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28 febbraio, 2015

Mostra Collettiva d' Arte

I dipinti sono di Diana Degrassi

In occasione della giornata internazionale della donna dell' 8 marzo prossimo, il coordinamento donne del FNP-CISL di Trieste e Gorizia organizza :

Mostra Collettiva d' Arte Donna
nella Sala del Cinema Cristallo
Grado

Inaugura il  5 marzo 2015 alle ore 17,30
La Mostra resterà aperta dal 5 al 12 marzo 2015
dalle ore 10,30-12,30 --15,30-18,30

Espongono le artiste:

Bain Elisabetta, Boletig Laura, Degrassi Diana, Feresin Valentina, Foschiani Fedora, Goina Ferdanda, Matrolia Eva, Sartori Silvia, Zambon Lorena, Zimolo Clara.

Sarà presente il Coro "Gravo Canta"

Un pensiero di Madre Teresa di Calcutta:

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni...
Però ciò che è importante non cambia;
La tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c'è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c'è un' altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai !!! 


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27 febbraio, 2015

HighCasoner

Assordante il silenzio dell' amministrazione sulle fideiussioni relative alla Grado 3, e dire che ne parla perfino il Piccolo.

Comunque per oggi mi sento così:

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26 febbraio, 2015

Cò geremo fantulini



Il 24 agosto 1961 Grado partecipò a Campanile Sera, la prima trasmissione televisiva di grande popolarità che, facendo gareggiare tra loro località delle varie Regioni Italiane, tracciò una mappa del territorio e fece conoscere al grande pubblico italiano le bellezze della nostra penisola.
(Non male come idea da riproporre anche oggi.)

La gara era tra noi e Laveno una località del Lago Maggiore, si trattava di gare sportive, prove di nuoto e salvataggio, e prove culturali.

La prova sportiva consistente in una prova di salvataggio fu vinta con un atto di forza straordinario dai nostri bagnini (uno era Giorgio Troian detto Negron) che, essendo in leggero svantaggio, presero il pupazzo che faceva da obiettivo e letteralmente lo lanciarono sulla sponda d'arrivo sopravanzando così sul filo la squadra avversaria.

Purtroppo la prova culturale non ci fu favorevole e perdemmo, ma fu la prima volta di Grado in TV nazionale con il coinvolgimento di tutto il nostro paese, stretto intorno ai propri eroi del momento, lungo il Porto dove la gara si svolgeva.

Bei ricordi, co geremo fantulini
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25 febbraio, 2015

DreamLand di sior Antonio Merlato

Il sogno "Duti siuri a Gravo"
di "Sior Antonio Merlato" continua...
Bisogna premettere però, giusto per l' ambientazione, che il sogno avviene in una taverna, fumosa e buia, di una Grado di altri tempi.

Sior Antonio:
Che sia bandito il turismo dall' Isola...che il forestiero stia a casa sua...se ne vada dove gli pare.
L' Isola agli isolani, basta affittar camere. Ritorniamo nella Palude, ognun per se e Dio per tutti.

Poi Sior Antonio passa ad una visione più pragmatica del futuro:

Sistemeremo il Paese! Trasformeremo le Imprese e gli Studi Edili in Società Grandi Demolizioni. Dinamismo e rapidità d' intervento sarà il loro motto.

Dopo la Villa Teresa demoliremo tutto, per noi indigeni il Paese anni trenta basta e avanza.
Pineta City con annessa buca sul fango che si ostinano a chiamare spiaggia, ridiventi bosco...anzi Taroto e CittàGiardino sia trasformata in una ridente piantagione di "Fiuri de Tapo" "tamarisi e grule varie...belo!"

Però - Sior Antonio si agita - cò duta sta richessa...cò duto sto petrolio, penso che sarà difisile a catà zente disposta a 'ndà nei pusti de comando, perchè se diventemo duti siuri a cu i interesarà a 'ndà rompese la testa a 'vè critiche a 'vè cariche e preocupassion per la zente che la ze siora del sovo?.

Si scuote- Megio cussì... "La gestione del Paese sarà affidata ai tecnici, a degli esperti di professione...gente preparata, ben pagata e che sappia fare il proprio mestiere.
I "fasso duto me" e i dilettanti allo sbaraglio di ieri e di oggi, vadano a cantare
in sagra!
Con il petrolio della sabbia metaremo duto a posto:
Tutto funzionerà!
Evviva il petrolio e za che semo viva al VIN!

