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19 febbraio, 2015

Diritti calpestati

Questa mail mi è giunta ieri sera, oltre a farmi piacere per il fatto che il blog possa servire da veicolo  di idee, l' idea che propone Elena è interessante, ma richiede la partecipazione di persone interessate e volenterose.
Le Idee che mi piacciono di più sono due:  quella delle scarpe vecchie e dei disegni dei bambini al posto degli alberi abbattuti.

Intanto diffondo l' idea, per sviluppi io sono qua.


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Caro Ennio, 
mi chiamo Elena e non sono di Grado, ma da qualche anno lavoro qui e mi sono molto affezionata a questo mondo e alle sue storie che scopro giorno dopo giorno ascoltando la zénte, guardando bene e naturalmente anche leggendo il tuo blog!
Qui passano i giorni ma non passa la brutta sensazione che si ha camminando sul lungo mare all'altezza de La Rotta dove, sorga o non sorga 'sta Grado 3, la zona è stata brutalmente depilata. 

Tagliato via anche il grande albero che faceva ombra a quelli che si sedevano sul muretto (detto: il Parlamento) a ciacolare alla fine della strada, almeno quello, quello almeno potevano lasciarlo. 

L'altro giorno ho scoperto che qualcuno ha lasciato due vecchie paia di scarpe tristi, e nei giorni dopo se ne sono aggiunte altre. 

Ho pensato che è vero, sono diritti calpestati quelli di aver privato tutti noi di quegli alberi. 
Se il vilipendio esiste per il presidente, la bandiera e le istituzioni, non capisco perchè la natura non sia contemplata tra ciò che è sacro.

Questa protesta delle scarpe mi ha fatto pensare: ma a Grado non c'è un gruppo di artisti che possa creare un attacco di arte, pacifico, per dissentire contro queste violenze? 

Che organizzi un funerale al bosco, qualche commedia sul posto , qualche bello striscione/murale, possono i bambini delle scuole portare disegni di alberi là dove non ci sono più? 
Non è possibile coinvolgere qualcuno per far qualcosa di bello intorno a questo scempio? E far un po' di pubblicità/parlarne senza che una cosa così brutale passi via liscia. E' un'idea.

Grazie per i bei post

Elena


Ps: Le foto sono di Elena



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2 commenti:

Ruggero Marocco ha detto...

Invece di scomodare la sacralità della Natura, molto più prosaicamente basterebbe far conoscere e applicare l'articolo 9 della Costituzione Repubblicana!

Anonimo ha detto...

Io a dir la verità per carattere invece che esporle le scarpe, molto prosaicamente, gliele tirerei in testa a questa gente senza alcuna sensibilità