Si avverte qualcosa di strano e straordinario in questa pervicace, assillante offensiva mediatica del nostro giornaletto locale a favore della costruzione di un albergo, che non dovrebbe essere nulla di strano in una Grado vocata al turismo, nè aver bisogno di supporti particolari, perchè logica e da festeggiare dopo mezzo secolo di costruzioni condominiali proprio in sostituzione di alberghi preesistenti.
Eppure puzza, come si può credere a chi vende pacchi? non c'è logica imprenditoriale turistica dietro questo progetto, se non far pensare a qualche gabola nascosta, e l' ansia di farselo approvare dopo tre anni di completo abbandono mette allarme, dopo le brutte esperienze avute con lo stesso imprenditore del Tiziano dell' Ariston, e allora parole...parole...parole, con il giornalaccio locale a far da veicolo nonostante la gente stufa di sentire vaghe promesse mai mantenute.
Ma attenzione dice il poeta filosofo:
Un riccone comprava amici
Uno da svegliare la notte,
un altro per mangiare
bere e andare a donne,
un altro per dei servizi,
un altro ancora per ogni evenienza.
Quando il riccone
rimase senza un quattrino
tutti gli amici
si radunarono e
lo misero in vendita.
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