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10 giugno, 2009

I Batelanti


In laguna esisteva un rudimentale sistema di raccolta del pescato svolto dai batelanti, che prelevavano dai casoni il pesce segnandone la quantità mediante intagli su una assicella di legno, detta tessera.
I casoneri si recavano poi il sabato o in occasione di qualche festività a Grado a riscuotere il denaro dovuto.

Gigi Strolo, Giovani Mazaneta e Giovanni Sata: questi i nomi; il loro giro li portava da Anfora a Morgo, la Sototerena a Sdoba.

Mare e laguna erano ricchissimi di pesci, sia come specie sia come quantità, e il vero problema in verità non era prenderlo - a quanto raccontano i vecchi bastava piantare a caso la fiocina nel fondo o calare una togna -ma venderlo.

Molto presente il capillare e spicciolo commercio rappresentato dal baratto del pesce in cambio di farina da polenta o altri viveri svolto quotidianamente dai lagunari più vicini alla terra e da un certo numero di donne gradesi, che andavano in Friul estate e inverno, a piedi, con una gocciolante cassetta di pesce in testa o, chi poteva, con un triciclo.
I batelanti erano anche coloro che diffondevano le notizie del paese in Laguna, quante baruffe sono nate per incomprensioni derivate da uno scherzo del batelante.
Ma la velocità della batela o del passo d'uomo non era certo il modo ideale per consentire una rapida distribuzione e garantire la qualità di un prodotto fragile e deperibile come il pesce.
In questa difficoltà oggettiva sta in buona parte la causa della miseria del passato: l'impossibilità di sfruttare adeguatamente le risorse esistenti.
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25 maggio, 2009

Le sacaleve




Un tempo erano tante le imbarcazioni dedicate alla pesca delle sardelle:

Ortensia dei Bisateli, Gardenia dei Spaguni, Rosamary dei Bonaldo, Val Paier dei Borsatti, Sempre Avanti di Curiola, Attendolo dei Pagiuni, Tiziano dei Degrassi, Rapido dei Degrassi, Usodimare e Impavido dei Demitri, Verbena dei Peloti, Maria Cristina dei Sabini, Eufemia dei Malusà, Dionea di Brunetti e tanti altri.

Al pomeriggio, verso l'imbrunire, uscivano dal porto in fila indiana e a sera le loro lampare illuminavano il mare a giorno dando l'impressione, a chi passeggiava sulla diga, di vedere un vero e proprio paese galleggiante in mezzo al mare.

All'alba il rientro con il Mercato Ittico sempre aperto, alle 5 iniziava l'asta.

A essere servite per prime sempre e in ogni caso le pessere che, chi con la corriera, chi con il triciclo cominciavano la loro giornata di vendita.
Mariana, Bernardina, Stefania Trotola, Nina Ciate, Ristea, Tosca, Maria Pastoricia questi i nomi di alcune di loro che vivevano in simbiosi con i pescatori e il loro prodotto.
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19 marzo, 2009

Think global, act local. Pesce vendita diretta


Think global, act local.
Questa è la sintesi del Glocal - pensa globalmente agisci localmente.
Neologismo nato per combattere le conseguenze sul piano locale della globalizzazione imposta dalle multinazionali, un prodotto di strategia di marcheting.
La glocalizzazione ritiene che il fondamento della società in ogni epoca è stata ed è la comunità locale, con l'interazione degli individui, organizzati in gruppi sempre più allargati, presenti su un territorio.
La glocalizzazione pone al centro della sua "filosofia", l'individuo, la persona umana, il patrimonio locale materiale e immateriale della persona e del gruppo di appartenenza.

Andando in questa direzione, anche a Grado, ci sarà un punto vendita del pesce locale.
L’iniziativa della Cooperativa Pescatori dell’Isola decollerà a breve, non appena saranno ultimati i lavori di pavimentazione dell’area dove verrà sistemato il banco vendita,
Il nuovo negozio del pesce della Cooperativa sarà creato all’interno del mercato ittico, nell’area dell’impianto d’asta.
«Venderemo unicamente il pesce fresco pescato a Grado dai nostri pescatori Rigorosamente solo questo pesce"
Quanto agli orari è prevista solo l’apertura mattutina.

Speriamo che tutto funzioni.
In ogni caso qualche consiglio per ottimizzare ed utilizzare fino in fondo il prodotto pesce:

"Dalle spine si possono ricavare bastoncini per reggere colletti o "balene" e dalle squame si possono ricavare splendidi reggiseni (vedi foto), dalle budella macerate ed essicate straordinari impacchi per le gengive."

Think global, act local.

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