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30 marzo, 2009

Festival 2009-Le nostre radici in musica



’Na cantada in compagnia”, con parole e musica di Nicola Grigolon, cantata da Nicky Grigolon e Carlo Marzaroli, è la canzone regina della 43ª edizione del Festival della canzone gradese, organizzato dal Circolo del Jazz-Quelli del festival.

La proclamazione è avvenuta l’altra notte al termine della kermesse canora, che come da tradizione si è svolta all’auditorium dell’isola del sole, magistralmente condotta dall’abile Leonardo Tognon affiancato dalle belle Alessia Corbatto e Martina Camuffo.

Con 600 voti l’allegra e armoniosa canzone, accompagnata dalla sempre affascinante musica del violino (suonato da Carlo Marzaroli) ed eseguita dalla calde voci degli interpreti, si è imposta sugli altri undici brani concorrenti, superando di un soffio la seconda classificata,
“I me à assunto in spiaggia”, su parole e musica di Aldo Tognon, che l’ha inviata a Grado dalla Florida, dove vive.
Cantata da Gabriele Bottin e Gianluca Pastoricchio, la canzone, che ha raccolto 578 voti, ha rivelato simpaticissimi richiami alla musica country, accentuati da una altrettanto simpatica interpretazione.

Al terzo posto, con 329 voti è arrivata In quii ultimi muminti con parole di Gian Nicola Corbatto, musica di Sebastiano Corbatto, eseguita da Seba, che con echi della voce di Ligabue, ha proposto la canzone più “moderna” e graffiante dell’edizione 2009 del festival, vincendo anche il “Premio Qualità”.

Da ricordare poi che sono stati assegnati anche il premio Città di Grado a Gian e Claudio Marchesan, autori della canzone vincitrice dell’edizione 2008 “Fra sogno e realtae” (che lo scorso anno ha vinto anche il primo premio del festival del Friuli Venezia Giulia e del festival del Triveneto), il premio International 2009 (indicato dalla classifiche redatte dai gradesi emigrati nel mondo) a “Vecio Cason”, parole e musica di Alberto Camuffo, cantata da Gianni Camuffo, e il premio Giacomo Zuberti della Cooperativa Pescatori (dedicato alla canzone che tratta il tema della pesca) a “La cortegà”, parole e musica di Riccardo Gordini, cantata dallo stesso assieme a Francesco e Omero Gregori.

I premi alle tre canzoni vincenti sono stati consegnati dal presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta, dal consigliere regionale Franco Brussa e dal sindaco di Grado, Silvana Olivotto, che hanno evidenziato come la manifestazione sia riuscita a emozionare e a divertire, confermando come la “graisanità” sia un sentimento che vive con forza nel cuore dei gradesi, che oltre a essere grandi lavoratori sono anche notevoli artisti, musicisti, poeti.

Presenti alla serata anche il pugile goriziano Paolo Vidoz e il campione europeo della 4x400 indoor Jacopo Marin, ai quali è stato donato un omaggio (realizzato come tutti gli omaggi della serata dall’artista gradese Dino Facchinetti, che ha creato anche l’immagine-logo del festival, “Il barco”), rispettivamente, dal presidente provinciale del Coni, Brandolin, e dal tenente colonnello dei carabinieri, Zuliani.

Impossibile non accennare all’essenziale scenografia del palco: elegante il fondo bianco con due pannelli leggermente dorati, arricchiti da cornici colorate nel cui centro era fissata una rosa bianca.
Bianche anche le tantissime rose del decoro floreale, intervallate dal verde di lucide mele. Belle le canzoni, accompagnate dall’orchestra “Quellidelfestival”, diretta dal maestro Ferruccio Tognon e dedicate in prevalenza all’amore, non solo tra uomo e donna, ma anche e soprattutto amore per Gravo”, per il suo mare, il suo “sielo”, i casoni e i “virdi tamarisi”.
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1 commento:

Anonimo ha detto...

Bella serata, scorrevole anche se (ed è un mio personalissimo pensiero)quest'anno la taratura delle canzoni era un pò sottotono.Caria la prima, simpaticissima la seconda per la terza avrei preferito un'altra tipo "cuori de vento" che aveva un ritmo trascinante, oppure per restare nei canoni del festival "la vose del cuor" cantata molto bene da Fabbris.
Ciao Enio...Teti