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06 luglio, 2011

Hanno la faccia come....le Province



Dall’inizio del 2011 alla fine del 2014 le province ci costeranno 48 miliardi: uno in più del valore della supermanovra appena varata da Tremonti per i prossimi quattro anni.
Quella che prevede tra l’altro il taglio delle pensioni, il ticket sui farmaci, meno soldi per il welfare agli enti locali.

Con i voti contrari del Pdl e la decisiva astensione del Pd, la Camera ieri ha detto «no» alla proposta di legge sulla loro soppressione presentata dall’Idv.

Alla vigilia delle elezioni del 2008 giurarono sulla loro cancellazione sia Berlusconi (”Le province dobbiamo abolirle”) sia l’allora segretario del Pd Walter Veltroni (”Serve l’abolizione delle province”).

Credo che non ci sia bisogno di aggiungere altro, vi pare?
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2 commenti:

Imperfezioni Digitali ha detto...

Ennio, mi permetto di dissentire. Se togliamo le provincie, a chi o cosa verrano devolute le funzioni a loro competenti? alla regione, che più tempo passa più diventa una scatola vuota destinata a gestire finanziamenti? ai comuni? quali? mossa? duino? terzo? che sono già in sofferenza per conto loro? a qualche ambito territoriale di nuova creazione? bella l'invenzione degli ambiti, organismi di livello intermedio la cui governance è demandata ad altri enti (tipicamente comuni) senza quindi uno scrutinio democratico diretto dei cittadini.
Ennio, aboliamo piuttosto gli ATO e tutta la congerie di enti vari che gravitano intorno a comuni e provincie e conferiamone funzioni e risorse alle provincie. questa sì sarebbe una rivoluzione, meno careghe da distribuire, più controllo diretto della popolazione, maggiore efficienza dell'azione della PA

ciao

Ennio Pasta ha detto...

Se non ricordo male gli ATO (autorità di ambito territoriale) dorebbero essere soppressi e le loro attribuzioni passate alle Province.
Ma come al solito le resistenze sono incredibili e nel frattempo questi domandano sacrifici a noi e poi per ammissione della stessa Unione delle Province Italiane, il 73 per cento dei bilanci si distribuisce in spese correnti e soltanto
il 27 in investimenti.
Malignamente si potrebbe dire che tre quarti del denaro serve al mantenimento delle Province stesse e solo un quarto viene utilizzato per i cittadini.
Fonti non governative dicono che le spese di amministrazione e controllo degli enti provinciali
sarebbero probabilmente in buona parte eliminabili se le loro funzioni fossero esercitate da altri livelli di Governo.
Con un risparmio di oltre 2 miliardi di euro all'anno sui costi del personale, anche se trasferito in altri enti territoriali.
Sul controllo dei cittadini mi trovi d'accordo, io voglio trasparenza, ma questi si sono mangiati di tutto è ora di cominciare a razionalizzare.