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11 giugno, 2011

L' Acqua e Referendum


Mi ero ripromesso di non "basilà" del Municipio almeno fino alla fine dell'estate, perchè mi pare giusto dare tempo di conoscenza dei problemi sul terreno e la relativa preparazione per affrontarli alla nuova Giunta Comunale, però:

L' acqua per Grado è un problema particolare che ha coinvolto la nostra gente per secoli dovendo o bersi l'acqua amarognola filtrata dalla sabbia alle "Fontane", o quella della cisterna con lo scarico del "'ngorne" o a rischio fisico andare in "batelon" ad Aquileia con le botti, tutto cambiò nel 1900 quando con la determinazione di un Sindaco - Giacomo Marchesini - e con i soldi dei cittadini fu scavato il primo pozzo artesiano in Piazza del Lavatoio (ora Donatori di Sangue) quindi per noi gradesi l'acqua può essere solo pubblica, ma:

Il consiglio Comunale di ieri ha bocciato con un sonoro NO! la proposta presentata dall' opposizione per un impegno formale verso il SI e al sostegno del Referendum del 12/13 giugno, per un impegno dell'Amministrazione al mantenimento della gestione pubblica dell'acqua e alla promozione sul territorio di una campagna di sensibilizzazione contro gli sprechi a cominciare dalle scuole,
hanno votato NO al buon senso NO al bene pubblico e ne fanno una questione politica, ma la Politica non si beve non lava, come si fa a dire sono un pubblico amministratore se non fai cose a vantaggio del pubblico.

E' perfino imbarazzante parlarne e quindi lascio commentare la faccenda ad un amico di penna che ha scritto su Faccibu:

"Importante, che col referendum, l'acqua la resti publica, perchè se à visto che induti i pusti, n'dola che la ze stagia privatisagia, l'acqua la costa mundi ma mundi de più.Dunque per la legge de trassinamento bisogna votà:SI,SI,SI,SI,capìo? Intanto che scrivevo ste poche righe, là del giardìn dii marinai sul porto, ze rivagia la banda pe l'aniversario de la Marina. Ze un gusto sintili sonà, i fa alegria, e pò riesso a imaginame, comò che doveva esse, quando che i à catao l'acua nel 1900, anche quela volta deve esse stao mundi festa e mundi alegria e feste e bande, perchè no serviva più n'da a to l'acqua in Friùl, o spetà che piovessa pe fa riserva: gera un gran avenimento per al turismo!"

Ma siamo pazzi? non siamo mica a portare l'acqua col passapasta!
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12 commenti:

thor ha detto...

stiarisseme 'na roba gratacasa, i ha votao NO per no ve l'acqua privata o NO pe' no vela publica.

Scusa, ma co' sti SI che vol di NO e co' i NO che vol di Si, un che no ze tanto informao i gira la testa.

Anonimo ha detto...

é stato votato No alla proposta della minoranza sul fatto di far diventare i problemi e i quesiti refenderari una questione politica. Non si vuole questo proprio perchè il tutto va oltre, deve essere il cittadino in prima persona a promuovere le proprie idee a gridarle con forza nelle piazze. non si deve far diventare questi argomenti questioni di politica ma devono essere una questione etica ripeto di ogni singolo cittadino rispettando l'idea sia del si che del no.
Io voterò SI ai referendum ma ho votato no affinchè queste problematiche non venissero viste solo come questione politica.
Troian Flavio

Anonimo ha detto...

Caro Troian,fare politica è occuparsi del sociale,in maniera corretta,rispettosa della Costituzione e degli interessi di TUTTI i cittadini,quindi ETICA.
Politica ed etica non sono cose differenti ma l'una rimane espressione dell'altra.Praticamente Lei ha espresso un NO politico mentre la sua coscienza ai referendum le consentirà un SI etico ad una proposta politica?riguardo un BENE DI TUTTI?Non le sembra contorto come pensiero? Ma proprio di fronte alla sua coscienza non si sente "leggermente "in contraddizione?
E' sicuro di aver espresso la volontà di chi lo ha votato a garanzia anche del futuro del suo paese? Grazie Ambra Gordini

Alien ha detto...

