Ho rintracciato in rete questo stralcio del film Medea girato nel 1969 da P.P.Pasolini a Grado in mota Safon. Per me, che ho contribuito al recupero del vecchio casone con grandi difficoltà per dimostrarne l'esistenza agli uffici preposti all'autorizzazione della ricostruzione (le norme in materia, giustamente, sono severe), è stato illuminante e in qualche modo appagante di un lavoro -più un'idea- perseguito con tenacia e perseveranza dall'Associazione Graisani de Palù.
Lo scenario di quarantanni fa è stupendo e fa capire perchè Pasolini ha utilizzato come sfondo di un film storico come Medea un contesto intoccato e straordinario come la Laguna di Grado che sembra sospesa nel tempo.
3 commenti:
ze rivao, ze stao un poco de bordelo su le linee, e me gero a lavarà, un poco de pazienza.
ciao
il film si dipana in una sequela di scene noiosissime, lunghe, con dialoghi improbabili, estenuanti cori greci che si avvicinano a torture cinesi di epoca medievale e inquadrature fin troppo banali e scollate. Il tutto sullo sfondo di scenografie dissennate, come la Piazza dei Miracoli di Pisa che, sebbene straordinariamente bella, poco ha a che fare con l'ambientazione verosimile della tragedia. Perchè, a tutti gli effetti, di tragedia si tratta....
Dunque il cason esiste ancora? Sto partendo per un viaggio alla laguna di grado, una terra che da molto tempo desidero vedere, la terra di zigaina, che la fece conoscere a pasolini. No ragazzi, medea e’ un film straordinario, se solo vi lasciate trasportare dal clima del film, certo molto distante da quelli cui siamo abituati, ma non facciamo dell’abitudine una prigione. Scenografie improbabili? A teatro le accettiamo senza problemi… perhe' non al cinema?
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