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06 novembre, 2010

Ospizio Marino




Massiccia partecipazione di popolo alla manifestazione pro Ospizio Marino organizzata stamattina a Grado.

Una vera e propria folla composta ha sfilato per le vie cittadine manifestando solidarietà per i lavoratori dell'Istituto Barellai e chiedendo a gran voce la riapertura.

Massiccia la presenza di tanti personaggi più o meno autorevoli con gran voglia, ma anche con qualche timore, di mettersi in mostra per poter dire poi -anch'io c'ero e sono solidale-.

Affollata la sala dove la manifestazione si concludeva con interventi degli organizzatori, dei rappresentanti politici e sindacali.

A tal proposito ho potuto constatare un minimo di disorganizzazione visto che la rappresentanza guidata dal presidente provinciale si è fermata in P.zza B.Marin in attesa di un intervento che non c'è stato perchè il luogo deputato era un altro e nessuno li aveva avvertiti, sembrava che attendessero l'alba ma non sapessero da dove sarebbe spuntato il sole, sconcerto, disappunto, poi, anzi dopo un bel po, deciso intervento con megafono ad arringare i resti della manifestazione.

Bon dai, una minima smagliatura in un contesto altrimenti perfetto.

Io ringrazio Monsignore che sollecitando in Chiesa il popolo ha dato una grossa mano per ingrossare le fila dei partecipanti.

Ora attendiamo gli effetti sotto l'atto pratico che possono avere, solo ed esclusivamente, una valenza politica con l'intervento, unico decisivo, della Regione che si faccia carico del Barellai e dei suoi professionisti apprezzati.

Speremo ben!
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3 commenti:

Anonimo ha detto...

è vero che la Regione possà addirittura comperare tutto?(...) e allora che lo faccia e in fretta.
Bepi

leonardo ha detto...

essere accanto a chi ha bisogno, lottare assieme a chi ha bisogno, esserci quando serve silenti quando serve...questo è il significato SOLIDARIETà tutto il resto è ....

Anonimo ha detto...

Fa ridere leggere sul quotidiano locale che qualcuno ha notato l'assenza (sic) dei gradesi e nel contempo scrivere che c'erano tremila persone.
Gli si può dare ragione se consideriamo gradesi anche quei falsi residenti che per puro opportunistmo vanno contati come autoctoni.
Quelli macavano tutti è vero.
I gradesi veri c'erano ed erano moltissimi, i veleni a margine non contano.