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25 aprile, 2011

Il Blogger e la Pasqua in comunione


Tempo di Pasqua, la comunione la rinascita, tempo di grande spiritualità, ora provo a descrivere le mie sensazioni in chiave pasquale quando tento di identificarmi con il blogger che c'è in me.

Il Blogger cerca soltanto, nel gettare la sua rete di parole nella rete, di catturare qualche viandante che gli dica: ti riconosco, sei il fratello (l'amico, l'amante) che cercavo.

Il mettere in mostra i propri pensieri (le proprie letture, i propri versi) gratuitamente senza altro fine che il riconoscimento: in qualche luogo del mondo, al qualcuno che parla corrisponde un qualcuno che ascolta.

Comunicare. Comunione. Unione.

Donare, come punto di partenza per una conoscenza profonda tra esseri.

Il blog come tabernacolo.

Il pensiero-corpo del blogger mangiato quotidianamente.

Compenetrazione di essere nell'essere. Mistero della rete.

Ognuno di noi, in fondo, nella propria vita limitata o espansa, potrà realmente entrare in contatto, in comunione, solo con un numero più o meno limitato di suoi simili.

Non è possibile riconoscere la moltitudine .

Essere riconosciuto senza ri-conoscere il conoscente è grossolanità, prepotenza, tracotanza.
E il blogger è anima delicata o non è blogger.

C'è già troppa propagazione di stronzaggine nel mondo, soprattutto quella che viene detta, urlata, fregandosene del volto del lettore, dell'ascoltatore.

Il blogger non parla alle piazze, il blogger parla a uno, non a molti, perché ogni volto a cui parla può essere il suo.

Buona Pasqua in comunione a Tutti.
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