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13 ottobre, 2010

La Stura o Nacchera



Mi è capitato oggi in mare, con una bora da urlo, di trovare attaccata alla ventia dei filari una piccola Stura o Nacchera (Pinna Nobilis), un caso raro visto che si tratta di molluschi che diventano veramente grandi, sino a 100 cm.

Immagino sia perchè la popolazione delle Sture sia in crescita costante nel golfo di Trieste.

Un particolare curioso è che ospita nel suo interno, tra il mantello e le valve, il crostaceo simbionte Nepinnotheres pinnotheres ("Granchio pisello ).

Questa specie, un tempo molto comune, oggi è diventata rara e soggetta a protezione e studio.

La Nacchera è inserita nelle normative che riguardano la protezione e tutela di specie
in pericolo va lasciata dove sta: sui fondali marini.

La sua presenza depone a favore di un ambiente sano, con una biodiversità di tutto rispetto.
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4 commenti:

teti ha detto...

Co bele che le zè, me me ricordo 'ncora quele vece che le gera longhe anche 50 cm e le veva la mareperla per duto...che maravegia.

Anonimo ha detto...

Co gero fantulin, a bordo dela barca de gnò pare, le usevemo comò piato pe magnà.

Paolo

Anonimo ha detto...

Me ricordo che fora de le prime piere del reparo, in mezo alle molere, ogni tanto tu ne incontrivi gargheduna impiragia e drita comò 'na sentinela.
Sistae, dopo tanti ani, ne è catao una bela granda e intiera (solo la scussa sensa 'l papolo) sui dossi de la mula de mugia.

Anonimo ha detto...

dopo un bel siroco, in meso le alghe ze ne cateva tante, no gera una raritæ, 'ntiere rote o sensa papolo. Desso ze una raritæ e ze domandemo al perche??
thor