Le Idee che mi piacciono di più sono due: quella delle scarpe vecchie e dei disegni dei bambini al posto degli alberi abbattuti.
Intanto diffondo l' idea, per sviluppi io sono qua.
Caro Ennio,
mi chiamo Elena e non sono di Grado, ma da qualche anno lavoro qui e mi sono molto affezionata a questo mondo e alle sue storie che scopro giorno dopo giorno ascoltando la zénte, guardando bene e naturalmente anche leggendo il tuo blog!
Qui passano i giorni ma non passa la brutta sensazione che si ha camminando sul lungo mare all'altezza de La Rotta dove, sorga o non sorga 'sta Grado 3, la zona è stata brutalmente depilata.
Tagliato via anche il grande albero che faceva ombra a quelli che si sedevano sul muretto (detto: il Parlamento) a ciacolare alla fine della strada, almeno quello, quello almeno potevano lasciarlo.
L'altro giorno ho scoperto che qualcuno ha lasciato due vecchie paia di scarpe tristi, e nei giorni dopo se ne sono aggiunte altre.
Ho pensato che è vero, sono diritti calpestati quelli di aver privato tutti noi di quegli alberi.
Se il vilipendio esiste per il presidente, la bandiera e le istituzioni, non capisco perchè la natura non sia contemplata tra ciò che è sacro.
Questa protesta delle scarpe mi ha fatto pensare: ma a Grado non c'è un gruppo di artisti che possa creare un attacco di arte, pacifico, per dissentire contro queste violenze?
Che organizzi un funerale al bosco, qualche commedia sul posto , qualche bello striscione/murale, possono i bambini delle scuole portare disegni di alberi là dove non ci sono più?
Non è possibile coinvolgere qualcuno per far qualcosa di bello intorno a questo scempio? E far un po' di pubblicità/parlarne senza che una cosa così brutale passi via liscia. E' un'idea.
Grazie per i bei post
Elena
Ps: Le foto sono di Elena
2 commenti:
Invece di scomodare la sacralità della Natura, molto più prosaicamente basterebbe far conoscere e applicare l'articolo 9 della Costituzione Repubblicana!
Io a dir la verità per carattere invece che esporle le scarpe, molto prosaicamente, gliele tirerei in testa a questa gente senza alcuna sensibilità
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