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18 maggio, 2013

Il rovescio della medaglia





La foto è un adattamento di un' immagine di Vinicio Patruno

Mi ero ripromesso di limitarmi a leggere gli atti sulla Conferenza organizzata dal Comune di Grado sulla Laguna di giovedì, sapendo che altri avrebbero fatto cronaca e provocato commenti sull' argomento.

Ma tant' è mi scappa la voglia di dire la mia:
Io sono contento quando vengono organizzate queste cose per un buon motivo di civiltà, è importante che quanti più cittadini sappiano e vengano messi a conoscenza delle cose, solo così si può crescere, conoscendo e sentendo i protagonisti.
La conoscenza porta a comprensione e la comprensione a desiderio di partecipazione.

Fermarsi un attimo e riflettere aiuta e dunque vediamo quello che a me è rimasto in testa di questa Conferenza.

Dovrei cominciare con una critica, una conferenza non è uno spettacolo e la puntualità una necessità, si comincia con 20 minuti di ritardo perchè di gente all' inizio ce n'era pochina.

L' inizio di Gordini è lunghetto e prolisso condito di numeri ripetuti in seguito dall' Avvocato Cavallo, ma comunque fa un escursus storico sufficiente anche se commette qualche errore di date prontamente ripreso da Giovanni Mattiussi che su questo è imbattibile.

L' amico Giorgio Pastoricchio percorre più o meno le tracce storiche precedenti soffermandosi però su un punto che desta la mia attenzione, l' intavolazione delle particelle catastali del Baro delle Rane (oggetto qualche anno fa di desideri predatori da parte di qualcuno) da parte della Regione, che con pervicacia da tantissimi anni contesta al Comune di Grado la titolarità della Laguna.

A questo proposito e a completamento però c' è una dichiarazione fatta qualche tempo fa dall' allora Consigliere Regionale Marin Roberto:


"Finalmente si è sancito che tutta la Laguna di Grado, dove essa risulta regolarmente intavolata a nome del Comune, sia di proprietà, senza discussione alcuna, del Comune stesso. La Regione, quindi, non ne rivendica la proprietà demaniale, così come avvenuto in passato, in quanto è giuridicamente impossibile trasferire in via ordinaria questi beni ad un’altra amministrazione. Pertanto questi beni possono essere trasferiti allo Stato solo a seguito di apposite pronunce dell’autorità giudizi

Con questo accordo tra Comune e Regione anche le particelle di Canale Belvedere, di Canale Moreri, di Valle Cove e di Valle Gopion, verranno rilasciate dal Comune di Grado, il quale incamererà anche i canoni concessori”.
“Il Comune stesso, inoltre, in base a questo accordo, gestirà in via provvisoria anche le particelle di demanio pubblico non comunale, al fine di semplificare e migliorare l’efficacia dell’azione amministrativa a vantaggio degli utenti e dei cittadini. Pertanto, esprimo grande soddisfazione per avere trovato, insieme all’assessore ed agli uffici, una soluzione di portata potremmo definire storica per quello che la Laguna di Grado rappresenta per i cittadini gradesi, ma non solo”.
“Un ulteriore vantaggio sarà che il Comune potrà incamerare i canoni che il Genio Civile ha incassato negli ultimi dieci anni e che, in virtù di un accordo firmato dal sottoscritto allora sindaco di Grado, sono stati vincolati in un fondo a favore dell’una o dell’altra amministrazione nel momento in cui sarebbe stata chiarita l’intera vicenda”.

Significa che ogni contenzioso è perlomeno sospeso e si potrà così risparmiare sulle onerose cause che ci hanno visti protagonisti in questi anni.

La signorina che parla di pesce di valle sconosciuto ai più e poco valorizzato si è informata molto male sulla storia delle valli di Grado, su sistemi di pesca che storicamente sprofondano dei fanghi della storia e sulla storia del commercio a Grado che per quanto ora sia disastrato è pur sempre stato presente su tutte le piazze europee per quasi un secolo, cerca insomma una consulenza che potremmo chiamare marchetta assolutamente inutile e vola via così leggera e senza posarsi.

L' avvocato Cavallo è un legale che serve la comunità da decenni, parla bene è preparato e mi sorprende facendomi conoscere la storia dei tentativi degli uffici prima dello Stato e poi regionali di appropriarsi della titolarità della Laguna scalzando il Comune.
Ci ha salvato il Sistema Tavolare, eredità austriaca adottata in pochissimi luoghi in Italia e tutti di origine Austro-Ungarica, che non prevede nient' altro che quello che la legge scrive e rifiuta teutonicamente ogni fantasia leguleia che ci si possa inventare a posteriori.

Si è parlato poco delle vere necessità della Laguna che a precisa domanda di Peroni della Coop Pescatori (la Cooperativa Pescatori non faceva parte della conferenza, incredibile) i fanghi e i canali navigabili, che costituiscono un enorme problema, vengono liquidati in fretta dovendo aspettare i risultati di carotaggi effettuati ma senza risultati di laboratorio che sono costati alla comunità tutta 130 milioni di euro, con interventi pesanti della magistratura, ma mi auguro che il Comune voglia organizzare un' altra conferenza per questo argomento.

Non c'è niente da aggiungere se non che a queste Conferenze bisogna partecipare per poter crescere o anche semplicemente protestare ma con cognizione di causa.

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