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13 marzo, 2015
La ricerca del dissenso
Sono giorni mosci, quasi sospesi. L' aspettativa per l' inizio stagione comincia a far vedere una qualche scintilla di attività, ma è ancora lenta non frenetica.
Ma sotto, tra le cube ci si confronta, ci si allea, ci si compatta.
La ricerca del dissenso è partita.
L' onda lunga delle prossime comunali comincia a far sentire i primi effetti e, siccome sono i soliti a partecipare, non possono sperare nel consenso popolare, che se ne fanno, sono loro il popolo:
No! Per fare numeri e creare interesse, cercano il dissenso!
Sentendoli parlare mi è balenata in testa l' immagine di come veniamo più o meno considerati, come un gregge:
Il gregge si compone di varie tipologie:
pecore scaltre che guidano la comitiva addirittura sgomitando per guadagnarsi le posizioni di testa, di pecore tranquille e disponibili che seguono senza zizzanie e di pecore svogliate che si aggregano saltuariamente alle altre e quando lo fanno di solito stanno in coda.
In mezzo a tutte queste, le uniche che non hanno ragione di esistere, o quanto meno di esser là, sono le pecore che belano recriminazioni verso i padroni pretendendo di parlare per tutti.
Le scaltre in testa al gregge si voltano ad osservarle e scuotono la testa, le pacifiche non lo danno a vedere ma ne sono sovente infastidite e talvolta spaventate, le svogliate se ne disinteressano.
Tutti, pecore e padroni, sono convinti che non dovrebbero star là a belare disturbando l’armonia del coro ma tutto sommato le sopportano, per curiosità più che altro.
Tutti sanno che i padroni erano pecore prima di esser padroni.
Si! Ad alcune capita e conviene star loro accanto nel gregge, man mano che si avvicinano alla testa del gruppo.
Le più scaltre sono indaffarate nell’approfittare dei diritti che i padroni concedono loro.
Talune ingrassano notevolmente tanto da arrivare ad assomigliare in alcuni tratti ai padroni stessi.
La maggior parte se la passa comunque benino ed arriva alla macellazione con una certa aria soddisfatta per il tempo trascorso.
Altre, ma sono una minoranza, non vivono altrettanto bene.
Non seguono il gregge quando suona la sirena.
Per malavoglia o disattenzione non si presentano alla stalla ogni mattina alle otto e di conseguenza non godono del rancio quotidiano, settimanale o mensile che tutte le altre invece arraffano leste e cominciano subito a barattare tra loro con massima gioia dei padroni che su ogni baratto trattengono una dovuta provvigione.
A parte, mascherati da pecore, ci sono i lupi.
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