La storia di Grado (vista con gli occhi di Giovanni Marchesan "Stiata) cambia radicalmente rotta sul finire del 1800 con un Imperial Decreto:
“Spiaggia dell’Imperatore”, l’arenile principale dell’Isola: il 25 giugno 1892 fu l’Imperatore Francesco Giuseppe, su indicazione della “Dieta della Principesca Contea di Gorizia e Gradisca”, a promulgare la legge istitutiva e con essa a far decollare i successi turistici di Grado
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capito bene? Spiaggia di Vienna non del vino!
E fu così che tutta la nobiltà della capitale Asburgica si dette convegno a Grado per i bagni e le cure di stagione!
Davanti a questo Adriatico Blù...ADRIA BLAU, così veniva chiamato il nostro mare da Franz Joseph, Sissy und Compagnia, Wundershon!
Tutto accelerò nel nostro piccolo borgo di pescatori che si avviavano alla completa emancipazione.
Il vino, il canto, le belle donne, sì, ma una nobiltà magnifica, educata ed estremamente igienica in mezzo a tanta acqua salata avvertiva, in loco, la mancanza di acqua potabile.
Siamo così al 1900, nuovo secolo denso di cambiamenti epocali, fu scavato un pozzo e l' acqua dolce irruppe e fu festa per quasi tutti.
"Ancora un litro de quel bon" si cantava per le ostarie, l' acqua fa croti in pansa, l'acqua marsisse i pali, l' acqua fa mal! megio al vin ze più natural!.
L' acqua sgorgava dalle fontane della piazza del paese, leggera, pura e un poco odorosa di Palude, tiepidina, anzi calda! W l' acqua.
Fu così che da queste parti fu scoperta l' acqua calda, la prima volta di altre mille.
Così dopo per generazioni 've bevuo vin, Viva la mineral wasser, l' acqua santa, l' acquagranda.
Ora che l' Isola aveva tutti i servizi, i foresti incominciarono a costruire Hotel, ville, giardini fioriti ed il numero degli ospiti andò aumentando di anno in anno, così come i prezzi e le statistiche dell' Ente turistico.
E finalmente gli indigeni del luogo, uscirono dal loro isolamento abbandonando le Lagune, la pesca, il mare crudele.
Tutti arrivarono alla scoperta del turismo e ci fu l' emancipazione per le nostre genti.
Una nuova vita emancipata! Wundershon! perfin i casoneri i ha imparao a dì.
Cù fita la casa, cù fita 'l caìcio
Cù vende tirache, cù fà quel che pol.
Un mostra le cese, un verze 'n uficiò
Per vende calìgo... al posto de 'l sol!
...la storia continua...
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