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30 agosto, 2012

Come ottenere un ventre piatto


Ogni finale stagionale è variabile, come le previsioni del tempo, e  porta a riguardare la propria figura e far commentare:
devo dimagrire, ho esagerato con i festeggiamenti.

Allora ci si guarda in giro per studiare strategie farmacologiche per farlo.

Uno dei luoghi in cui si spendono più facilmente soldi senza sensi di colpa è l’erboristeria. 

Questo succede perché ci si trovano in vendita le cose naturali, quelle che fanno bene e non hanno le controindicazioni terroristiche tipiche dei ritrovati chimici.

Le cose naturali ci seducono, intrugli di foglie secche che fino a poco prima non avevamo mai sentito nominare ci sembrano all’improvviso indispensabili. 

Come ho fatto a vivere fino a stamattina senza gli opercoli fitoterapici? 
Poco importa il fatto che se le raccogliete da voi costano zero ma che quando ve le confezionano raggiungono rapidamente cifre decimali.

Uno dunque va lì, in erboristeria, e si riempie la borsa di capsule, pastiglie, unguenti e tisane per una vita integrata. 

Gli integratori più richiesti in assoluto sono quelli che sgonfiano, il ventre e non solo: via libera dunque al finocchietto, il carbone, il cardamomo, il timo e il macerato glicerico di ficus carica. 

Vanno assunti la mattina a stomaco vuoto, oppure mezz’ora prima dei pasti o la sera prima di coricarsi.

Vanno portati in borsa e mai e poi mai vanno dimenticati, pena l’immediato imbolsimento. 
Se assunti con l’impegno necessario, tutti questi mefitici ritrovati naturali regalano la pancia piatta. 

Sì, la regalano, avete capito bene.

Al prezzo simbolico di alcune centinaia di euro per una terapia completa. 

E solo se nel frattempo la smettete con gli insaccati, gli aperitivi, le fritture di pesce e se andate a camminare, correre, nuotare  almeno 3 volte la settimana.

Sudando molto.

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