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21 settembre, 2011

La Ferocia dei Von Treffen-Tramonto del Patriarcato



Nel proseguire con la storia delle incursioni da parte dei Patriarchi Aquileiesi, sostenuti da truppe longobarde prima e tedesche poi, un ruolo fondamentale ce l' hanno i Von Treffen.

Il primo, Wolfang Von Treffen detto Popone attaccò e saccheggiò Grado due volte una nel 1024 la seconda nel 1042:

così racconta il primo attacco G. Gregori:

"Tra tutte l'ostilità e saccheggi ch'ebbe a soffrire quest'infelice nostra patria non fu certamente la più barbara ed inumana quanto questa del sacrilego profanator ed irreligioso prelato Aquileiese Popone che profanò chiese, atterrò altari, violar fece le sacre vergini, uccise i sacerdoti, disseppellì l'ossa persino dei morti, rubò e spogliò ogni chiesa e abitazione…”. 
Dello stesso tono il racconto del Caprin:
"Sfondarono le porte dei monasteri posti sulle isolette, violarono le monache, rubarono gli arredi e gli apparati, le immagini bizantine, inchiodarono sul tronco di un albero, onde apparisse l'enormezza dello sfregio, una mitra arcivescovile e partirono avendo spogliato santuari e case... ".

Ovviamente Popone è considerato nel mondo friulano un' eroe, visto che ebbe in concessione dall' Imperatore Tedesco Enrico II un vastissimo territorio che andava dal Livenza all' Isonzo realizzando lo Stato Patriarcale da cui nacque nell' anno 1019 la Piccola Patria Friulana, fu altresì prodigo con le sue città simbolo Cividale (dove risiedeva) ed Aquileia dove ricostruì la Basilica e dette avvio alla costruzione del campanile, ma la ferocia dimostrata verso Grado non lo certo diventare uno dei nostri eroi.

La stessa decadenza del patriarcato gradese è da attribuirsi agli effetti delle invasioni di Popone.

Scrive G.Gregori:
"Dopo questo barbaro saccheggio [il secondo quello del 1042] non potè questa nostra infelice città risorgere, e quantunque l'innata pietà e religione di questa nostra cristianissima Repubblica abbia in parte ristorato i danni di questa divota popolazione..., e da questo tempo principia la decadenza di questa città, e della patriarcale sede... ".
Aggiunge il Caprin:
"Noi dobbiamo attentamente considerare questo momento storico... se vogliamo scoprire il preannunzio della soppressione della cattedra gradese e il principio latente della decadenza di Grado"; e più oltre: “Furono i mitrati tedeschi di Aquileia a gettare troppo presto con la loro prepotenza il Patriarcato isolano in braccio a quello di Venezia".
Nel secondo attacco Popone riuscì a impossessarsi delle reliquie e del tesoro custoditi nella Basilica gradese, provocando il grave sdegno degli abitanti dell'isola.

Il Secondo Von Treffen con cui Grado ebbe a che fare fu Ulrico II Von Treffen detto Voldarico nel 1162, che saccheggiò Grado e vi rimase sinchè fu liberata dall'arrivo della flotta veneziana, i cui soldati arrestarono il patriarca invasore e lo portarono a Venezia perché espiasse la sua colpa, che alla fine pagò con il tributo simbolico e umiliante del Zuoba Grasso.

In seguito non si hanno notizie di invasioni degli Aquileiesi: le rivalità politiche e religiose tra le due città ebbero fine, e con esse le invasioni e i saccheggi, ma il patriarcato gradese era destinato irreversibilmente al tramonto sempre più spinto sotto il nuovo astro sorgente - Venezia.
 

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9 commenti:

thor ha detto...

I ne ha ghittao in miseria,e noltri no xe femo nianche paga garghe porco e vacche.

Ennio Pasta ha detto...

Tranquillo Sergio, vemo vuo mundi de più noltri, i pol tignisse i porchi, a noltri ne basta al mar.
Ciao

thor ha detto...

ma fasse garghe porcellin arrosto co' al melo in boca a gratis e garghe fiorentina in pien inverno ,no' zarave mal.hehehehe

Anonimo ha detto...

Dopo Ulderico, caro Ennio, le cronache notano un'altra non gradita visita a Grado da parte di un vescovo di Cividale sedicente patriarca di Aquileja,tale Marquardo di Randeck, che venne a bagnarsi i piedi nelle nostre acque nel 1379, al tempo della guerra di Chioggia. La spada assassina che il buon prelato brandì sulle teste dei nostri avi è quella che a Cividale nella notte dell'Epifania viene usata per celebrare la nota Messa dello spadone. Una assai vergognosa messa...in scena. Te saludo, B.

thor ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Ennio Pasta ha detto...

Tu son piuttosto severo Bruno, in fondo Marquardo no la veva co i graisani, che i veva al solo torto de esse parte dei domini veneziani, al vero obiettivo de sto tedesco stare fresco, gera Trieste e L' Istria co i sovi richi comerci, e li ha conquistai.

La spada gera un chiaro riferimento a che l'omo gera, un militar!
Ciao e stame ben

Anonimo ha detto...

".....che alla fine pagò con il tributo simbolico e umiliante del Zuoba Grasso."

Che vol di sta frase Enio? Che al veva de cusì umiliante al zuoba grasso?

Sbrissa....

Anonimo ha detto...

Umiliante era il tributo, per chi lo doveva pagare, dopo essere stato sconfitto, catturato e pubblicamente deriso, cioè il Patriarca di Aquileia.
m

Anonimo ha detto...

Condivido il tuo intervento, Ennio, sulla guerra di Chioggia... non c'entra nulla con la tesi espressa.
mm