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06 novembre, 2018

Commissari e Podestà a Grado











A un certo punto della vita, ci si accorge che si amano le memorie belle o brutte che siano.


"La Comun" così è detto il Palazzo Comunale, nelle cui sale la vita cittadina viene amministrata con fortune alterne da secoli.

Non hanno mai avuto vita facile i Sindaci (un tempo Podestà) del nostro Comune, la vivacità (sic) della nostra gente, l' insofferenza alla prepotenza  di certuni, la piaggeria e la noncuranza della cosa pubblica di tantissimi altri (sempre pronti a salire sul carro del vincitore ma allo stesso tempo prontissimi a scendere)  porta a formare uno strano mix quasi sempre esplosivo che rende la vita difficile se non impossibile a chi governa.

"Le lotte intestine, che vorrebbero essere di partito, ma che in realtà non sono che personali, già da parecchio tempo inaspriscono il cuore dei benpensanti, infondono ancor più l' odio di parte..."

Titolava così un anonimo cronista del Corriere Friulano in 14/3/1905  e sottolineava una situazione a dir poco esplosiva: denunce, minacce, scontri anche fisici tra i sostenitori della Deputazione Comunale Liberale  e gli oppositori Cristiano Sociali. 
Gli scontri erano ormai giornalieri.

Stiamo parlando di Grado ad inizio secolo scorso, il 12 aprile 1905 il Podestà Giacomo Marchesini rassegnava le dimissioni.

Inizia così nel 1905 la lunga lista di Commissari che nel corso degli anni saranno più numerosi dei Sindaci e dei Podestà eletti dal popolo.

Il 22 aprile 1905 fu sciolto il Consiglio Comunale e nominato Commissario il Sig Giuseppe Gasser, un addetto del Capitanato Distrettuale di Capodistria.

Interessante a tal proposito è notare che con la nomina di Gasser a Commissario fu tolta al Comune, con apposito provvedimento Provinciale, nel 1907 anche l' Amministrazione dell' Azienda dei Bagni.

Biagio Marin in un suo celebre discorso in occasione del 80° anniversario della costituzione dell' Azienda nel 1972 tristemente riconosceva :

" ...a nessuno passò per la testa che quel provvedimento era stato provocato dall' inadeguatezza dell' Amministrazione Comunale".

Per la cronaca il Podestà successivo fu Giovanni Corbatto detto Sucon!



 i nostri vecchi saggiamete dicevano:

"robe de la Comun, robe de nissun" 


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