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22 agosto, 2011

Leonardo Tognon-Leo


Leonardo Tognon è un perfetto protagonista di seconda battuta.

Mi piace pensarlo playmaker, il suo ruolo quando giocava e bene a basket.
Preciso, organizzato mai protagonista a tutti i costi sempre a guidare il gioco a difendere con i denti con gente quasi sempre più alta di lui cui opponeva la sua velocità ed astuzia.

Ecco questo è il nostro uomo, si è fatto carico di guidare quel poco di tradizioni culturali che ci sono rimaste a dare ragione ai giovani di essere fieri di essere graisani e soprattutto di essere fieri e gelosi del nostro incredibile e unico dialetto.

Il suo strumento è Il Festival Della Canzone Gradese, la musica e il canto i suoi attrezzi per muovere passioni nei cuori dei nostri ragazzi, che trovano nel loro intimo le strade per ridare lustro e non disperdere il dialetto, la nostra identità storica le nostre radici.

E si perchè vedere le macerie di una lingua strizza il cuore.

Ogni parola che si estingue è una casa che cede, si piega e affonda nella sabbia.
Queste parole estinte erano abitate, esseri umani le riempivano di vita di storie.
Vedere le macerie può farti immaginare com'era la casa, immaginare i passi, i bimbi che correvano, le voci che passavano di stanza in stanza...
Ma non puoi abitare le macerie come si abita una casa, le macerie non torneranno a casa se la casa non esiste più.

E' questo l'enorme lavoro di Leonardo Tognon che quasi da solo, con pochi compagni di fatica, ha sostenuto e combattuto per far sopravvivere quel gioiello di Festival che ieri ha consentito ai nostri bravi Charlatans di imporsi a livello regionale confrontandosi con il meglio del canto regionale dialettale regionale.

Per una volta lo mettiamo al primo posto, in bella evidenza, con un maestoso grazie per il lavoro fatto e....

BRAVO LEO!!!
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6 commenti:

Alien ha detto...

...tempo fa ho letto qualcosa del genere:
Se a Grado crollasse la Chiesa ci sarebbero ancora sempre i graisani;
Se a Grado la laguna si prosciugasse ci sarebbero ancora sempre i graisani;
Se a Grado sparisse il dialetto allora non ci sarebbero più nenache i graisani...
Bravo Leonardo !

Anonimo ha detto...

Perdere il Festival sarebbe come perdere la Madona de Barbana o 'l Manzo 'nfiocao.
Grazie e complimenti, Leo, per il tuo impegno per GRAVO!
mm

Anonimo ha detto...

digo grassie a duti, cu che me cognosse sà che me emossiono defronte ai cumpliminti , che i fa ben, grassie.....son stao na giornada in palù---me pareva de esse un TRE grassie a duti grassi ennio tu t'à capìo duto e grassie e duti BISOGNA CONTINUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

Anonimo ha detto...

Pretty insightful. Thanks!

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Anonimo ha detto...

Bravo Leo non mallare mai, vai avanti così che "tu son al megio!"
E grazie per quello che stai facendo per Grado e i Graisani.

leonardo ha detto...

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-af580f7c-4a82-4464-8612-4170a55e18a0-tgr.html#p=1





video tgr 3 20 agosto 2011