casa, cù fita 'l caìcio 
Cù vende tirache, cù fà quel che pol. 
Un mostra le cese, un verze 'n uficiò 
Per vende calìgo... al posto de 'l sol! 

Emancipazione che bella parola 
Emancipazione... non più pescator! 
Evviva il TURISM0 che tutti consola 
Evviva il TURISMO .... siam tutti signor! 



Con queste strofe canzonatorie e foriere di verità Giovanni Marchesan "Stiata" descrive il passaggio dei "graisani" dalla condizione greve di pescatore a quella emancipata di cameriere.  
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20 marzo, 2017

Casse! tu son una piatola!




Nuove frontiere dell' allevamento marino
Ormai si alleva di tutto, ho potuto constatare che il Web è un moderno allevamento di Piattole.

Vi sarà capitato di esclamare - ma tu son più fastidioso de una piatola!- di questi tempi e con le frequentazioni enormemente allargate dall' uso del Web, è facile incontrare questa specie antica di rompiscatole che attacca bottone, fa l' amicone, sa tutto lui, è autoreferenziale al massimo.

E si lamenta, le piatole si lamentano continuamente, sono eternamente scontente, ti assillano con i loro problemi e finisce che per quieto vivere dai loro ragione purchè la finiscano.

Una statistica americana ('sti americani fanno statistiche su tutto sono delle vere piatole) dà loro ragione, alla fine del percorso di rottura di conagi e lamentazioni varie arriva la luce del successo personale e del denaro.

SI !   Fare la piattola paga, ma che palle!

Poi ci sono le piattole da social network, quelli che ti iscrivono a gruppi vari senza chiederti se ti va, ti sottopongono alla tortura di migliaia di mail indesiderate (uno spam incontrollabile) senza che tu possa dire bah!

Ti martellano di post con link su praticamente tutto lo scibile umano, aggiungono le foto dei loro parenti sino alla settima generazione, dicendoti guarda qua che bello!

La piattola cerca in ogni modo di influenzare la tua vita e questo vuol dire che non vive serena, che non ha un cazzo da fare e che non ha nessuno su cui concentrare le sue frustrazioni.

Proprio per alleviare le sue sofferenze proporrei la sua soppressione.

Ma, riflettendo, è quello che faccio anch'io, casse! son una piatola! 
  

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19 marzo, 2017

PIccoli che crescono e Nonni Orgogliosi

Piccoli bimbi crescono...

Bella giornata ieri in quel di Treviso per accompagnare la mia nipotina Alice alla premiazione del Concorso :                 
   Lions International Peace Poster Contest 
La Pace nel Mondo, bel tema di questi tempi, speriamo attecchisca tra i ragazzi.:

"A volte la luce nel mondo sembra andata spenta,
ovunque ci si giri la bellezza del mondo sembra andata persa,
a volte per quanto si guardi non si riesce a trovare la speranza...
fino a che qualcuno ce la mostra.
Nella mente tutto è possibile
contiene sogni ed idee.
Attraverso l' arte possiamo esprimere le nostre idee di pace,
il mondo è come una tela
...e i colori sono la Pace."

Questo il messaggio dei Lions....

Il Concorso organizzato dai Lions del Triveneto vedeva  in gara gli allievi degli Istituti Omnicomprensivi fino alla terza media.

Alice si è classificata con il disegno in foto per la parte riguardante il Lions sezione di Grado e l' Istituto Marco Polo.


Accompagnata dalla Presidentessa della sezione di Grado  Ottavia Tomaselli Marchioro ha ritirato la medaglia (in foto).

Grande pubblico presente in sala a Treviso, non scherzo, ma saranno stati almeno un migliaio di partecipanti tra un tripudio di genitori, nonni, insegnanti e membri dei vari Lions organizzatori.

Anche i Nonni crescono e prosperano così!


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17 marzo, 2017

Laguna Magazine

Grazie all' amico Aurelio Zentilin continua la mia collaborazione con il mensile:

#Lagunamagazinefvg


in questo speciale dell' Equinozio di Primavera ha pubblicato un mio articolo sulle Barche Zale.


Bella iniziativa culturale Maranese.

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15 marzo, 2017

Aldo Tognon-Complimenti

Complimenti ad Aldo Tognon che taglia il traguardo di 

Duemilioniduecentoventiduemiladuecentoventidue


visite sul suo canale di youtube.

