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12 ottobre, 2018

Cittadinanza Onoraria a Don Luigi


GRADO NOSTRA
Sodalizio di cattolici gradesi
 “Don Luigi Pontel”

PROPOSTA DI CONCESSIONE DELLA CITTADINANZA ONORARIA
ALLA MEMORIA DI MONS. LUIGI PONTEL (1925-2010)

All’ Amministrazione Comunale di Grado
La figura di don Luigi Pontel e la sua presenza generosa e positiva in seno alla nostra Comunità civile di Grado è nota a tutti. Si è protratta ininterrottamente dagli Anni del Dopoguerra fino ai giorni nostri, fino alla sua morte, non per dovere di istituto ma per scelta di amore che egli onorava quasi quotidianamente negli spazi liberi dopo aver svolto altrove i suoi autorevoli incarichi di insegnamento ed ecclesiastici.
Era un sacerdote che elargiva il suo sapere e la sua fede religiosa, ma la sua coerente presenza a Grado, intimamente legata alla nostra società isolana era quella di un vero e proprio cittadino che condivideva come tutti noi le vicende paesane.
Fu un grande nostro concittadino che considerava Grado la sua Città, e un vero amico di tutti e di ciascuno, una persona a cui tutti hanno voluto bene. Tante sono state la sue sollecitudini non solo in campo culturale gradese e dello studi per i giovani di Grado, ma anche e soprattutto nel campo dei rapporti umani instaurati con rispetto, grande simpatia e confidenza con tutti poiché tutti conoscevano lui e lui conosceva tutti.
La presenza di una vita di Don Luigi tra noi gradesi è un grande valore umano, tradizionale e storico per Grado. La cittadinanza onoraria per lui è il naturale riconoscimento che gli dobbiamo.
Grado, 8 Ottobre 2018.
L’ Associazione Grado Nostra, cogliendo un diffuso desiderio della gente, invia Il presente documento all’Amministrazione Comunale di Grado quale proposta di concessione della cittadinanza onoraria, in memoria, al mons. Luigi Pontel, nell’anniversario della morte avvenuta otto anni fa proprio di questi tempi autunnali.
                                                                                                                                                      Il presidente
cav. Augusto C. Marocco

Condivido con tutto il cuore la richiesta della Associazione Grado Nostra e di mio aggiungo una breve biografia della figura di Don Luigi, un prete ed un uomo che amava Grado e tutti noi nel profondo del cuore.

Monsignor Luigi Pontel era nato ad Aiello del Friuli 26.10.1925 la sua vocazione trova l’ufficialità di sacerdote il 26 giungo del 1949, assume la missione di sacerdote in quel di Monfalcone: cappellano dell’ospedale della città dei cantieri. Dal 1958 ininterrottamente celebra la messa delle 11.30 a Grado (accompagnando il percorso dell’arciprete cormonese Silvano Fain e poi di Monsignor Armando Zorzin con il quale ha fondato il liceo linguistico.
Liceo Linguistico Paolino di Aquileia, in quel di Gorizia.- Liceo fortemente voluto e che lo aveva visto preside a titolo gratuito dalla fondazione al 2006/7.

Canonico onorario del Capitolo Metropolitano nel 1999 rimane scolpito nei cuori e nella memoria dei gradesi per il suo attaccamento e amore per l’isola. 

Gran filosofo (laurea in filosofia all’università di Trieste e uomo aperto) sapeva in ogni modo comunicare con tutti, 
Dal pulpito della basilica di Santa Eufemia, puntualmente alle 11.30 di ogni domenica predicava tanto che generazioni e generazioni di giovani gradesi (e ospiti) si ritrovavano attenti a quel modo  moderno ( siamo nei primi anni 60) di consegnare al parola di Cristo.
Oggi generazioni e generazioni di ex giovani o formati nei vari licei di Gorizia o alle magistrali ricordano la figura di un sacerdote minuto, con gli occhiali che spesso scendevano sulla punta del naso per incrociare il suo severo sorriso capace di avvolger tutti con uno stile ed una profondità di messaggio modernamente unica.
La città di Grado lo piange, lo piange tantissimo.


Lo voglio ricordare con il suo splendido sorriso in un momento di convivialità.


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1 commento:

Unknown ha detto...

Don Luigi al xè stao un de quii preti che i à partecipao in maniera determinante a la storia de Gravo, in quel periodo che i ciama "secondo dopoguerra", e cò elo don Cesare, don Enrico, don Silvano e sora de duti monsignor Silvano Fain, ognun cò stili e modi de fà diversi ma che cù che à almeno 60 ani de sicuro al capirà e al se ricordarà...
De don Luigi me piase ricordà sti dò episodi... Cò se gera mamuli se zugheva a balòn fin che gera ciaro e cussì gera anche in Colmata là che stevo. Ogni tanto capiteva don Luigi che smontao de la machina al ficheva pontaluni là che ciapa ciapa. Un giorno l'à ficao un pontalon de paura che l'à centrao in pien al vero del barcon de sior'Angela che dalongo dopo la s'à messo a sigane de duto: "lasaruni, disgrassiai, manigoldi...". E noltri "ma siora, xè stao don Luigi (che 'l voleva sprofondà...)". E ela "ooohhh don Luigi, la scusi, la scusi...". E noltri a pensà "ma comò, noltri lasaruni, e a don Luigi la scusi la scusi...". Gera al 1967, ano più ano meno.
Garghe ano dopo don Luigi al gera un dei professuri del liceo scientifico de Gorissia, che è frequentao anche me. Cò gera riposo, al gera sempre coi mamuli. Un giorno un l'à tirao una bastiema de quele brute e don Luigi, che al gera 'pena drio de elo, i à pusao una man su la spala e i à dito "naturalmente le ultime parole le iera un punto esclamativo..." Al mamolo al xè deventao de duti i culuri ma duto se xé risolto dalongo in t'una granda riada. Ano più ano meno gera al 1975.
De siguro al xè stao un grando.