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26 maggio, 2011

L' imbarcazione del "Perdon"


Mi è capitato oggi di leggere sulle lettere dei lettori del Piccolo una perorazione del Presidente dell'Associazione Grado Nostra con cui mi trovo perfettamente d'accordo e quindi ripropongo la sua lettera integralmente perchè a breve il problema si presenterà, visto che al "Perdon" manca poco più di un mese:


Contrariamente a quanto possa apparire, la festa gradese del Perdón di Barbana è, sin dal 1237, di iniziativa essenzialmente civica, non promossa dalla chiesa.
Ciò significa che è la città di Grado a doversene fare carico per corrispondere alla promessa dei nostri avi.
Cosí è sempre stato,con in prima linea i pescatori e i loro natanti, tra i quali spicca la barca ammiraglia che porta la statua della Madonna.
Quando anni fa venne avviata alla demolizione l’indimenticabile “Ortensia”, motopeschereccio di parón Piero Raugna dal nome degli stessi fiori che adornano la festa, su queste stesse colonne ,se ben ricordo, misi una segnalazione in cui auspicavo che questo nobile natante venisse acquisito dal nostro Comune per garantire il trasporto dell’effigie della Madonna la prima domenica di luglio, quando si assolve il voto, per poi magari impiegarlo utilmente durante l’anno in vari modi.
Oggi, atteso che la flotta peschereccia si sta assottigliando per tanti motivi anche di carattere legislativo, si vocifera che, come l’Ortensia, possa essere avviata a demolizione anche l’ammiraglia attuale, il motopeschereccio Giovanni XXIII di Antonio Santopolo.
Una sorte abbastanza verosimile al giorno d’oggi date le difficoltà nell’esercizio della pesca dalle nostre parti.
Ed ecco quindi che si ripresenta il problema e l’opportunità che il Comune acquisisca il natante o un natante adatto in modo da risolvere radicalmente il problema per i futuri decenni.

Augusto C. Marocco
Presidente di Grado Nostra

UPDATE:
E' notizia di oggi che Antonio Santopolo ha donato il Giovanni XXIII alla comunità gradese al prezzo simbolico di un euro, onore a lui:

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5 commenti:

leonardo ha detto...

operazione riuscita con una Palanca....
bene

Anonimo ha detto...

Una palanca?
Io direi qualcuna in più...
... a meno che qualcuno non si impegni gratuitamente ad usare e manutenere la barca tra una Madonna e l'altra. Una barca di quel tipo, se deve essere disponibile per "gli anni a venire" ha bisogno quasi quotidiano di un marinaio che la curi.
Se si deve occupare di ciò il comune, non ci costerà meno di 30.000 euro all'anno. Ma forse anche di più. Ennio tu che sei del settore che dici?
Ciao Paolo

Ennio Pasta ha detto...

Mah? Paolo, io avrei un' idea semplice semplice, costituire una cooperativa di giovani (diciamo di tre persone) autorizzarli ad utilizzare il natante nel periodo estivo per trasporti a Barbana (avrebbe senso) in modo da monetizzare la necessaria manutenzione, che non è poi così onerosa visto le generali buone condizioni della barca e del motore, e per l'inverno studiare qualche formula di gita con le scuole a prezzi bassi di sopravvivenza.
La butto la in fretta e furia ma credo che con un po di buona volontà si possa cogliere due piccioni con una fava, creare qualche opportunità per giovani e avere un' imbarcazione necessaria alla comunità.
In controaltare avrai una feroce opposizione dei motoscafisti, ma se si vuole cambiare l'andazzo di Grado qualche vaso di coccio va comunque rotto.
Ciao

Anonimo ha detto...

Concordo, la barca deve essere utilizzata. Come e quando è da vedere, ma va utilizzata. Altrimenti sarà un costo e basta con il rischio che quando serve non è disponibile, come il ponte girevole. :-)
Ciao Paolo

leonardo ha detto...

una palanca era un modo di dire...e concordo con Ennio su tutto credo che sia giunto il momento di anteporre a tutto la Cultura nel senso più ampio...quella degli euro non ci appartiene...il manteniemnto per viaggi che attraversino ilo mare di cultura isolano che bello se serve una mano ci sono
leonardo