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23 aprile, 2008

Grado e i Francesi


La storia di Grado si intreccia con i Francesi nel 1807. Con il trattato di Fontainebleau viene stabilito il confine tra Francia e Austria - l'Isonzo con le sue rive sino alla foce all'epoca stabilita alla Sdobba.
Entrarono quindi a Grado i nuovi padroni di Venezia e vi lasciarono un manipolo di soldati.

Sin dall'inizio le cose non andarono bene perchè la nostra gente abituata all' obbedienza, più che alle leggi, delle costumanze e della fede, mal sopportava quella ventata di emancipazione sociale che il pensiero rivoluzionario francese portava con sè e irrideva della loro fede.

Nonostante ciò i Francesi lasciarono dietro di sé due cose importanti per l'epoca:
una scogliera a protezione dell'abitato (visibile ancora oggi dalla diga, per i tempi realizzata velocemente),
il forte costruito dopo l'incursione inglese del 1810. A tale proposito bisogna ricordare che con quella incursione gli Inglesi, delusi dallo scarso bottino, per rappresaglia dettero fuoco tutto l'archivio storico di Grado lasciando senza memoria il nostro paese.
El xe Atila flagelum dei
e i inglesi sò fradei


Il manipolo francese lasciò Grado il 18/1/1814.
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4 commenti:

Alien ha detto...

A questo punto e' facile dire che finora Grado ha avuto piu' inglesi che francesi ...

Anonimo ha detto...

La diga l'hanno fatta i francesi, gli alberghi gli austriaci, le bonifiche Baffi e Goppion, il ponte Mussolini, i condomini Bernardis. I gradesi oltre ad ever fatto i gradesi cosa hanno fatto?

Anonimo ha detto...

pensavo che la censura fosse appannaggio delle dittature ma vedo che è strumento anche delle democrazie progressiste.

Ennio Pasta ha detto...

I gradesi, hanno sempre avuto una grande capacità di sopportazione, e come vedi io lo sto facendo con te che rimani costantemente anonimo, ma critico.