Esiste nelle carte degli archeologi (vedi cartina a fianco, è segnata in rosso) la strada che anticamente portava da Aquileia a Grado attraversando la Laguna, presumibilmente era rinforzata da pali conficcati nel terreno e alla fine ci doveva essere un ponte in legno che la collegava con il "Castrum Gradense".
A testimonianza di ciò le parole scritte da Paolo Diacono nel suo Historiae Longobardorum libro Quinto, capitolo 17:
17, A Cividale, dopo Grasulfo, regge il ducato Agone, e, dopo di questo, viene nominato duca Lupo.
Dal momento che - come avevamo già anticipato - il duca Grasulfo del Friuli era defunto, a succedergli nel ducato fu posto Agone, dal quale ancor oggi prende il nome di "casa di Agone" un edificio che si trova in Cividale. Quando costui morì, venne fatto duca del Friuli Lupo. Questi, per una strada che anticamente attraversava il mare, entrò con un esercito di cavalieri nell'isola di Grado, che si trova non lontano da Aquileia. Poi, depredando quella comunità, prese i tesori della Chiesa di Aquileia, e li portò via. Era a Lupo che Grimoaldo aveva affidato il suo palazzo, quando si diresse a Benevento.
Correva l'anno del Signore 662, un brutto tipo questo Duca Lupo ma durò poco perchè l'anno dopo fu ucciso dagli Avari.
La testimonianza resta però, quindi quando passate per la strada lagunare immaginate i traffici dell'era d'oro di Grado transitare attraverso le mote lagunari.
Nessun commento:
Posta un commento