Tutta la storia (perchè è una storia) è tratta liberamente dai racconti di Giovanni "Stiata" Marchesan, modificata qua e la per condensare il sogno in poche righe senza che perda di efficacia e comunque...Continua!
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24 febbraio, 2015

Laguna (In)Felice

































"Il Comune di Marano ha avviato l’iter per l'attivazione della procedura di richiesta di tutela Unesco per quel patrimonio di tradizione e cultura che i 53 casoni della laguna rappresentano. 
Il casone è stato per secoli la prima casa della gente della laguna, riparo dalle intemperie, ricovero delle attrezzature e baluardo di difesa dagli aggressori.

Non solo tutela e mantenimento di questa parte importante della storia maranese a contatto con la laguna, ma anche forma di sviluppo e occupazione per i giovani. Infatti, in controtendenza con gli ultimi decenni, oggi a Marano ci sono diversi giovani che stanno riprendendo in mano le tradizioni"

Titola così un' articolo sul Messaggero Veneto di questi giorni.
Questo porta a riflettere sulla differenza di attenzione che il nostro Comune riserva al proprio territorio.

In questi giorni, infatti, parecchi concessionari di casoni nel nostro territorio mi hanno contattato, lamentandosi e preoccupandosi, che gli uffici comunali preposti li hanno informati che si devono occupare a loro spese dell' accatastamento della realtà in loro concessione, cosa che comporterà una spesa notevole.
Ora io so che l' accatastamento è compito precipuo del titolare del bene (il Comune) non dell' affittuario (concessionario) il fatto poi di metterlo sotto velata minaccia che, se non lo si fa, il rinnovo contrattuale non avverrà, non mi pare una pratica da buon padre di famiglia quale dovrebbe essere il Comune nei confronti dei suoi cittadini.

Queste diversità di interesse del territorio tra Comuni, similari per tradizioni e storia, fa arrabbiare gente che, se pur privilegiata per avere una concessione delle zone lagunari, ci ha speso una vita e una valanga di denaro nella manutenzione e cura di mote e manufatti che se abbandonati a loro stessi degradano in quattro e quattr'otto mostrando invece che una Laguna felice una Laguna disfatta.

Una differenza di sensibilità notevole anche se, a mio parere, la tutela dell' Unesco, a parte l' iter lunghissimo e difficile da espletare per ottenerne lo Status, non va bene i nostri casoneri.
I nostri a differenza di quelli maranesi ci hanno sempre abitato in Laguna e se è arrivata così fino ai nostri tempi il merito è solamente loro, dei loro figli e nipoti,  non hanno bisogno di nessuna tutela che gli indichi la via da percorrere per la conservazione di un bene che considerano casa loro.

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23 febbraio, 2015

Comunicazione: approvazione nuova normativa zone traffico limitato


Una comunicazione dagli amici del Comitato Spontaneo Cittadino che riguarda tutti noi:
la Nuova regolamentazione ZTL e APU.

Bisogna dare atto al Consigliere Tirelli che ha messo in rete subito l' atto relativo che pubblico integrale per chi lo voglia, cliccare qui sopra.

Il loro commento ad una prima lettura è stato:

Ad una prima lettura l'applicazione della nuova normativa inasprirà i problemi anziché risolverli in particolare per le attività commerciali interessate.

Resta da sottolineare il fatto che, ancora una volta, questa Amministrazione Comunale, nonostante ad ogni occasione  non manchi di professare la sua vicinanza ed attenzione per i problemi dell' imprenditoria gradese, alla prova dei fatti, ci metta, invece, di fronte al fatto compiuto.

La normativa approvata dalla Giunta entra in vigore l' 8 marzo 2015

Per quanto possibile abbiamo già chiesto un'incontro urgente con l'Amministrazione. Vi terremo informati.
Dall' Ascom, invece, che dovrebbe tutelare l'interesse almeno dei suoi soci paganti, come sempre, il nulla...
Siamo e rimaniamo a disposizione per chi vuole cambiare questo sistema, incominciando a far pulizia in casa. 

