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04 marzo, 2009

Sposarsi a Grado


Gli usi dei casoneri:

Sposarsi a Grado presentava due momenti ben distinti:
le nozze tra i residenti in paese e le nozze dei "cazoneri".

La donna che si sposava ad un cazoner (o paluante) seguiva il marito e restava con lui a "cason", ritornava a Grado solo in occasione del parto che, però, poteva avvenire anche in cason.
(La gestante andava a Grado due mesi prima, spesso ci veniva da sola e, in genere, ospitata dalla madre)

Dopo la nascita ed il battesimo la donna tornava in cason e riprendeva l'attività al fianco del marito e con gli altri familiari; se per caso le capitava di restare sola di notte e non aveva un figlio maschio, metteva i calzoni del marito sul letto per proteggersi (a Grado i calzoni vengono anche appesi fuori dalla finestra).

La vita dei cazoner pareva meno irta di difficoltà, almeno riguardo al cibo,
In cason si trovava sempre da mangiare, pesce o selvaggina, (la selvaggina viene non solo venduta ma anche affumicata per la conservazione) che si accompagna con la polenta che ci si procura là "dei furlani" barattandola con il pesce.
In cason si teneva anche qualche gallina, raramente una capra per cui anche il latte si prendeva dai contadini.

I bambini imparavano presto dai padri l'arte ed i segreti della pesca (l'uso della seragia, il modo di ghipà e guà e di battere con lo stumigio...), la cura delle barche e delle reti, le varie consuetudini come cavasse la bareta e pregà un Salve Regina a la Madona de Barbana e ingenogiasse prima di buttare le reti per avere una buona pesca o fare le speciali tacche simbolo di riconoscimento (al baitan).
La mattina recitavano le orazioni e la sera il rosario e le preghiere per i defunti ed ascoltavano poi le storie dei grandi prima d'addormentarsi.

Per i bambini piccoli c'erano le ninne-nanne:
Fa la nana bel bambin che presto vignerà el papà e porterà i gransi col pelo,
fa la nana cocolo belo

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

...e ad un certo punto i bambini si sono rotti...e sono andati a comperarsi gli iPod, i telefonini e le Play Stations !!!
ciao Enio

Ennio Pasta ha detto...

Eh già, ma questa è un'altra storia, molto meno romantica e in fondo senza costrutto, perchè i giocattoli di allora se li costruivano con le loro mani. Questi di oggi, sai come si accendono dove trovarli quanto costano ma non come funzionano, quello lo sanno i bambini cinesi che li costruiscono.
Ciao

Anonimo ha detto...

incuo no basta 1000 e piu ave maria o preghiere a la madona de barbana ,no ze piu pesse , forse perche i casuneri in quel tempo i ha pregao mundi.
ciao thor