...senpre a sbassà la suca e a dì de si, comò i servi...

Anonimo ha detto...

Sarebbe stato bello che quello che scrivi qui lo avessi dichiarato in Consiglio comunale. Lì, invece, tutti i consiglieri della maggioranza sono delle belle statuine che alzano il braccio a comando del capogruppo Zanetti e che pendono dalle sue labbra. Forse non è stato compreso che il Consiglio comunale è la migliore e la più grande piazza in cui sostenere con forza le proprie convinzioni.

Flavio Troian ha detto...

Tutti avete ragione ma forse le parole del capogruppo Zanetti sono state mal interpretate e di questo mi dispiaccio molto.
La maggior parte della gente, spesso e volentieri (mi metto anch'io tra questi), partono e pensano per partito preso: credo sia normale, ma come gia alcuni giorni fa ho letto sempre su questo blog, la gente deve cominciare a partecipare, prima con la propria testa poi ascoltando, e poi ragionando ed esprimendo i propri pensieri.
Avrei preferito di gran lunga da cittadino, se piuttosto di investire, se cosi si può dire, soldi pubblici per un consiglio comunale su un tema delicato ma trasportato politicamente, quegli stessi soldi fossero stati messi per esempio per tagliare le erbacce su una via della colmata o diversamente spenderli per fare uno stand apolitico a favore dell'abrogazione o contro la stessa, ( non dimentichiamo che qualcuno su qualche punto voterà contro come per esempio il sindaco di sinistra di Firenze), ma comunque uno stand informativo di quello che giustamente resta un problema civico e nazionale. Io ho espresso un no politico su un preciso testo portato in consiglio che purtroppo non mi trovava completamente sulla stessa linea.
io sono alla prima esperienza ma posso assicurare a tutti che l'impegno è stato da parte mia per il bene della città di Grado. solo chi agisce e lavora può sbagliare ma dagli sbagli si impara e io voglio partecipare per portare il mio contributo sperando comunque di sbagliare il meno possibile.
Sarebbe importante per tutti che si cominciasse, non dico a collaborare in modo creativo, ma almeno si cominciasse ad ascoltare e a ragionare prima di tutto con la propria testa e poi con il proprio cuore.
Venite in aula la nostra aula, l'aula di tutti i cittadini di Grado.

Ennio Pasta ha detto...

@ thor, il Si vuol dire no, alla privatizzazione della gestione dell'acqua.
@Flavio
sono contento di leggerti, e per quanto mi riguarda tentare di usare un'unica sensibilità per gestire la cosa pubblica è sicuramente la strada ideale da percorrere, per quanto riguarda le dichiarazioni del tuo capogruppo, permettimi di dissentire, è lui che ha giudicato azione politica la richiesta della minoranza.
Non mi pare poi si sia usata molta sensibilità quando è stato negato il permesso di riprendere i lavori del Consiglio.
Ovviamente siamo alle prime fasi di questa amministrazione è tutto è da verificare ed aggiustare, noi tutti speriamo che le promesse elettorali di trasparenza amministrativa vengano mantenute.
Spero proprio si possa dialogare con serenità e voglia di civile confronto per il bene comune.
Ce n'è un gran bisogno.
Ciao

Anonimo ha detto...

Caro Flavio Troian, è un piacere vedere che lei ha rotto il silenzio dei consiglieri di maggioranza. Delegare, come è stato fatto sino ad adesso, il vostro pensiero al personaggio che in assoluto ha preso meno preferenze di tutto il consiglio comunale, francamente mi sembra un ribaltamento dei principi democratici. Approfitto di questi spazi, Enio non me ne voglia, per chiederle se può motivare il suo voto contrario all'emendamento Tognon (in materia di regolamentazione delle regole per la nomina dei consiglieri negli enti o società partecipate) ed alla presenza di telecamere nel consiglio.
Grazie.
Paolo Busdon

Alien ha detto...

