Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta graisani. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta graisani. Mostra tutti i post

27 maggio, 2009

Luciano Cicogna e gli Zulu



Era da un pò che non sentivo Luciano Cicogna, il suo lavoro in Sud Africa lo impegna e rimane ben poco per il resto, ma alla fine ha fatto una ricerca sugli Zulu e le conclusioni (sono mie e scherzo) sorprendenti.

Zulu - i sovi motivi ricorinti: xe' 'l fogo, le muche, garghe bestia salvadega, la zente, 'l capo, le capane e i usa bei coluri sempre co' gargossa de scuro, mundi naive e moderno a lo stesso tempo (no' desmenteghemo mai de indola vien al cubismo), bei motivi geometrici; ne e' elaborao garghedun e missi in fila co' un certa logica.
A la fine se al posto dele capane se mete i casuni, galine e al nono co' la pipa al posto del re, la grafica diventa dalongo Gravo de un secolo fa.


I loro canti da sobri somigliano ai nostri canti da "'mbriaghi" da qui si comprende l'origine della espressione dialettale gradese "al s'ha bevuo l'Africa".
Share/Bookmark

30 marzo, 2009

Festival 2009-Le nostre radici in musica



’Na cantada in compagnia”, con parole e musica di Nicola Grigolon, cantata da Nicky Grigolon e Carlo Marzaroli, è la canzone regina della 43ª edizione del Festival della canzone gradese, organizzato dal Circolo del Jazz-Quelli del festival.

La proclamazione è avvenuta l’altra notte al termine della kermesse canora, che come da tradizione si è svolta all’auditorium dell’isola del sole, magistralmente condotta dall’abile Leonardo Tognon affiancato dalle belle Alessia Corbatto e Martina Camuffo.

Con 600 voti l’allegra e armoniosa canzone, accompagnata dalla sempre affascinante musica del violino (suonato da Carlo Marzaroli) ed eseguita dalla calde voci degli interpreti, si è imposta sugli altri undici brani concorrenti, superando di un soffio la seconda classificata,
“I me à assunto in spiaggia”, su parole e musica di Aldo Tognon, che l’ha inviata a Grado dalla Florida, dove vive.
Cantata da Gabriele Bottin e Gianluca Pastoricchio, la canzone, che ha raccolto 578 voti, ha rivelato simpaticissimi richiami alla musica country, accentuati da una altrettanto simpatica interpretazione.

Al terzo posto, con 329 voti è arrivata In quii ultimi muminti con parole di Gian Nicola Corbatto, musica di Sebastiano Corbatto, eseguita da Seba, che con echi della voce di Ligabue, ha proposto la canzone più “moderna” e graffiante dell’edizione 2009 del festival, vincendo anche il “Premio Qualità”.

Da ricordare poi che sono stati assegnati anche il premio Città di Grado a Gian e Claudio Marchesan, autori della canzone vincitrice dell’edizione 2008 “Fra sogno e realtae” (che lo scorso anno ha vinto anche il primo premio del festival del Friuli Venezia Giulia e del festival del Triveneto), il premio International 2009 (indicato dalla classifiche redatte dai gradesi emigrati nel mondo) a “Vecio Cason”, parole e musica di Alberto Camuffo, cantata da Gianni Camuffo, e il premio Giacomo Zuberti della Cooperativa Pescatori (dedicato alla canzone che tratta il tema della pesca) a “La cortegà”, parole e musica di Riccardo Gordini, cantata dallo stesso assieme a Francesco e Omero Gregori.

I premi alle tre canzoni vincenti sono stati consegnati dal presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta, dal consigliere regionale Franco Brussa e dal sindaco di Grado, Silvana Olivotto, che hanno evidenziato come la manifestazione sia riuscita a emozionare e a divertire, confermando come la “graisanità” sia un sentimento che vive con forza nel cuore dei gradesi, che oltre a essere grandi lavoratori sono anche notevoli artisti, musicisti, poeti.

Presenti alla serata anche il pugile goriziano Paolo Vidoz e il campione europeo della 4x400 indoor Jacopo Marin, ai quali è stato donato un omaggio (realizzato come tutti gli omaggi della serata dall’artista gradese Dino Facchinetti, che ha creato anche l’immagine-logo del festival, “Il barco”), rispettivamente, dal presidente provinciale del Coni, Brandolin, e dal tenente colonnello dei carabinieri, Zuliani.

