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31 gennaio, 2015

Siamo certi di non essere Celti





Nella foto un insediamento celtico (par Anfora)

Il nostro dialetto, di origini paleovenete, potrebbe essere il ceppo madre di tutti i dialetti veneti della costa.
Spinto dalle recenti performance dei rappresentanti politici friulani e della presunta superiorità del friulano, ho fatto una ricerca sulle origini del dialetto gradese e mi sono imbattuto su una delle possibili origini del mio cognome che è antichissimo: Lugnan


Certa l'origine aquileiese (500 dc) con i Lugnani trasmigrati poi anche a Venezia con le prime famiglie commerciali, testimoniata l'origine gradese dei Lugnan dal 1500 negli archivi parrocchiali, ho fatto un ulteriore passo indietro ancora con una possibile origine celtica. 

Lugnan deriverebbe da Lughnasad, festa celtica del 1° agosto.

Vediamo le tracce e le origini di questo popolo misterioso:
i Celti,fanno la loro prima comparsa nel V secolo avanti Cristo.
Avevano costumi semplici, vivevano in povere capanne ed erano dediti all'agricoltura.(casoneri).
Quest'ultima era esercitata su terre comuni, che erano disboscate per coltivare generalmente il frumento. (socialisti)
L'attività agraria bastava per il fabbisogno del villaggio e pertanto chiariva i limiti di una società caratterizzata dal separatismo e circoscritta nel piccolo mondo delle tribù. (graisani)
I celti erano certamente buoni soldati, ma non erano altrettanto abili nell'organizzare l'attività politica.(siamo noi)
Non riuscirono a esprimere stabili istituzioni accentrate, ma furono sempre tenacemente isolati nei particolarismi tribali. (le somiglianze sono evidenti).

La presenza in Regione è certa, importanti centri celtici furono Iulium Carnicum (Zuglio) ed Aquileia, la cui prosperità economica testimonia la collaborazione fra l’elemento romano e quello indigeno, veneto e celtico e Trieste, città dal nome forse celtico, forse veneto, cui si attribuisce il significato di “mercato”, era un punto d’incontro e di scambi fra gli uni e gli altri. 

L'aspetto sacro e religioso dei loro costumi era curato dai Druidi rappresentanti in terra degli dei e delle stagioni celtiche, una sapienza legata alle foreste ed alle forze della natura. 
I templi dei druidi erano all’aperto, tutto era legato alla natura, alle foreste in particolare. (metti al loro posto la Laguna e siamo noi)


Tutto questo, fatte le somme delle tracce raccolte, mi identifica perfettamente e mi riporta al presente con il sangue celtico in ebollizione e a riflessioni sull'importanza degli avi e ai loro costumi.

Druidi e ampolle. Il grande mare che rigenera. La Dea Sole. 

La reincarnazione (in cui si crede anche in India), per questo si amava la natura, perché si poteva rinascere in altre forme di vita. (gransi, canoce)
La rigenerazione era fondamentale ed a simboleggiarlo c’era la croce celtica.

Dovendo, prima o dopo, partecipare ad un movimento politico , non ho scelta ho ricostruito la mia storia cercando nelle sue pieghe il filo dell' identità e ho trovato la simbologia, un apparato di miti.


Sono un Libero Celtico-Graisan! 
 


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1 commento:

rm ha detto...

Tropa roba! Super! Pochi e rispettosi della Natura, praticamente l'Eden!