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12 novembre, 2018

Il Vecchio Bunker Osservatorio


In questi giorni dedicati ai ricordi anche amari ma doverosi, ai nostri vecchi caduti, mi fa pensare che il giardino sulla diga scelto dalla nostra Comunità per questo scopo è  contiguo ad un altro posto utilizzato dai nostri anziani attuali.
Il Bunker

C'è un posto a Grado
, una specie di Osservatorio, un luogo rialzato di un paio di metri sul passeggio della Diga.
Sul pavimento  una rosa dei venti che indica le direzioni delle varie località che ci circondano.
Osservatorio perchè in tempo di guerra serviva a controllare il mare e ospitava una postazione di artiglieria costiera.

Ma l' Osservatorio è ormai luogo di pace, di conversazione e di meditazione.

La diga di Grado,  l' Osservatorio ne è il punto focale, è sempre stato un punto di ritrovo per gli anziani pescatori e marinai, un punto di aggregazione per trascorrere insieme la giornata indulgendo allo sport più praticato a Grado, lo sparlare di tutti.

Lentamente, con il cambiare dei personaggi che di volta in volta compongono il gruppo, si sono trasformati nel Senato Cittadino e il vecchio bunker sulla diga, che fa da riferimento per il ritrovo:  "Montecitorio".

Ovviamente ogni decisione del consiglio comunale viene passata al vaglio e la vita cittadina ai raggi X.


Così, tra un consiglio ai turisti sulle previsioni del tempo, discussioni su chi fosse più bravo a pescare o a navigare, la giornata trascorre e passa.

Poi la decisione di condividere  le memorie, le tracce del vissuto e hanno fatto una bacheca per ricordare.
Ognuno ha portato qualcosa nella bacheca, vecchie foto di quotidianità isolana, alla fine qualche vandalo ha deciso di portarsela via, così per ridere,  perchè i ricordi e la normalità sono come gli alberi, vanno asportati.

Per fortuna qualcuno curioso di tutto come me, fotografa e rivedendo vecchie cose, dal cassetto virtuale, dimenticata ma sempre viva, rispunta fuori, torna a vivere la vecchia bacheca con il suo carico di storie.

Pare che il passato sia racchiuso in una scatola dove le cose sono raccolte alla rinfusa. 
Immagini, sensazioni, brevi sequenze di luce sono ciò che resta di forti emozioni.
Ricordi indelebili fissati in una fotografia.

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