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23 luglio, 2011
Le maghe di Grado
Incantevole rappresentazione teatrale sul Porto, con un' opera riadattata da Antonio Boemo tratta dalle Maghe di Grado di Ippolito Nievo.
La compagnia Grado Teatro propone con grande grazia e sfarzo di costumi il quadro della Grado descritta da Ippolito Nievo sul finire del 1800, una Grado poverissima con suoi pescatori ma illuminata da cinque belle donne che hanno il potere di dare luce agli orizzonti bui dello scrittore e a trasformare, sotto l' incantesimo della bellezza delle "Maghe di Grado", il povero paese di prima in un meraviglioso luogo di villeggiatura, animato da gente semplice si, ma cortese e religiosa.
Paese che diventa all'improvviso ricco di storia in cui i Patriarchi ancora aleggiano, potere delle donne che sanno trasformare la noia mortale in dolcezza lo sbadiglio in sorriso il deserto in giardino.
"Grado, squallido renaio tra mare e laguna, povero nido di un'idioma tra il veneto e il friulano, che da quello ha la dolcezza e la sonorità e da questo ritrae alcuna somiglianza col latino"... così scrive all'inizio il Nievo ma conclude con:
"venga il desiderio di cercare per quei lidi quanti io vi trovai, certo che ne torneranno edificati della piacevolezza del soggiorno, della comodità dei bagni e della cortesia degli abitatori"
Queste cose le diceva centocinquanta anni fa.
Santo subito, e assumerlo al servizio pubblicità e marketing della Git.
nelle foto Tullio Svettini e Tea
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