Nell' immaginario gradese un tempo c'era spazio anche per fate e faduni, per strighe e strighissi.
Elemento demonico, l'acqua è propizia agli spiriti malefici; sui dossi gradesi si temeva in particolare l'Ebreo Errante.
Nei miti nostrani L'Abreorante vaga soprattutto in mare aperto e compare uscendo da una fitta nebbia.
La sua presenza, pare, sia annunciata quando stormi di uccelli svaniscono.
Avvolto nel suo mantello nero si accosta alle barche con una ciotola mendicando un pò d'acqua.
E’ uno dei miti cristiani "L’Ebreo errante è un uomo ebreo che, stando alla leggenda, colpì Gesù lungo la via della Crocifissione e al quale fu data la maledizione di camminare sulla terra fino al tempo della Seconda venuta alla ricerca disperata dell' acqua miracolosa che spenga la sua sete inestinguibile."
Una tipica espressione gradese di un tempo:
Al ze comò l’ abreo erante!
Vale a dire: è una persona senza pace e non la trova in nessun luogo!
I bambini cattivi sono avvertiti, potrebbero vagare eternamente con lui.
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