La storia di Grado Pineta è interessante e poco conosciuta e in questo post non voglio approfondire quello che è successo dopo ma vedere i veri motivi per cui è nata:
erano e sono di protezione dell' abitato di Grado.
Per tutti noi "graisani" la Pineta non è nientaltro che il "Al Taroto" e questo dovrebbe evocare in tanti di noi ricordi giovanili di giochi e piccoli amori consumati e non tra le dune e i rovi del bosco, ma la traccia del post mi porta alle origini e soprattutto sul perchè e sul come la Pineta è nata.
Tutto inizia nel 1900 quando, su ordine del Capitanato di Gorizia, vennero piantati 35.000 pini in località "Le Dune", quella serie di dossi sabbiosi a terra del Banco della Mula di Muggia, la piantumazione ebbe successo e l'anno successivo si procedette all'imboschimento vero e proprio mettendo a dimora 200.000 piantine nella zona di Punta Barbacale.
Alfiere di questo imboschimento fu il goriziano Corrado Rubbia che suggerì all' Amministrazione austriaca la messa a dimora delle piante per consolidare la riva e proteggere, in modo naturale e a costi ridotti, Grado tenendo conto della prevalenza del movimento, sia dell'acqua che del vento, da est-ovest.
Si cominciò dai Monti della Rotta nei punti più critici per il vento e le maree.
Non tutto ovviamente funzionò alla perfezione, per qualche anno la moria delle piante sfiorò il 70%, ma la tenacia degli uomini alla fine la ebbe vinta sugli elementi naturali e nel 1921 il Comitato delle Dune di Grado che sovraintendeva al progetto fu sciolto per raggiungimento dello scopo sociale.
La Dichiarazione del Comune:
Quest'azione di rimboschimento iniziatasi una ventina d'anni fa, ha conseguito pieno successo, una landa sterile, viene convertita in un bosco rigoglioso di latifoglie e conifere.
Ora il municipio vorrà certamente dedicarle tutte le sue cure, perchè non venga menomata.
Questa dichiarazione dell' allora Amministrazione mi ha fatto venir in mente l' articolo dell' altro giorno del Piccolo che parlava di lande desolate in Cavarera o Zampa City, ecco non hanno dimenticata la landa desolata, ci hanno fatto una stupenda speculazione edilizia!
Sapevatelo!
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