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07 settembre, 2021

perativa Pescatori di Grado


La storia è una rassegna di rivoluzioni.


Dopo secoli di stanca rassegnazione e sottomissione, a Grado una luce.


Uno dei passi in avanti (step) che la  Comunità dei pescatori gradesi ha compiuto nel passato recente si può definire rivoluzionario perchè rompeva un archetipo storico di sudditanza.


C'è una data che segna una svolta storica tra la Grado peschereccia atavica e quella moderna.


2 aprile 1930.


E' la data di costituzione della Società Anonima Pescatori Lagunari di Grado.


In un colpo i pescatori si scuotono e riunendosi in 39, tanti sono stati i primi aderenti alla nuova società, si pongono obiettivi comuni, si sottraggono allo sfruttamento dei commercianti e puntano a migliorare, oltre che sotto il profilo economico, anche in quello culturale ponendosi, altresì, anche l'obiettivo della mutualità e dell'assistenza ai meno fortunati.


Nel 1932 la Società era attiva nel locale Mercato Ittico vincendo resistenze e boicottaggi dei commercianti.


Intando le adesioni crescevano e nel 1940 la Società concludeva con il Comune il contratto di affitto della "Valle Artalina" tuttora in corso e finalmente si dotava di una sede sociale di proprietà in Riva Dandolo.


Veniva così sfatata così in pochi anni la diceria dei compaesani "scartossiti"  e foresti "sensai" che consideravano la categoria dei pescatori "poveri e ignoranti" e creando una diceria nuova:


 "i ze carghi de soldi e i li mete soto al stramasso" .


A questo proposito devo dire che mio padre, che era pescatore, si è dimenticato di dirmi soto qual stramasso li ha missi. 

Nianche a cason soto al pagion li he catai !


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