La prossima settimana vi comunicheremo la data dell'Assemblea per la costituzione della nuova Associazione dove, sin d'ora vi chiediamo di partecipare numerosi. 
-- 
MOVIMENTO SPONTANEO CITTADINO

UPDATE
una mail giuntami dal gruppo di Liber@ a commento della delibera di giunta sulla APU e ZTL

Egregio Signor Sergio Damonte,
Non essendo stati coinvolti in queste decisioni, e non conoscendo motivazioni e finalità, noi Consiglieri di Liber@ possiamo limitarci ad esprimere un giudizio solo sulla base del dispositivo giuntale.
Da una prima sommaria lettura appare un palese contrasto con l'art.3 del Codice della Strada, che prevede regolamentazioni diverse fra ZTL e APU: in zona pedonale possono circolare solo veicoli di emergenza, velocipedi, disabili, emissioni zero.
Il CdS continua dicendo che i Comuni possono introdurre ulteriori restrizioni, non ampliare le deroghe.
Nella delibera giuntale praticamente non c'è distinzione fra ZTL e APU.
Probabilmente la finalità è quella di consentire surretiziamente ai ristoratori un'occupazione più estesa, trattandosi di zona pedonale, e non di dover restringere, come se fossimo in regime di ZTL.
A Grado del resto abbiamo solo ZTL, non APU, eccezion fatta per Piazza Duca d'Aaosta.
Se questo è lo scopo, basterebbe avere il coraggio delle proprie idee, illustrandole magari anche agli ignari amministrati che, se coinvolti, avrebbero potuto portare un contributo.
Cordiali saluti
Fiorenzo Facchinetti
Gruppo consiliare di Liber@
                 

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22 febbraio, 2015

Sogno di Sior Antonio Merlato

Si sa che i sogni non svaniscono, finché i sognatori non li abbandonano.
Allora leggiamo il sogno del Sior Antonio Merlato, graisan de un tempo, che non ha mai abbandonato il suo sogno:

Me varavo sognao de i arabi, quii si che i ze siuri, ili i ha miliardi de petrodollari, i ha al deserto, al sabion, al petrolio.
Ma se i ha catao al petrolio soto al sabion, perchè no podemo catalo anche noltri, sabion no ne manca, 'ndemo a scavà...

Petrolio, petrolio.
Che spetacolo zente, stò palù co i tralici de aciaio che in alto i manda vanpade, oltro che i foghi de feragosto.
Stì casoneri che va a vardase i "pozzi" cò l' elicotero personal, oltrochè la sardelada in piassa, siuri, duti siuri.
Anche me che i mie i me ha lassao una mota la in "Sdretolo" 'ndola che gera al cason de gno nono.
Me anunci le trombe.  
Il signor Antonio Merlato dito "bransin"; stemma del casato, su campo azzurro tagliato di rosso, un nobile pesce branzino co in parte una bote de vin, cò sora la scrita latina "Magnat et bivit"..
Duti siuri in questa Isola del ninte, che cominci la riscossa dei "peones della laguna".
Ma che Turismo e turismo, prendere nota del programa:
rimetere a posto il Paese pietra su pietra, come una volta, meglio di una volta!
Esternamente un perfetto borgo peschereccio paleo-veneto medievale, dentro a queste pseudo case,  aria condizionata, riscaldamento non inquinante, piscina di acqua di mare riscaldata, fornelli a raggi infrarossi e in "caneva" vini pregiati.
I "viri graisani" tornino a casa ( qui che de almeno quatro generassion i ha un soranome de Gravo) gli altri, cittadini di seconda categoria, lavorino nei pozzi petroliferi abitando in Fossalon o Boscat.
Che sia bandito il turismo dall' Isola, che il forestiero stia nel Belpaese, l' Isola agli Isolani, ritorniamo alla Palude....


Al sogno de sior Antonio Merlato al continua, ma al spassio al ze quel che ze e la vogia anche, cussì lo contarè un' oltra volta....


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21 febbraio, 2015

Blog: Aria Pura

Una riflessione ogni tanto sul perchè si scrive un blog va fatta, non una giustificazione, beninteso, ma semplice constatazione.

Oggi la funzione di testimoniare e fornire aggiornamenti in tempo reale è stata assunta dalle reti sociali e dagli sms/whatsapp. 

Dopo tutto i post di un blog, quale che sia l’urgenza con cui vengono composti, richiedono un uso esteso del linguaggio e una qualche formattazione, i blog non possono sperare di competere con i social-network  quanto a sveltezza e tempestività. 

Né possono competere con Facebook e Twitter come forum di discussione. 
Inoltre i troll di Internet hanno parecchio contribuito a fare dello “spazio commenti” un lusso che solo i siti web economicamente più forti possono affrontare e quindi va limitato con artifici automatici che rendono complicato il comunicare, per forza di cose rallentato e non immediato.

Però uno degli aspetti più divertenti del blogging è che non ha bisogno di intermediari.
Puoi renderlo disponibile per fare cassa acustica a chi ti pare in completa libertà.