Impossibile non accennare all’essenziale scenografia del palco: elegante il fondo bianco con due pannelli leggermente dorati, arricchiti da cornici colorate nel cui centro era fissata una rosa bianca.
Bianche anche le tantissime rose del decoro floreale, intervallate dal verde di lucide mele. Belle le canzoni, accompagnate dall’orchestra “Quellidelfestival”, diretta dal maestro Ferruccio Tognon e dedicate in prevalenza all’amore, non solo tra uomo e donna, ma anche e soprattutto amore per Gravo”, per il suo mare, il suo “sielo”, i casoni e i “virdi tamarisi”.
Share/Bookmark

28 febbraio, 2009

Mario David


Mario David (Grado, 13 marzo 1934 – Monfalcone, 26 luglio 2005) graisan, giocatore di calcio, un campione. (vedi raccolta foto) pdf

I gradesi sono sempre stati portati per il gioco del pallone ma pur avendo talento ben pochi hanno passato le frontiere regionali per entrare nel giro nazionale.

Mario David è stato il più famoso di essi, talento indiscusso, piedi sensibili, carattere e forza le sue armi in campo.
Inizia a giocare giovanissimo nel 1948 e nella sua lunga carriera giocò nel Lanerossi Vicenza, Roma, Milan (con cui vinse una coppa dei Campioni) e Sampdoria e chiuse nell'Alessandria.
Notevole il suo curriculum di nazionale con 34 convocazioni, famoso l'episodio del pugno
fantasma a Sanchez in Italia Cile del 1962 che ne determinò l'espulsione e la sconfitta della nazionale ai Campionati del Mondo.
Share/Bookmark

10 marzo, 2008

I Graisani de Palù e la Mota Safon

Amare e proteggere. Niente di più, la Laguna è il nostro cortile di casa, non occorre che nessuno ci dica di tenerlo in ordine e pulito. Questo orgoglio significa amore.

Ringrazio il servizio tv regionale che mette a disposizione video come questi.




Share/Bookmark

09 marzo, 2008

Ius Patronatus


Don Sebastiano Tognon, parroco di Grado dal 1913 alla sua morte nel 1956, Graisan, primo e unico autentico figlio di popolo, Monsignore della Curia Gradese, rischiò seriamente di farsi rifiutare come parroco da Grado, perchè il Comune nel 1909 investito dal Vescovo di Gorizia dell'esercizio del diritto di scelta tra due candidati, optò per il candidato friulano.
La curia rifiutò e nacque una brutta storia di denunce che sembra gossip dei nostri giorni con partigiani di una parte e dell'altra e che finì appena nel 1913 con l'accettazione del Consiglio Comunale di allora. Ma che diritto ha esercitato il Consiglio Comunale del tempo?

Anticamente avveniva che le popolazioni dei comuni erano investite dell’autorità di scelta (Ius Patronatus) – che si esprimeva attraverso i capi-famiglia – sul parroco che la Chiesa designava. L’ordinario diocesano, vale a dire il Vescovo o l’Arcivescovo, allorquando si rendeva vacante una parrocchia, indiva un concorso fra i sacerdoti della diocesi e tra i candidati sceglieva quelli che riteneva idonei e presentava quindi la lista di essi al comitato dei Capi-famiglia che decideva sul nominativo di gradimento. Il privilegio veniva trasferito a Grado nel 1864 dai capi-famiglia al Consiglio Comunale.
Fu Francesco Giuseppe a decretare la cosa e a darne diretta notizia al podestà di quel tempo Nicolò Corbatto.

Don Sebastiano Tognon nella sua lunga vita dimostrò con i fatti di essere un prete e uomo di valore, un episodio per tutti:
rifiutò di consegnare il tesoro del Duomo di Grado al Re Vittorio Emanuele in visita a Grado da vincitore della 1 guerra mondiale e per questo fu incarcerato ma il tesoro salvo dal Savoia predatore.
Share/Bookmark

23 febbraio, 2008

Sondaggio




I Graisani a Grado sono la soluzione o il problema?
Share/Bookmark