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18 dicembre, 2014

I Mestieri della Pesca nella Laguna di Grado e Marano

Ieri sera a Grado c'è stata la presentazione di un documento regionale che regola:
 "I Mestieri della Pesca nella Laguna di Grado e Marano: 
criteri e modalità di esercizio dell' attività di pesca professionale".
Uno strumento che disciplina l' utilizzo degli strumenti di pesca e raccolta professionale in Laguna di Grado e Marano.

Uno strumento che fotografa e disciplina anche numericamente lo sforzo di pesca compatibile nella varie zone divise tra le comunità lagunari.
Un grosso lavoro statistico delle situazioni esistenti e delle attrezzature usate, che sono simili.
A tutti gli effetti un grosso lavoro fatto in collaborazione stretta con le realtà cooperative presenti.

Naturalmente non è prevista  nè disciplinata la presenza di amatori, che vengono rimandati ai singoli regolamenti comunali di competenza, ci sarà sicuramente da aspettarsi un inasprimento delle presenze e dei quantitativi asportabili dall' ambiente.
Per quanto riguarda la pesca sportiva in mare le notizie al riguardo non sono buonissime:
oltre alla proibizione della raccolta manuale a riva, quasi sicuramente i permessi richiesti e concessi gratuitamente si trasformeranno in permessi a pagamento e, a quanto si vocifera, non proprio leggero.

Eppure noi a Grado siamo cresciuti con il lavoro, 
"De le femene de le capelonghe" 
da la Mugia, sui Dossi de l'Oro, dal Tragio de Anfora
Le Bianchine, le Pititele, le Ciode le Balanse le Pelote le Farinele le Trotole, le Bele, le Zuliani, le Dotore e tante altre. 
Con le batele cò i tricicli, a pie con ogni tempo, infermabili. 

Erano e sono il simbolo di Grado della capacità di sacrificio e dedizione alla famiglia. 


Ora con queste nuove regole non potrebbero più fare quello che hanno fatto con dolore e sacrificio, sembrano una fotografia fissa nel tempo, senza possibilità di evolvere, un sedimento solidificato.



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2 commenti:

Ruggero Marocco ha detto...

Ennio non eri presente alla presentazione e mi sarebbe piaciuto sentire un tuo parere in merito. Personalmente ho espresso le mie perplessità sulla valutazione di incidenza e sulla sostenibilità della pesca in laguna che non è stata verificata da dati concreti. Aspetto delle delucidazioni in merito dai presentatori. L'impressione (sarà anche sbagliata) è che la sostenibilità riguarda più i pescatori che l'ambiente lagunare.
R. Marocco

Ennio Pasta ha detto...

Mi riservo anch'io di saperne di più, chiederò ai miei vari referenti in giro, avrai notato che i sistemi di pesca sono tutti descritti in dialetto maranese e quindi diciamo che, se pur in parte praticati anche a Grado, c'è come al solito uno squilibrio di importanza nella descrizione della pratica dei mestieri. Devono rispettare i termini europei che impongono la conoscenza precisa degli sforzi attuali e possibili di pesca, però non è giusto considerare solo l' aspetto professionale e non parlare di quello amatoriale, che è presente e in fondo pur con i distinguo del caso ha lo stesso diritto di frequentazione del territorio. Ti dirò una volta che ne saprò di più.