È una forma di espressione che non richiede né ragione né ricompensa, né pubblico né causa e come tale è quanto di più puro e piacevole si possa immaginare.

Questa libertà a me consente di passare serenamente dagli argomenti più seri ed articolati a delle cagate galattiche con grande leggerezza, 

Ma non è solo questo: nulla nel tenere un blog è sorprendente quanto il puro piacere di farlo.

Per me è aria pura
--
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20 febbraio, 2015

A che Santo rivolgersi

Certo che vivere nel nostro paese può essere elettrizzante, passi da paesaggi  un giorno da sogno (vedi qui)

il giorno dopo, autorizzati a distruggere per ricostruire naturalmente paradisi onirici, diventano per intanto così:

dove l' unica certezza è il cielo solo perchè non lo possono toccare.

Magari ti incazzi e ti informi e scopri che tutta questa devastazione si poggia su permessi a costruire non supportati da garanzie reali per la comunità (vedi la nota della Banca d' Italia richiesta da Liber@ qui sotto):

A questo punto non sai più bene cosa devi fare?

Se i tuoi Enti tutori se ne fregano del tuo Paese a che Santo di devi rivolgere per poterlo fare?

Come al solito le foto sono di Lorenzo Boemo (Pastor) con qualche piccolo aggiustamento di colore


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19 febbraio, 2015

Diritti calpestati

Questa mail mi è giunta ieri sera, oltre a farmi piacere per il fatto che il blog possa servire da veicolo  di idee, l' idea che propone Elena è interessante, ma richiede la partecipazione di persone interessate e volenterose.
Le Idee che mi piacciono di più sono due:  quella delle scarpe vecchie e dei disegni dei bambini al posto degli alberi abbattuti.

Intanto diffondo l' idea, per sviluppi io sono qua.


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Caro Ennio, 
mi chiamo Elena e non sono di Grado, ma da qualche anno lavoro qui e mi sono molto affezionata a questo mondo e alle sue storie che scopro giorno dopo giorno ascoltando la zénte, guardando bene e naturalmente anche leggendo il tuo blog!
Qui passano i giorni ma non passa la brutta sensazione che si ha camminando sul lungo mare all'altezza de La Rotta dove, sorga o non sorga 'sta Grado 3, la zona è stata brutalmente depilata. 

Tagliato via anche il grande albero che faceva ombra a quelli che si sedevano sul muretto (detto: il Parlamento) a ciacolare alla fine della strada, almeno quello, quello almeno potevano lasciarlo. 

L'altro giorno ho scoperto che qualcuno ha lasciato due vecchie paia di scarpe tristi, e nei giorni dopo se ne sono aggiunte altre. 

Ho pensato che è vero, sono diritti calpestati quelli di aver privato tutti noi di quegli alberi. 
Se il vilipendio esiste per il presidente, la bandiera e le istituzioni, non capisco perchè la natura non sia contemplata tra ciò che è sacro.

Questa protesta delle scarpe mi ha fatto pensare: ma a Grado non c'è un gruppo di artisti che possa creare un attacco di arte, pacifico, per dissentire contro queste violenze? 

Che organizzi un funerale al bosco, qualche commedia sul posto , qualche bello striscione/murale, possono i bambini delle scuole portare disegni di alberi là dove non ci sono più? 
Non è possibile coinvolgere qualcuno per far qualcosa di bello intorno a questo scempio? E far un po' di pubblicità/parlarne senza che una cosa così brutale passi via liscia. E' un'idea.

Grazie per i bei post

Elena


Ps: Le foto sono di Elena



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18 febbraio, 2015

Ultima badante

Non aveva figli, ne nipoti o parenti di altro genere e la vita lo aveva lasciato solo.

Da allora  si rivolgeva di continuo alla sua ultima badante, il flusso (di parole) era continuo....


Il Pappagallo!
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17 febbraio, 2015

Benessere? Una mania.

Una della abitudini che  chi ci governa ha fatto propria è l' uso sconsiderato delle parole inglesi, in specie in materia economica.
Considerato poi che il livello  di alfabetizzazione linguistica dei nostri politici più rappresentativi è pari quasi a zero consiglierebbe un uso cauto (discorsi in inglese maccheronico, con verbi all' infinito e in prima persona, il me..me..me non è solo cosa nostra, del nostro caro Premier Renzi) ma tant'è, fa moda e il popolo è meglio non capisca del tutto.

