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19 aprile, 2008

Julia Felix - Fasti e Nefasti Gradesi


Giovedì, il lyons club di Grado ha presentato un'interessante conferenza di due ricercatori archeologici tra cui il dott. Dario Gaddi graisan sulla Julia Felix la nave e il suo carico in previsione della prossima apertura del Museo del Mare a Grado.

Ma la vera chicca è leggere quello che, a tale proposito, i bambini della 2 media M.Polo di Grado coordinati dai prof. Matteo Marchesan e Lorenzo Boemo hanno scritto dell'evento nel 2004 pubblicando un libretto "Fasti e Nefasti Gradesi" un compendio della storia di Grado. Bella lezione di stile e sintesi per tutti noi.


"Segue la decima regione, affacciata sul mare Adriatico, cui appartengono la Venezia marittima, il fiume Sile dall' agro di Treviso, la città di Altino, Il fiume Livenza dall'agro di Oderzo e il porto con lo stesso nome, la colonia di Concordia, I fiumi Lemene, Il Tagliamento Maggiore e Minore, lo Stella, dove affluisce Il Varmo, l' Aussa, Il Natisone con Il Torre, che lambiscono la colonia di Aquileia, posta a 15 miglia dal mare, e i rispettivI porti" (Plinio)


Una stretta duna, che concorre a delimitare l'ampia laguna dal mare aperto, sostiene, entro l'allineamento delle mura antiche, una cittadina affollata di umili edifici che quasi nel centro cedono il posto ad altri edifici di primaria importanza storica ed artistica. Nel complicato sistema portuale di Aquileia sorge un villaggio portuale e poi vi si sviluppa un centro fortificato, perché siano assicurate le funzioni dello scalo, ma anche per un sito sicuro in cui offrire rifugio alle genti, alle autorità, alle istituzioni della vita organizzata. il ritrovamento della Iulia Felix, l'imbarcazione romana del 2'_3' secolo d.C. segnalata nel 1986 dal pescatore maranese Agostino Formentin, avviene nell'estate del 1987 al largo di Grado. "La composizione del carico della nave, che gli esperti identificano come una piccola oneraria romana lunga circa 16 metri e larga 5, della fine 2° inizio 3° secolo d.C. , risulta essenzialmente costituita da anfore di produzione africana ed egeo orientale: certamente alcune di queste contenevano il 'garum', la famosa salsa di pesce e vino. Forse l' imbarcazione era adibita ad un commercio specializzato, a corto raggio, forse attraverso un itinerario commerciale limitato all' alto Adriatico, avendo come punto di riferimento principale il porto di Aquileia. A testimonianza di questa tesi il fatto che nel carico risulti anche una botte lignea contenente cocci di vetro: centinaia di frammenti di vasi di vetro destinati ad essere rifusi". Assieme ai resti di muri in città e ai reperti archeologici lagunari, la nave testimonia la presenza romana sul territorio gradese nell'antichità.



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