Ci abbiamo messo qualche tempo, ma infine si è capito:
c’è chi è nato per comandare e chi per obbedire, ’sta stronzata che la sovranità appartiene al popolo in fondo è sempre stato un insulto alla legge di natura, l’importante è non esagerare.
I nati per comandare rinunceranno a far pesare di essere di una razza speciale, e finalmente potremo godere della tanto agognata concordia sociale, che è andata in malora da quando qualche anima bella s’è messa a predicare che siamo tutti uguali.
Stronzate.
Certo, dirlo non è delicato, ma l’importante è darlo per scontato, poi sopra, come addobbo, ci si può mettere pure un po’ di magnanimità. E il resto vien da sé.
Ogni tanto, poi, diamo le dimissioni per dare un senso di partecipazione sociale e ci ricandidiamo in blocco, voilà il gioco è fatto e poi, senti, sovranità del popolo sto cazzo se i partiti non interpretano più gli elettori, cambiamoli questi benedetti elettori.
Un fastidio di meno.
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