Dopo la Spending Review (revisione delle spese) quali altre ingegnose misure finanziarie
 (Smart Tricks) adotterà il governo Renzi per risanare i conti dello Stato (Public Hole)?

La Gaining review (revisione dei guadagni).
Rivedere le spese non basta se non si rivedono anche i guadagni. 

La Gaining Review consiste nel tagliare tutti gli stipendi (si intende i nostri, non i loro) di almeno un dieci-quindici per cento. 
Grazie a questo provvedimento gli italiani saranno più poveri, e potranno così accettare con maggiore naturalezza i drastici tagli della spesa pubblica. 

Gli studi economici più aggiornati spiegano infatti che l’impoverimento ha come ricaduta virtuosa una diffusa rassegnazione (happy re-falling).

Trovare il proprio ospedale di zona chiuso sembra inconcepibile a un benestante, abituato a una vita funzionale e agiata; ma è del tutto naturale per un morto di fame, che trova già sorprendente avere un letto a casa sua, figurarsi trovarne uno in ospedale. 
Ora poi per rendere la cosa ancora più accessibile ti puoi connettere al sito della Sanità Regionale e ti diranno in diretta che il posto non c'è, vuoi mettere il servizio?

Meno pretese, meno illusioni, più rassegnazione.

«Governare un paese povero», spiega un docente di Economia della Depressione a Milano, «è il sogno di ogni ministro delle Finanze.
Meno pretese, meno illusioni, più rassegnazione.
La gente deve smetterla di rovinarsi la vita con questa assurda mania del benessere».



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16 febbraio, 2015

Primo Balansa

E' andato via silenzioso, così come ha vissuto Primo Lugnan dei Balansi, pescatore di mar e palù, uno degli ultimi regatanti delle "barche bianche", quando regatare era una questione di vita perchè il premio era la scelta dei posti migliori per le "seragie".
Se ne vanno con lui gli ultimi scampoli della nostra storia recente, uomini forti e silenziosi che osservavano tutto con un sorrisetto sulle labbra vedendo noi giovani affannarsi con la vita, si facevano sentire con voce potente solo in chiesa nei cori sacri.
Ciao Primo Balansa.

Menego Picolo li descriveva così:


Pescauri de Palù

E co 'l veh timor de Dio
Pe so grazia del Signor
Duti a Grado 'i ne sta drio
E i pesseri 'i ne ha inte 'l cuor.
Cane, nasse e coguluzzi,
Nostri impresti per seragia
E tante arte de so magia
Per canal, qua va in lavor!

Da l'Isdoba in sin a Buso
No ze miga una voga!
E...dute aque che a toh suso
Fa i gui, cievuli e l' Orà;
Se, ze campi che i fa a nasseh
Bori vivi a volontae,
Duti in nostra 'redotae
Da Sa-Marco, ben se sa!

Che' i ne diga, sacagnani!
Ma ze questo un bon mistier;
Per vantase de graisani
Vol le tessere e 'l vier.
E a cason qua steno paghi
Sia de ponto sia de fele,
Cu in braghesse cu in gonele,
Suore, frà, marì e muger.

Noltri deno i Quarti in Ciesa
E agra sia a cu che no vo;
Senza radighi, a la peza,
"Gravo Nostro"! a dih se pol.
Dal vadagno, i nostri veci
Sempre i gera int'un conteo,
No i tolva su un caneo
Seza pesse per pagiol.

Sì, 'i spartiva i marculini
Co balansa e co vin bon,
E le femene, in manini
Le marceva, e co razon.
Si! San Marco benedeto
Per dahi grazia ai pescauri
Fato 'l ne ha comandauri

De 'Palù, nostro paron

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15 febbraio, 2015

Post Valentino day


Le conseguenze del Valentino day.

Oggi si sa che le coppie di giovani fanno a fatica a durare. 

Le ragioni sono molteplici:
troppo giovani, la mancanza di lavori stabili, una visione del mondo dove l' assunzione delle responsabilità viene procastinata sine die, genitori troppo protettivi e permissivi, voglia di divertirsi. 

Passando, però, tra le cube ho raccolto questa conversazione tra due amiche che mi porta a pensare che il motivo prevalente di separazione sia l' esperienza del primo parto, anche perchè normalmente non previsto nè voluto:

Mò suore co vevo le dogie elo al gera cò me in sala parto e i n'he dito una per color:
“vaffan..lo a tu e a tò mare”
“ la prossima volta tu te lo fà tu, maledetto omo peloso”
" i oltri figi li adottemo, anzi no, li noleggemo”
“ me lo fasso e dopo te copo”

Ma anche elo no ze stao de meno e al m'ha dito:
“ah, zè una femena? Peccao.”
“adesso ze duto finio cara” (sto ca..o)
“ze finia la batteria della telecamera”
“vago fora a fumamene una..”

