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28 marzo, 2011

Internet e i Graisani


Non siamo in generale, noi graisani, terribilmente isolani e isolati?

Internet può servirci a conoscere il mondo, ma il più delle volte ci serve a specchiarci in noi stessi.

Ci troviamo gli stessi dibattiti che affliggono la nostra piccola tv italiana, i nostri piccoli quotidiani.

Questa lingua, che ci rende stranieri a chi vive a poche ore da noi, sta diventando una prigione.

Là fuori ci sono miliardi di persone che progressivamente si stanno accorgendo di vivere nello stesso mondo, con gli stessi problemi.

Poi ci siamo noi, il popolo del contro, una piccola sacca di indigeni autoctoni che continua a discutere animatamente degli anniversari e delle scadenze della tribù.

Da lontano gli altri ci osservano, forse hanno paura a disturbarci, come quelle popolazioni amazzoniche che vanno lasciate così come sono, per preservare una biodiversità, ecc.ecc....


Forse è quello che siamo, una tribù rimasta ai margini del grande discorso globale, con una lingua autoctona che è meglio preservare così com'è.
Vitali, ma chiusi in noi stessi

Questo è il nostro lato oscuro.

Internet è una rete che consente di condividere e ampliare le conoscenze con il mondo ma da noi prevale la faziosità, il ficcarci in discussioni senza fine, il che fa restringere il cerchio di conoscenze a quei quattro gatti de "curtivo" che conosciamo.

Alora duti in procession! E Preghemo ne vemo bisogno pe' 'l futuro.
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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Se continuiamo così ci tutelerà l'Unesco!

Anonimo ha detto...

E' vero quello che dici, ma il ragionamento va esteso a tutti gli italiani infatti l'articolo da cui hai preso lo spunto per questo post è stato pubblicato su un quotidiano nazionale.
Però cerchiamo di osservare il fenomeno anche da un altro punto di vista.
Il contatto diretto con le persone, che non può e non deve essere sostituito da quello virtuale, ti permette di scambiare opinioni con un numero limitato di persone. La stessa attività, in questi spazi, ti concede di raggiungere tantissimi interlocutori e soprattutto ti permette di ricevere tantissimi feedback che, alla fine, sono quelli che di più ti possono arricchire.
"Natura non facit saltus", quindi l'incapacità personale di saper andar oltre non viene di colpo migliorata dai Blog, però, un pò alla volta, chissà ....
Ciao Paolo

Ennio Pasta ha detto...

Certo che se l'Unesco ci dovesse prendere in toto sotto la propria ala, la nostra diversità diventerebbe di colpo una seria valenza turistica da utilizzare e sbandierare all' universo mondo, non sarebbe una cattiva idea.

@ Paolo, il blog non ha la pretesa di aprire orizzonti, si prende un po il gusto di sottolineare, di puntualizzare di solleticare.
Proponendosi a 360 gradi si corre sempre il rischio di generalizzare e banalizzare ma sono pochi gli strumenti di comunicazione globale concessi a ggratis al popolo e bisogna utilizzarli per come si può e si sa.
Sono convinto che il mio e il vostro lavoro stanno producendo attenzione in quantità elevata dove prima era il deserto e questo è un grosso risultato.

Anonimo ha detto...

Ti stai sottovalutando. Anche se affermi che non ne è tua pretesa, il Blog da te gestito sta contribuendo ad aprire gli orizzonti.
Paolo

p.s. Ho controllato, la non conformità, di cui si parlava domenica, è relativa al genere Chamelea (7.900 contro i 230 ammessi) e non Callista. Sono dati pubblici.

Ennio Pasta ha detto...

Ho visto anch'io, è così! La Zona poi è Panzano è ovvio che siano i banchi a terra.
Ciao