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09 maggio, 2011

I Cinema all'aperto


I loro nomi "S.Marco", "Azzurro", Parco delle Rose", Razzo.

Veri e propri Cinema Paradiso, i Cine all'aperto, una vera magia dell'estate gradese.

Il primo "ssst!" partiva subito quando qualche ritardatario muovendo la ghiaia si sedeva rumorosamente, magari litigando sottovoce con i vicini per il posto da raggiungere.

Le atmosfere magiche create da qualche insetto che girava dispettosamente davanti all'obbiettivo del proiettore e rompeva la concentrazione degli spettatori sul film proiettato, le coppiette che si appartavano verso il fondo a sinistra dove il buio era più profondo e vivevano in un altro film.

Sembra sia trascorso più di un secolo invece era cinquantanni fa, ora sono malinconicamente spariti, erano l'appuntamento di prima serata per tanti turisti per poi proseguire nei dancing, anche quelli all'aperto, perchè la vacanza al mare questo richiedeva, un cielo sopra la testa.

La vacanza era poesia, un'atmosfera piena di musica, di gente contenta, di profumi delle cucine, con le luci del Golfo di Trieste come falene che proponevano un grande abbraccio con il mare.

Ora con cosa volete che ci abbracciamo, con i sostegni di cemento di fontane senza senso, con fondi piastrellati.

Nella foto Il cine "Parco delle Rose" nel 1940 durante uno spettacolo all'aperto, foto tratta dall'archivio di Graisani.com
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3 commenti:

Teti ha detto...

Tu son un GRANDOOOOOOOOOOO, i cine coi magiolini, spighete de liquirissia e prima 'ncora al steco de liquirissia col limon, la coca 'ncora quela in botilia picola, le carieghe de scubidù che co^ tu te issivi tu vivi duti i signi 'ntel cul ^_^.
Grassie Enio

thor ha detto...

... e de mamuli anche duti i truchi pe' pode ficasse e varda al film gratis...e calci sul cul co' i ne becheva..

forte Enio.
ciao Thor

Anonimo ha detto...

Ero piccolo, ogni sera, visto il gran lavoro che mia madre aveva in trattoria, mia nonna mi accompagnava a casa per dormire. Quindi da piazza duca d'Aosta a piedi fino a via Caprin dove abitavo, di fronte la Ciacolada.
Il rito è stato lo stesso per anni, tappa al pancera per un cono di gelato per poi a mangiarlo davanti a quella favolosa conchiglia con concertino incorporato che sorgeva difronte al Lacroma.
Pancera strapieno di turisti con megacoppe di gelato, il viale sembrava l'uscita di San Siro dopo un derby e davanti alla conchiglia centinaia di persone che ballavano, bevevano, insomma che si divertivano. Ora, a 45 anni suonati, non riesco ancora a rendermi conto se ho assistito ad un film oppure ho vissuto realmente quella Grado! :(

In cine razzo invesse gero za grando e ze stao là la prima volta che m'è limonao.....co una de Codroipo.....e coi dinti niri de spighette de liquirissia :)))))))

Sbrissa....