Le ho perse tra le cube che continuavano parlottando avanti così allontanandosi piano.

Ergo deduco che l' esperienza dell' assistere al parto deve essere vagamente traumatica e non tutti ce la fanno a dimenticare.

Infatti da una seria ricerca condotta tra i ginecologi salta fuori che:
Alcuni uomini rimangono talmente traumatizzati dall’atto in sé da soffrire in seguito anche di problemi sessuali” . 
Infine, “può anche succedere che scatti un sentimento di invidia dell’uomo nei confronti della donna, e può capitare che mentre le donne hanno le contrazioni l’uomo abbia coliche addominali."


A sti figi, sti figi che che i ne costa! Creo ben che i se mola dalongo dopo. 

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14 febbraio, 2015

Angelo Innamorato


Per S. Valentino festa degli innamorati vi propongo questa piccola vicenda che gravita  intorno al tema museale ed è la storia di un custode innamorato della sua bella:  La storia di Angelo il custode:

Mi sveglio la mattina ed i turisti in fila coi panini aspettano un biglietto per entrare,  dentro al museo dell’ arte antica dove io lavoro e vivo, io sono Angelo il custode. 
Studentesse insonnolite che sbadigliano alle guide,  professori centenari si puliscono gli occhiali.
Cammino attento tra i capolavori della Romanità, - “Please!” non si può fotografare -,  ma dopo l’ ora di chiusura finalmente un pò di pace, io rimango solo a passeggiare,  e parlo di filosofia con il busto di Platone,  gioco a nascondino e tra i resti marini. 

Angelo custode del museo, tra le statue degli dei, mentre risuonano i suoi passi nelle sale deserte, nel silenzio dei corridoi.

Venere trovata in fondo al mare, solamente io ti posso accarezzare! 

Così ogni notte vengo a sussurrarti sulle labbra l’ emozione di un un custode innamorato,  perchè ogni volta che ti guardo pagherei un miliardo per sentirti viva e prenderti per mano, e camminare insieme, fino a quando sorge il sole,  la Madonna di Leonardo  ci darà la sua benedizione, 

Angelo custode del museo, io che amo solo lei,  meraviglia di marmo, sotto gli occhi del mondo, sempre nuda e bellissima.

Venere nessuno ti vedrà, se ti porto via lontano, in fondo al mare. 

E tra gli applausi di tutto il museo, ce ne andiamo io e lei.

Tra gli antichi sorrisi degli etruschi felici, tra le statue dei corridoi, 
Venere ti porto via con me, così ci potremo amare. 
In fondo al mare. 

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13 febbraio, 2015

Comitato Museo del Mare di Grado

Bello questo appello dei portavoce del Comitato del Museo del Mare (sic?), sono parole che non confortano ma confermano il bisogno che quanta più gente possibile sia informata e faccia pressione con tutti i mezzi possibili sulle Istituzioni se vogliamo ottenere qualche risultato.
Raccomando di cliccare sul link di Tesoro Italia, è un buon mezzo per sostenere la nostra speranza.

Cari sostenitori del comitato, 
è passato un pò di tempo dall'ultima comunicazione mandatavi via mail quindi vogliamo riprendere il filo di quanto accaduto in questo periodo. 

Resta una priorità organizzare un incontro pubblico con le istituzioni, incontro alquanto necessario e doveroso nei confronti della comunità. Purtroppo, però, da dicembre e per l'individuazione di una nuova data abbiamo avuto risposta soltanto dall'assessore regionale Torrenti. Per quanto riguarda il sovrintendente ai beni archeologici, il dott. Fozzati, ha chiesto a noi portavoce un incontro privato assieme al neo direttore del Museo, Marino. Come temevamo l'incontro non ha alimentato le speranze per le sorti del museo, almeno nell'immediato futuro. L'unica nota positiva è che hanno ammesso che l'apertura delle sedi operative avvenuta con cerimonia-farsa a fine ottobre è stata spinta dalla nascita del comitato. Questo significa che abbiamo esercitato pressione, e non dobbiamo smettere di farlo! In merito all'incontro pubblico, Fozzati e Marino ci hanno chiesto di aspettare la nomina del Direttore del futuro polo museale della regione, a seguito della riforma Franceschini, che di fatto avrà poi in mano la gestione del museo di Grado. Dovrà essere nominato a metà febbraio. Forse temporeggiare è una mossa per passare poi la patata bollente al neo eletto: noi abbiamo preso atto della richiesta ma vogliamo ugualmente organizzare un incontro pubblico al più presto, con o senza le istituzioni. La data potrebbe essere tra la fine di febbraio e i primi di marzo. 

