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18 ottobre, 2010

Don Luigi Pontel


GRADO Si è spento Monsignor Luigi Pontel, la malattia che lo aveva costretto da alcuni mesi a letto lo ha sfiancato a tale punto che alle otto del mattino di lunedì don Gigi ci ha lasciato.
Segno del destino alle otto del mattino contestuale a quel rituale e consuetudinario suono della campanella del Liceo Linguistico Paolino di Aquileia, in quel di Gorizia.- Liceo fortemente voluto e che lo aveva visto preside a titolo gratuito dalla fondazione al 2006/7.
Monsignor Luigi Pontel era nato ad Aiello del Friuli 26.10.1925 la sua vocazione trova l’ufficialità di sacerdote il 26 giungo del 1949, assume la missione di sacerdote in quel di Monfalcone: cappellano dell’ospedale della città dei cantieri. Dal 1958 ininterrottamente celebra la messa delle 11.30 a Grado (accompagnando il percorso dell’arciprete cormonese Silvano Fain e poi di Monsignor Armando Zorzin con il quale ha fondato il liceo linguistico.
Canonico onorario del Capitolo Metropolitano nel 1999 rimane scolpito nei cuori e nella memoria dei gradesi per il suo attaccamento e amore per l’isola. Gran filosofo (laurea in filosofia all’università di Trieste e uomo aperto) sapeva in ogni modo comunicare con tutti, dal pulpito della basilica di Santa Eufemia, puntualmente alle 11.30 di ogni domenica predicava tanto che generazioni e generazioni di giovani gradesi (e ospiti) si ritrovavano attenti a quel modo di moderno ( siamo nei primi anni 60) di consegnare al parola di Cristo.
Oggi generazioni e generazioni di ex giovani vuoi formati nei vari licei di Gorizia nonché alle magistrali stanno piangendo la figura di un sacerdote minuto, con gli occhiali che spesso scendevano sulla punta del naso per incrociare il suo severo sorriso capace di avvolger tutti con uno stile ed una profondità di messaggio modernamente unica.
La città di Grado, dove la notizia si è diffusa in un batter d’occhio lo piange, lo piange tantissimo anche per il fatto (rimorso) di averlo forse trascurato in questo ultimo periodo quando ricoverato al Fatebenefratelli di Gorizia ha trascorso il suo ultimo periodo di vita.
“La mia a lunga e intensa amicizia con monsignor Pontel ha trovato a Grado – sottolinea l’arciprete di Grado monsignor Armando Zorzin – la chiusura del cerchio con don Gigi confidente, consigliere e confessore, le tre c rinsaldavano il nostro rapporto”
Con don “Gigi Pontel a Grado dagli anni sessanta si respira cultura, si inventa il teatro gradese nella scuola, nel ricreatorio, il teatro di Rivista con i coniugi Criutti e con il mitico Carletto Czubert.
Uomo di enorme cultura ha trovato la passione per la sua Grado dove dal grande Biagio Marin al più umile degli scrittori cercavano in don Pontel un punto di riferimento anche critico.
Da sempre componente delle commissioni culturali, da sempre nella commissione del festival della canzone Gradese a lui il ritorno della leggenda delle Varvuole.
Don Luigi di Aiello ma da sempre gradese.
La sua automobile parecheggiata di fianco alla chiesa, il suo breve tragitto prima di celebrare lo portava ad ammirare il mare. Breve ma intensa la sua riflessione e l’ispirazione per le sue cattedrattiche omelie.
Nonostante l’impegno da preside non ha mai lasciato la sua Grado, i funerali saranno celebrati ad Aiello mercoledì.

Un letto di ospedale, gli amici che lo salutano, la stanchezza nel suo modo di parlare anche se vorrebbe dire molte cose, l’amico Mario pronto al rito della barba, il suo severo saluto all’ Anzolo del Campanil, ai graisani, il suo severo e ultimo saluto.
Ciao Monsignor Pontel, don Gigi da Aiello la piccola Vienna, graisan vero che merita da subito cittadino onorario vero.

Ciao e che l’onda del mar de Gravo te porti 'na caressa e ‘l nostro saludo.


Leonardo Tognon
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7 commenti:

nevio scaramuzza ha detto...

Commosso,me vien in a mente tanti muminti beli che vemo passao vissin del picolo zagheto e omo grando. Solo quindese zurni fa co gno muger i veno fato visità, Mario che torneva de la visita quotidiana al ne ha azornao sul stato del mal. I veno dedicao un libro fotorafico e comosso col labiale l'ha dito bellissimo, forsi condensando nell'universalità della parola, al distaco da la vita terena. Me associo al verso citao da Leo con un trato de un canto scritto dall'Amico don Gigi: "da Grado nostra con semplicità, noi veniamo a te, dalle lagune con serenità, noi veniamo a te, con i suoi martiri Grado canta ancor....Gloria a te o chiesa eterna, fonte viva di verità, senza te su questa terra non c'è pace ne bontà"

Anonimo ha detto...

Addio, don Gigi, tu sarai senz'altro ammesso a godere la luce del Suo volto ...

Imperfezioni Digitali ha detto...

lo ricordo vulcanico professore di filosofia al liceo a Gorizia, poi presenza inconfondibile negli anni a Grado ed infine officiante al funerale di mio padre...

chissà... adesso se la staranno raccontando...

Anonimo ha detto...

chi non sa spiegare non sa..
don luigi pontel.

quante volte l'ho sperimentato.
un abbraccio.
ezio

Anonimo ha detto...

che fortuna averlo potuto avere come insegnante di filosofia allo scientifico di gorizia e come maestro di vita ed amico.
insostituibile.

Sara ha detto...

Incredibile Don Pontel. Ho sempre creduto fosse una specie di Highlander.
Credo che nessuno di noi mai dimenticherà il mito della caverna di Platone, spiegata in modo splendidamente passionale da don Pontel il quale, mimando la vicenda, si lanciava letteralmente da una parte all'altra dell'aula.
Ci sarebbero mille altre cose da dire e aneddoti da raccontare, ma temo che lo spazio destinato ai commenti non sia sufficiente...

Don Gigi, ti salutiamo tutti con grande affetto.

Anonimo ha detto...

don Luigi..penso che tanti ti ricorderanno per la mitica frase con cui lanciavi i messaggi dalla presidenza " ATTENZIONE ATTENZIONE QUI PRESIDENZA " ...e tutti giù a ridere ....ma eri unico sempre pronto a parlare con tutti noi ..impossibile dimenticarti ........