Devo ammettere che frequento colpevolmente poco la Chiesa, intesa come Basilica, ma qualche volta, attirato da un raggio di luce che gioca al suo interno e dalla quiete che regna ovunque, mi capita di fare un giro turistico al suo interno quando c'è poca gente in un giorno feriale.
Meraviglia. Scopro, cercando un angolo favorevole per una foto, una epigrafe votiva sul retro della recinzione in marmo del presbiterio.
La scritta è in Latino ma la data attira la mia attenzione è 7 luglio 1897.
Rapida consultazione di testi e dotti amici per soddisfare la mia curiosità e da un lavoro del Prof Matteo Marchesan si rivela l' arcano.
E' l' epigrafe che racconta chiaramente le origini del voto gradese alla Madonna di Barbana.
Non serve commentarlo basta leggere il testo di Matteo per capire.
EPIGRAFE VOTIVA DI BARBANA
AUGUSTAE
VIRGINI IMMACULATAE DE BARBANA CIVES GRADENSES QUOS ANNO MCCXXXII A LAETALI LUE
ET AN. MDCCCXXXVI. MDCCCXLIX. MDCCCLV.
MDCCCLXVI A MORBO COLERA SOSPITAVIT HOC ANIMI GRATISSIMUM MONUMENTUM RECURRENTE
ANNUA VOTI PERSOLUTIONE NONIS JUL MDCCCLXVIIP.P.
«All’Augusta
Vergine Immacolata di Barbana i cittadini di Grado, che Ella liberò da una
mortale pestilenza nel 1232 e da epidemie di colera negli anni 1836,1849,1855 e
1866, nelTannuale ricorrenza dello scioglimento del voto deposero questa lapide
in segno di profonda riconoscenza il 7 luglio 1867 »
In riferimento all’origine della processione votiva di Barbana, che qui è collocata, per il probabile errore di omissione di un numero da parte dell’ incisore, nel 1232 anziché nel 1237, come riportano in genere le fonti storiche.La parola latina indica genericamente per il fenomeno del XIII secolo una pestilenza (lues), mentre attesta chiaramente quattro epidemie di colera succedutesi a breve distanza nel corso del XIX secolo, per cui è probabile che i Gradesi si siano sempre votati alla Vergine venerata a Barbana durante tanti tragici momenti della loro storia, suggerendo la percezione della confluenza secolare di un « voto plurimo », continuamente rinnovato, nella processione, nata nel giorno della Visitazione (allora il 2 di luglio) e oggi ricorrente ogni prima domenica di quel mese.
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