Nel frattempo abbiamo segnalato il Museo al Touring Club Italiano, nell'ambito del progetto "Tesoro d'Italia - Patrimonio da Salvare" ed è stato inserito a questo link: Tesoro Italia – Un progetto del Touring Club Italiano
Votatelo! 

Vi preghiamo di mandarci qualsiasi osservazione o suggerimento, perchè in vista dell'incontro pubblico sarebbe opportuno pianificare delle linee guida e delle strategie condivise. 
Facciamo presente che questa causa richiede la massima visibilità, media compresi.

Continueremo a tenervi aggiornati, nel frattempo diffondete la voce, perchè anche se pochi e con poco possiamo fare molto!

I portavoce del Comitato OpenMuseum Grado
 Eleonora Molea & Paolo Egidi


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12 febbraio, 2015

Cambiamenti




Ci sono cose che nella vita sono cambiate nel tempo e non saprei se in meglio o in peggio, perchè il mutamento è stato progressivo, quasi per far dimenticare il pregresso, una di queste è certamente l' odore.

Un tempo i corpi delle persone emanavano un odore diverso da quelli di adesso. 

Anche l’aspetto era differente, un pescatore, un manovale, lo distinguevi dalle mani callose, dal corpo asciutto e sodo, ma già vecchio di fatica a poco più di quarant’anni. 

Anche il modo d’esprimersi e quindi quello di pensare segnavano non poche differenze dai modelli odierni.   

C’erano molti più pregiudizi, ma anche più franchezza. 
Una puttana non era una escort e i suoi clienti non se ne vantavano in pubblico.

Anche le abitazioni e i locali diffondevano odori che non si facevano dimenticare. 

C’erano delle zone in Paese che sapevano di fumo anche in piena estate e delle bettole di cui indovinavi i piatti prima ancora d’entrare. 

Che poi il menù era quello, se no dove andavi? 
La birra era scarsa e il vino forse più genuino (bianco o rosso), ma mediocre senz’altro. 

Il cesso, quando c'era aveva il suo odore, ovviamente era alla turca e quando tiravi la catena ti bagnavi le scarpe. 
E le cabine del telefono non avevano una fragranza migliore.

Indelebile l’ odore delle corriere stipate di studenti e operai, quelli che non avevano la Vespa. 

Non era solo nicotina senza filtro, era lotta di classe. 

Poi, dopo la scuola, digiuni, si tornava a casa soli, senza gli operai, e l’odore del mattino era ancora lì che aspettava, pungeva le narici e nauseava. 

C’è chi oggi ricorda in quelle cose un fascino infinito. 

Sono quelli che non prendevano la corriera!

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11 febbraio, 2015

Tende Graisane


C' è stata una serie di reazioni sull' incontro relativo alla "monumentale" con l' Assessore Regionale Mariagrazia Santoro di Lunedì:
in primis il popolo ha tirato un sospiro di sollievo venendo a conoscenza dell' avvenuta sburocratizzazione delle caratteristiche minime delle piazze esterne ai locali chiarendo una volta per tutte quali siano gli interventi non soggetti ad autorizzazione della Soprintendenza rispetto all’esposizione di manufatti esterni e tutte le attrezzature espositive di carattere provvisorio elencandole in ogni singola fattispecie.

Per aiutare qualcuno ho scaricato e metto a disposizione il decreto relativo, basta cliccare qui sopra e eseguire il download,  

In margine alle cose importanti, come al solito, c'è stata una corsa di vari rappresentanti politici locali per far sapere quanto sono stati bravi a sollecitare la Regione ad attivarsi per la soluzione dei problemi, naturalmente attribuendosene il merito, non capisco quale sia il merito in questione ma tant'è, la vanità quando le cose vanno per il verso giusto è insopprimibile.