"Venite in aula la nostra aula, l'aula di tutti i cittadini di Grado"

Come promesso... quando sarà concesso (...) vedere sul Web le sedute del Consiglio ????

Anonimo ha detto...

"Venite in aula la nostra aula, l'aula di tutti i cittadini di Grado"
Come si può dire una cosa del genere dopo aver votato contro alla presenza delle telecamere in consiglio??????? Hai le idee poco chiare o stai cercando di prenderci per il culo?
Enzo Tirelli

Anonimo ha detto...

@Flavio Troian

La politica non è forse il governo del territorio?
IRISACQUA è detenuta al cento per cento dagli enti locali, ed è responsabile della gestione del servizio idrico integrato della Provincia di Gorizia.
E’ una società a capitale interamente pubblico , costituita dai 25 Comuni delle Provincia di Gorizia.
Non pensa ci sia un rapporto diretto tra Iris, Comune di Grado e il referendum di Domenica e lunedì?
Dovesse passare il no al primo e al secondo quesito (improbabile) o semplicemente non dovessimo raggiungere il quorum (più che possibile) entro il 31 dicembre di quest' anno, grazie al decreto Ronchi, Iris dovrebbe cedere il pacchetto di maggioranza ai privati.
Dal 2002 al 2010, con lo sbarco del mercato negli acquedotti, le bollette degli italiani sono cresciute del 65%. Nove anni fa ogni italiano pagava in media 182 euro l'anno, oggi siamo a 301. Colpa della privatizzazione?
 A guardare la classifica delle città più costose, verrebbe da dire di sì: 21 dei 25 Ato più cari d'Italia sono in mano a privati o in gestione mista. I cittadini di Latina lamentano aumenti fino al 3000% dopo il parziale ritiro del pubblico, rialzi a tre cifre si sono registrati anche in Liguria e Toscana. Un'enormità.
C'è poi il problema del controllo democratico su un bene di vitale qual'è l'acqua perché possiamo privatizzare le autostrade (i benefici sono tutt'altro che dimostrati) e decidere di prendere la statale, ma l'acqua è un'altra cosa.
Non la spaventa forse il fatto che dal prossimo anno il comune di Grado non potrebbe contare più nulla sul servizio di erogazione dell'acqua?
Non la spaventa il fatto che i nostri concittadini potrebbero aver a che fare con una bolletta di gran lunga superiore rispetto a quella attuale (compresi gli aumenti previsti)?
Non la spaventa il fatto che la mezz'ora in più che avete dato agli stabilimenti balneari (vedi le docce) potrebbe venir erosa dalla sopra citata bolletta?
Non la spaventa il fatto che con l'acqua più cara anche la nostra località diventerebbe meno competitiva?
Bene. Tutto questo E' POLITICA con la P MAIUSCOLA.
Quindi, bando alle ciance. Volevate un alibi per votare NO e l'avete trovato nelle parole di Mr.28 preferenze.
Dovesse avverarsi la malaugurata ipotesi del mancato raggiungimento del quorum, il Vs. voto peserà come un macigno.
Nei referendum ognuno vale uno, ma voi rappresentate il bene Comune.
Dario Raugna

Anonimo ha detto...

e ricorda sono una grande @ Troian Flavio. Sei un ragazzo giovane, probabilmente anche bravo, io non ti conosco e perciò non posso giudicarti. Ciò che mi preme dirti è che qundo si deve ragionare bisogna tenere uniti i due elementi che tu separi: cuore e cervello, perchè entrambi ti permettono di capire quello che stai facendo e perchè lo stai facendo. CUORE e CERVELLO assiemaccoppiata. Complimenti per esserti esposto, spero che il tuo esempio sia seguito anche dagli altri membri della maggioranza, la gente vuole sapere ed il silenzio non aiuta. Ciao. Chiedo scusa ad Ennio per aver usato questo spazio per commenti che probabilmente esulano in parte dallo spirito del blog. Gimona Roberto