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27 agosto, 2012

L' Ultimo scherzo


Filiberto se n' è andato così all' improvviso, lasciando un buco, un senso di vuoto lacerante in tutti noi che facevamo parte del suo mondo.

Alla morte di qualcuno le cose che ti legano non sono mai chiuse, in specie se come con Fili i discorsi ripartivano fluidi, pungenti, irridenti, mai veramente cominciati per questo mai finiti.

Scopriamo, inevitabilmente, che non abbiamo detto tutto quello che avevamo da dirgli. 

Ci sono sempre cose in sospeso, non importa se piccole o grandi, e le  rimandiamo ad uno di quei tanti domani che esistono si, ma, e non ce ne rendiamo conto, in numero finito. 

Chi muore si porta via tutto questo, chi muore interrompe una conversazione. 

Ed è difficile, dopo, farne a meno. 

Qante parole ci sono rimaste  in bocca, le cose che volevamo capire, le cose che non siamo riusciti a far capire di noi, le risposte che non abbiamo ancora trovato.

Ciao Filiberto Bellucci, ora e per sempre la tua anima  galleggia fuori dalla finestra del mio cuore.


"E' meglio dirsi addio quando si arriva, sarà meno doloroso farlo quando ci si dovrà lasciare"

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