In ultimo, per dare il via al percorso ulteriore da fare, ho ricevuto in copia la sollecitazione del Comitato Spontaneo Cittadino al Sindaco per la convocazione urgente della Commissione  per le tende e dehors:

Ill.mo Sig. Sindaco,

stante quanto da Lei dichiarato alla Conferenza di data 15 c.m. con la presente siamo a chiederLe di convocare a stretto giro di posta la Commissione in oggetto per aggiornarci sullo stato dell'arte della predisposizione della nuova normativa comunale alla luce dell'accordo Regione - MIBACT del 9.12.2014.
Grazie

Cordiali saluti


MOVIMENTO SPONTANEO CITTADINO
                 Sergio Damonte

La storia ovviamente continua e non sarà brevissima, sapevatelo!

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10 febbraio, 2015

Dehors o Dehors, ti voglio de cors

Non mi va di sostituirmi a Sior Lisco in narrazioni di accadimenti pubblici graisani, ma tant'è, ho aspettato un pò ma a quanto pare i professionisti deputati non hanno ritenuto importante la riunione di ieri sera all' Astoria con un tema scottante e, per tante imprese di Grado, fondamentale quale le autorizzazioni per la cosiddetta Monumentale.
L'obiettivo era quello di fare chiarezza sui vari livelli di competenza istituzionale, e diffondere i risultati dell'accordo tra Regione e Ministero.

Prima cosa il pubblico numeroso e abbastanza qualificato, parevano però più i curiosi che i diretti interessati.
Poi l' Assessore Mariagrazia Santoro una vera sorpresa, un politico che parla chiaro, va dritta al punto e si fa capire, anche su percorsi complicati.
Poi ancora il nostro Sindaco che, pur invitato ad aprire le danze, preferisce stare a sentire e replicare nel finale.

Veniamo al sugo della esposizione fatta dall' Assessore (chissà perchè continuavano a dichiarala Assessora, assessore è neutro e vale per il bisex) sintetizza il percorso ad ostacoli che ha portato ad un accordo siglato con il Ministero "Occupazione di suolo pubblico mediante dehors e altre installazioni a carattere provvisorio
Accordo 9 dicembre 2014, tra la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, concernente l'occupazione di suolo pubblico mediante dehors e altre installazioni a carattere provvisorio. Semplificazione delle procedure autorizzative, nell’ambito della Regione Friuli Venezia Giulia ai fini della tutela del pubblico patrimonio culturale ai sensi dell’articolo 12, comma 1, con riferimento all’articolo 10, comma 4, lettera g), del D. Lgs. 42/2004."(consiglio la lettura nel sito Direzione regionale dei beni culturali e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia, in Paesaggio trovi il testo integrale dell'accordo)

L' Assessore dice chiaramente che è stato fatto il possibile per limitare l' ingerenza perniciosa della Sovraintendenza su tutto ma il passo successivo che  prevede due livelli di difficoltà tocca al Consiglio  Comunale compierlo e cioè stilare un regolamento per tutte le istallazioni più ingombranti di quelle previste dall' accordo Stato Regione purchè mobili, e un regolamento sempre da portare in Consiglio che sia concordato con la Sovraintendenza per quanto riguarda le installazioni fisse anche se temporanee.

Qui Enzo Tirelli è intervenuto chiarendo due cose, la famosa Commissione comunale per le tende dopo essere stata costituita non si è più riunita e che per fare qualsiasi regolamento di questo tipo ci vuole una variante al Piano regolatore che consenta come volumetrie i gazebo esterni ai locali, cosa richiesta oltre un anno fa all' Amministrazione e rimasta lettera morta.

L' intervento di Renzo Dovier ha chiarito la posizione del Comitato spontaneo degli imprenditori, rimproverando al Sindaco di non essere mai stato informato dei progressi sul regolamento delle tende.
Il fatto è stato contestato dal Sindaco che ha spiegato di aver telefonato dove doveva telefonare e aver attivato gli uffici che hanno svincolato le strade interessate ai Dehors per poter procedere con la stesura definitiva del regolamento, fatto che ha preso molto tempo e impegno, sottolineato da un funzionario dell' ufficio tecnico che si è lamentato dello scarso personale (bon questo i lo dise sempre).

Insomma una me e una tu, al che l' Assessore con grande grazia (a questo punto l' ho amata) ha detto che se non spiaceva a tutti, lei le cose che aveva da dire le aveva dette (benissimo) e che i guai locali preferiva non saperli perchè avendo un grande rispetto delle Istituzioni non voleva partecipare a baruffe.

Nullaltro essendoci da dire,  se non vi spiace interrompo anch'io la stesura del resoconto, perchè di animo sensibile e (quasi) amico di tutti.
Ciao.


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