E' un piacere che condivido volentieri perchè Aldo è un uomo in gamba e zitto zitto continua a proporre cose interessantissime che tanta gente apprezza.
Auguri per il prosieguo del cammino virtuale.
questo il link per il suo blog:    Storie de Gravo




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14 marzo, 2017

'nPisso 'l Porto



Giovanni (Stiata) Marchesan ormai periodicamente mi chiama per darmi una sua lirica che ha composto per tutti noi.

Le sue poesie sono come tele disegnate con le parole, me le affida perchè le arredi con le immagini.

La foto del vecio tamariso, esiste in "in pisso al porto", l' ho fatta e modificata invecchiandola, dandole cioè un aspetto vintage per dare  senso alle parole di Giovanni, che ringrazio per la fiducia e l' amicizia che mostra nei miei confronti.

Ecco la poesia:

Vecio Tamariso de 'npisso 'l porto…
Tu vighi duti quii che vien
E quili che va.
Cù pe ' al ponte … cù pe ‘l  canal …
Quante storie.. anche sconte
Tu , tu sà.
Foresti … brava zente
Che riva a quà per dane
0ltri che invese , che vien  per tò
Pe ' inganane
E mamuli nostri
Che per vive
Anche lontan i toca ‘ndà’…
I se volta un momento indrio
E  i passa ‘l ponte
cu sà ..
Cu sa, se i tornarà.
- Vecio Tamariso
Quante storie tu, tu sà.
ma no sta contane ninte!
Se vive megio a cussì
Sensa savè…tanti perchè .
Do riade co le vien
Un goto in ostaria
Forsi …
’Na caminada  pel’  reparo .
E la Vita… passa via.

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12 marzo, 2017

Grado stupisce: è primavera



C’è il sole.     Ti stupisce sempre Grado, quando c’è il sole. 

Per quella luce che piove dal cielo terso, di un azzurro che pare finto e uscito da un quadro. 

E’ un azzurro che abbiamo solo noi, un cielo che pare fatto d’acqua e nell' acqua si specchi, un cielo che ti fa vedere le montagne come se fossero dietro l’ angolo.

C’è un’aria di primavera e di calore che esce dalle pietre come se fosse voglioso di mostrarsi dopo tutto l’umido invernale.
Noi gradesi usciamo da casa tutti, nei nostri campielli e nelle nostre piazze, per passeggiare  e chiacchierare con gli amici con un bicchiere in mano, che in questo paese  è la cosa che ci riesce meglio.

Quando la primavera bussa, noi rispondiamo. 

La primavera è come un colpo di fulmine: arriva.

 Il giorno prima sei intabarrato nel tuo piumino e giuri  che mai mai mai lo toglierai, e il giorno dopo molli le sciarpe, lanci i maglioni, sogni di togliere le scarpe e correre a piedi nudi in spiaggia.
 Il tepore ti coccola e ti seduce, ti spinge piano piano ad abbandonarti per una mezz’ora su un muretto assolato, a sederti pigro sui gradini di una chiesa, a fermarti a chiacchierare su una panchina o prendere un caffè seduto per goderti uno sprazzo di luce.

Con l’entusiasmo mediterraneo di chi, anche se gente del Nord e quindi lavoro e fatica come pane quotidiano, appena il tempo gira si ricorda di essere lì, affacciata sul mare, e i geni bizantini e levantini si risvegliano tutti assieme, e chiedono di godersi la vita.

E allora via, al tavolino del bar, in piedi, sorseggiando spritz. a parlare e sparlare di noi e del mondo che ci passa accanto ed anche un po’ sopra, ma noi gradesi siamo gente di laguna e come le canne con il vento, ci pieghiamo e lo facciamo passare.

 E la primavera dilaga, là dove meno te la aspetti, non c’è cemento o fretta che la possa fermare. 
C’è e basta, puoi solo seguire il flusso, godere il suo meraviglioso imprevisto, lasciarti travolgere e portare dove vuole lei.



