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07 giugno, 2008

Vele Graisane



La barca certo, ma l'aspetto che più colpisce in un' imbarcazione è la vela.
La tradizione tutta veneta che voleva i suoi personaggi vestiti in modo vistoso, si riflette sulle vele dei suoi pescatori che le usavano come bandiere per esprimere l'orgoglio di vivere affrontando il mare.
I disegni dipinti sulle vele- "l'arme"- indicano la famiglia del pescatore e avevano un senso di praticità perchè indicavano alle donne in attesa il sospirato ritorno dei loro uomini dalle battute di pesca.
I colori, sempre sgargianti, e i disegni erano tratti dall'ambiente semplice del mondo della pesca.
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

yelkenlileri severim aslında

Alien ha detto...

La Biblioteca Comunale di Chioggia conserva un testo manoscritto di Angelo Marella, datato 1889, che reca:
«Ogni pescatore, sia di mare che di laguna, porta nelle vele un segno appunto per riconoscersi uno con l’altro, e deti segni vengono dipinti dallo stesso personale di bordo. Il segno di riconoscimento è quello che trovasi nelle vele di popa; sebbene vi fosse segni anche in quelle di prova.
Le vele di prova alle volte vengono segnate come quelle di popa, a volte portano un segno ordinato dalla moglie del padrone, e senza significato.
Tra le numerose vele ve ne sono senza un segno, come farebbero quelle tutte bianche, giale o rosse, ecco che per loro questo è un segno.
Le tinte da loro adoperate sono il giallo, il rosso e nero, raro il celeste, e questi colori sono i più ordinari, e mescolati con l’acqua salsa, e dopo dipinto con una ordinaria spugna, metono la vela al sole, asciuta che è la getano nell’acqua, per lavare la polvere di quel colore, messa poi nuovamente al sole; qualunque sia il segno, o la parola dopo dipinta, viene rovesciata la vela, e copiato dalla parte oposta, cosicché il segno o la parola vengono rovesci.
Qui di seguito troverà tutti gli emblemi dipinti sulle vele dei bragozzi, dei bragozzetti, e di un’unica tartana, dei pescatori di Chioggia».