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10 marzo, 2017

La Vogia de Cantà


 

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09 marzo, 2017

Scusse



Le conchiglie (scusse), la mia vita.
Ostriche, vongole e mitili assieme a una miriade di altre qualità di molluschi ordinatamente divisi in specie: 
Lamellibranchi e Gasteropodi con spruzzatine di Tunicati, hanno scandito le varie fasi della mia vita

La natura in tutta la sua bellezza.
E' quasi musicale osservare le linee incredibili, i ghirigori che mano umana non riesce ad immaginare e che ad ogni sguardo sorprendono perchè cambiano colori a secondo dell'angolo da cui le guardi.

Scusse,
sogni masenai,
da onde quiete
de risaca.

Io sono vissuto sempre in un mondo di conchiglie.
Di tutti i tipi purchè commestibili e commerciabili.
Un mondo esclusivo quello dell' Alto Adriatico e del nostro Golfo in particolare, che presenta caratteristiche uniche per lo sviluppo sia della pesca che dell' allevamento dei molluschi eduli lamellibranchi ma anche gasteropodi e tunicati.

Alle volte il mio modo di raccontare l' essere pescatore o, meglio, allevatore in mare, può essere involontariamente invasivo, ma il mare per me non è solo un'orizzonte, un'alba o un tramonto, il mio mare è casa, è modo di vita è quello che sento, vedo e sono.

Il mare è una vicenda dolorosa e felice al contempo, è vita complessa da capire e utilizzare per viverci senza compromessi, nel contempo la vita in mare ha regole semplici ma ti chiede la tua anima in toto.

Insomma le mie parole quando parlo del mare sono solo un ringraziamento.
Scrivemolo anche in inglese che fa fin my last words will be "tank you" .  
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07 marzo, 2017

Mauro Marocco


Mauro Marocco,  personaggio molto conosciuto dell’isola, ha lasciato in eredità a tutti noi un importante documento della sua città Grado.
 Le sue foto. 

Immagini scattate durante la lunga carriera di fotografo che rappresentano una testimonianza viva dell’evoluzione e dei personaggi dell’isola. 

Una vita di lavoro dedicata con perizia tecnica e artistica, generosità e passione per il suo paese, quella di Mauro Marocco, 

Fin da giovanissimo ha seguito le orme del padre Domenico ampliando, però, i suoi interessi divenendo un vero esperto in tutti i settori, di fotografia e cinema, luci e suoni.
Uno dei primissimi a votarsi al colore e  alla stampa in automatico, sempre pronto all' aggiornamento e all' evoluzione della professione di fotografo.

Ha collaborato per un grande numero di pubblicazioni d’arte e pubblicitarie di libri e riviste sia in Italia come all’estero.
È stato per lunghi anni fotografo ufficiale per la Soprintendenza ai Monumenti e Gallerie del Friuli Venezia Giulia, per l’Azienda di Cura e Soggiorno di Grado e anche collaboratore del quotidiano Il Piccolo.

Nel 2001 ha ricevuto il premio “La spilla d’Oro di Grado” per la promozione fatta nell’arco di tanti anni (è stato, come il padre, anche il fotografo della spiaggia) durante i quali ha immortalato tanti personaggi fra i quali il poeta Biagio Marin che era stato il suo padrino nonché testimone delle nozze con la moglie Alba Marocco

Il rapporto con il Poeta Marin -suo santolo - era strettissimo e rinsaldato dalla totale amicizia di suo padre Domenico  e dalla continua frequentazione.

Mauro Marocco assieme alla adorata moglie Alba Marchetot   ha pubblicato una raccolta delle foto storiche di suo padre Domenico Marocco che sono una pietra miliare del ricordo e della testimonianza della nostra città.

A proposito di queste fotografie Il Poeta Biagio Marin, suo Santolo, in una lettera Diretta a Mauro si esprime così:

Silenziose navigavano le nostre barche con quelle vele nell’ invisibile vento che portavano gli uomini silenziosamente nelle lontananze; che erano sempre lontananze silenziose e nel contempo musicalmente ricche di parole e dirò di più, di canto.

Io sono quasi cieco e non riesco a veder bene queste fotografie; ma pure avverto che sono di un altro tempo, che rappresentano un altro mondo attraverso il quale anche io sono passato per cui la parola che per loro tramite ora mi dice tuo padre io la capisco con tutto me stesso.
Sono il mio mondo, sono in realtà la parola silenziosa della  mia poesia.





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